Che cosa sta succedendo a Soledar?

Una città rasa al suolo. Quasi completamente distrutta. Una città su cui le bombe continuano a cadere, incessantemente, da giorni. Stiamo parlando di Soledar, il centro abitato del Donetsk su cui da ore si rincorrono diverse voci. I mercenari russi del Gruppo Wagner parlano di conquista. Gli ucraini smentiscono. Ma che cosa sta succedendo in quel territorio e perché si tratta di un punto così strategico?
«La battaglia più sanguinosa»
Soledar sorge a più di 700 chilometri di distanza dalla capitale Kiev. Collocata nell'est del Paese, nell'Oblast del Donetsk, la città è stata soggetta a pesanti attacchi fin dai primi giorni dell'invasione russa a fine febbraio dello scorso anno. Ma la vera battaglia sul suolo di Soledar si sta combattendo solo in questi giorni. Andiamo con ordine. Da mesi, ormai, nonostante gli sforzi, la Russia non è più riuscita a conquistare una città o una località chiave in Ucraina. Nella serata di martedì sera, però, qualcosa potrebbe essere cambiato.
A rivendicare la conquista di Soledar sono stati i mercenari russi del Gruppo Wagner, che in un primo momento hanno affermato di averne circondato il centro, dove era in corso una guerra urbana. Dopo poche ore, però, Kiev ha smentito la notizia. «Soledar non è sotto il controllo russo», si leggeva nelle dichiarazioni di Serhiy Cherevaty, rappresentante del gruppo orientale delle forze armate ucraine. «Sembra che l'ubicazione di Prigozhin, capo dei mercenari del gruppo Wagner, non sia vera. Non si trova nelle miniere di Soledar». Il Cremlino ha dichiarato che fosse prima necessario attendere una risposta dal Ministero della Difesa. Risposta che non ha tardato ad arrivare e in cui si sottolineava che le truppe aerotrasportate russe avevano circondato le forze ucraine nella cittadina di Soledar e le stavano bombardando. Un aggiornamento che, come riporta la CNBC, è stato visto dagli analisti come un tentativo dell'esercito russo di affermare la propria autorità sul Gruppo Wagner e di indebolirlo. Il che, in qualche modo, giustificherebbe la confusione che ha caratterizzato le notizie sulla conquista della città tra martedì sera e mercoledì mattina.
Tuttavia, a distanza di alcune ore, un soldato dell'esercito ucraino ha fatto sapere alla CNN che la situazione nella città nel Donetsk era particolarmente critica. Il numero delle vittime è salito molto rapidamente, al punto tale che Kiev ha presto smesso di contare i morti. «Nessuno ti dirà quanti morti e feriti ci sono. Perché nessuno lo sa per certo. Le posizioni vengono prese e riprese costantemente. Quella che oggi era la nostra casa, il giorno dopo diventa quella dei Wagner. A Soledar nessuno conta i morti». A detta del soldato ucraino, fino a martedì sera, giorno in cui i mercenari di Wagner hanno reclamato la conquista, nessuno sapeva con certezza nemmeno quante e quali parti di Soledar fossero effettivamente nelle mani dei russi.
Ieri pomeriggio, però, la viceministra della difesa ucraina Ganna Maliar ha risposto alla rivendicazione del gruppo Wagner. «Pesanti combattimenti sono in corso tra le forze ucraine e russe a Soledar, ma non c'è stata alcuna svolta in favore di Mosca sulla città. I pesanti bombardamenti continuano e i russi hanno cercato di sfondare la difesa ucraina per catturare completamente la città. Ma senza successo». A seguire, il consigliere Mykhailo Podoliak ha confessato che quella per il controllo di Soledar e Bakhmut è «la battaglia più sanguinosa della guerra» mai combattuta finora.
E in effetti, i combattimenti sono proseguiti incessantemente, senza tregua, per tutta la giornata. In serata, il presidente ucraino Zelensky ha fatto sapere che il fronte di Donetsk stava «tenendo», nonostante la città fosse ormai «quasi completamente distrutta dagli occupanti». Non solo. Il presidente ha - ancora una volta - smentito la conquista della Russia, sostenendo che Mosca stesse solo cercando un modo per sostenere la mobilitazione e dare speranza, senza che in realtà i combattimenti fossero davvero giunti al termine.
Tra le miniere di sale e Bakhmut
Questa mattina, Soledar è una città quasi completamente distrutta. Le immagini satellitari divulgate da Maxar Technologies ci mettono davanti agli occhi due scenari totalmente differenti. Da un lato, Soledar ad agosto 2022, quando case, edifici, scuole erano ancora in piedi. Dall'altra, Soledar oggi, completamente rasa al suolo e coperta da un leggero manto di neve. Il segretario della Difesa americano Llyod Austin è intervenuto sottolineando - ancora una volta - di non aver alcuna conferma della conquista dei russi. Ma cosa accadrebbe, se ciò avvenisse?
In primo luogo, Soledar è una località chiave per le sue miniere di sale, che - come riporta la BBC - potrebbero essere utilizzate per lo stazionamento delle truppe russe e lo stoccaggio delle attrezzature, lontano dai missili e dalle bombe. Non solo. Le miniere di sale di Soledar vantano anche una vasta rete di tunnel sotterranei che, come si può ben immaginare, potrebbe risultare strategica nonostante non si conosca quanti di questi percorsi siano effettivamente accessibili, e nemmeno dove conducano precisamente. Inoltre, all'interno delle miniere, sono contenuti sale e gesso di valore, che potrebbero rappresentare un'ulteriore fonte di arricchimento per chi le guadagna o ne estrae le risorse.
Ma non finisce qui. Secondo un reporter della BBC che si trova proprio in Ucraina, il vero motivo per cui i russi stanno tentando qualunque cosa a Soledar è perché nel territorio c'è «una grande vittoria propagandistica, un trofeo virtuale per il presidente Putin da presentare ai critici in Russia». Ma soprattutto, Soledar viene considerata una porta d'accesso per riuscire a prendere il controllo della vicina città di Bakhmut, considerata fin dall'inizio uno dei principali obiettivi russi. Se Soledar cadesse nelle mani delle truppe di Mosca, di conseguenza, l'assalto a Bakhmut, considerata strategica, sarebbe alquanto più semplice e segnerebbe un punto di svolta per i russi, dopo mesi di insuccessi. Nel frattempo, però, i combattimenti non si fermano, e da ambedue le parti le perdite continuano ad aumentare.