Che cos'è il «double tap», il doppio raid con cui Israele ha colpito l'ospedale Nasser

In inglese lo chiamano «double tap strike», o anche solo «double tap»: doppio colpo. Dopo aver compiuto un raid su un luogo specifico (con droni, bombe, missili e simili), si attende qualche minuto. E poi si attacca ancora, nello stesso punto, colpendo i sopravvissuti, insieme ai soccorritori e al personale medico accorsi sul posto. Oggi, all'ospedale Nasser di Khan Younis, il doppio raid israeliano che ha ucciso una ventina di persone - tra i quali 5 giornalisti - ha seguito questo copione e non a caso i media internazionali (anche quelli americani, come CNN e CBS) lo hanno definito così: un double tap. Nel primo attacco, un drone ha preso di mira i piani superiori della struttura ospedaliera situata nel sud della Striscia, facendo morti e feriti. In un secondo attacco, compiuto mentre il personale medico accorreva per prestare aiuto, un bombardamento è stato effettuato sul complesso ospedaliero - nello stesso punto - facendo altre vittime.
Contro le Convenzioni
Le Convenzioni di Ginevra vietano di prendere di mira i civili, il personale medico e i feriti - anche tra i militari - che non sono in grado di combattere, ed è per questo che gruppi per i diritti umani condannano questo tipo di strategia, che può costituire un crimine di guerra. Nel passato recente, attacchi di questo tipo sono stati documentati, ad esempio, durante l'intervento militare saudita in Yemen, nell'invasione su larga scala russa dell'Ucraina e nella guerra civile in Siria.
L'uso israeliano
Negli ultimi due anni di guerra, sono plurimi i casi di double tap effettuati dall'esercito israeliano e documentati da media internazionali e israeliani. Nell'ottobre 2024, ad esempio, un'inchiesta di Sky News, verificata con prove visive e immagini satellitari, ha mostrato come una bambina palestinese di 5 anni, Hind Rajab, sia stata uccisa - insieme ai suoi famigliari e a due paramedici - in un caso di double tap. Hind e la sua famiglia stavano tentando di fuggire da Gaza, quando il loro veicolo è stato colpito da un carro armato israeliano. Un attacco nel quale sono morti gli zii e tre cugini della bambina. Sopravvissuta, insieme a una cugina, Hind ha chiamato i soccorsi della Mezzaluna Rossa. Ma i paramedici giunti sul posto con un'ambulanza - e solo dopo aver chiesto il permesso di transito ai militari israeliani - sono stati, a loro volta, uccisi in un secondo attacco.
Più recentemente, +972mag - magazine israeliano - ha dedicato all'argomento dei double tap commessi dall'IDF un approfondimento. Tra i casi documentati, quello di Hala Arafat, sotterrata dalle macerie di casa sua nel nord di Gaza e deceduta otto ore dopo il primo bombardamento che aveva causato il crollo. Chiunque si avvicinava alla struttura per prestare soccorso, spiega il giornale, veniva preso di mira da nuovi colpi dell'esercito israeliano.
Un ampio studio di Physicians for Human Rights ha documentato, già nel conflitto scoppiato a Gaza nel 2014, casi di double tap effettuati dall'esercito israeliano.