Che cos'è il MAKS e perché la Russia vi rinuncia?

L’International Air and Space Salon, MAKS in breve, non si farà. Così, almeno, sussurrano gli spifferi. E il motivo, secondo quanto dichiarato da alcuni esperti al Moscow Times, è semplice: la guerra in Ucraina e le sanzioni occidentali terranno, una volta di più, lontani i possibili acquirenti stranieri.
Air show e salone dell’aviazione, il MAKS si trova oggi schiacciato dal peso delle citate sanzioni, che hanno azzoppato l’industria aeronautica russa e l’aviazione commerciale. «Era stato creato per rafforzare i legami con i partner stranieri ma, ora, sta perdendo il suo significato originale» ha spiegato l’esperto militare Valery Shiryaev.
Dal 1993 a oggi
Il MAKS, con cadenza biennale, venne inaugurato nel 1993. Attirava centinaia di migliaia di spettatori. Con la decisione di Vladimir Putin di muovere guerra all’Ucraina, tuttavia, questo show è finito nel tritacarne di tanti, tantissimi eventi annullati, rinviati o ridimensionati a causa del conflitto. E dell’isolamento in cui è sprofondata la Russia.
Per la Federazione, a suo tempo, il MAKS rappresentava una vetrina unica per mettere alla prova il frutto degli sforzi fatti nel campo dell’aeronautica. Nel 2021, quando si è tenuta l’ultima edizione, le aziende attive nel settore avevano firmato accordi per un totale di 3,31 miliardi di dollari.
Se è vero che gli organizzatori – il conglomerato ROSTEC e il Ministero russo dell’Industria e del commercio – devono ancora pronunciarsi ufficialmente circa lo svolgimento o meno dell’edizione 2023, diverse indiscrezioni riportate dalla stampa indicano che l’annullamento appare come l’unica opzione possibile, considerando da una parte eventuali attacchi di droni e, dall’altra, la quasi totale mancanza di visitatori stranieri.
Il peso della guerra
Non solo, come garantire uno spettacolo vero e proprio (oltre a essere una fiera, infatti, il MAKS è un air show) con l’aeronautica militare russa impegnata in Ucraina? «Quando si tratta di aviazione militare, la piattaforma per la sua esposizione ora è il campo di battaglia» ha affermato l’esperto di aviazione Roman Gusarov.
A proposito di ospiti stranieri, solo cinque Paesi avevano accettato l’invito. Quelli, manco a dirlo, in rapporti stretti con il Cremlino: India, Iran, Cina, Serbia e Bielorussia. Al contrario, 20 Paesi avevano preso parte al MAKS nel 2021.
Dicevamo, poi, della questione legata alla sicurezza. Fonti dell’industria aeronautica ne hanno parlato al quotidiano economico Kommersant. Nelle ultime settimane, la Russia ha assistito a un aumento degli attacchi di droni – per i quali incolpa l’Ucraina – sul suo territorio, compresi gli attacchi al Cremlino.
Eventi pubblici in stand-by
La Russia ha messo in stand-by una serie di altri eventi pubblici tradizionali dall’invasione dell’Ucraina. Proprio a causa di problemi di sicurezza, comprese le parate militari in onore dell’anniversario della sconfitta del nazismo da parte dell’Unione Sovietica, come pure i balli scolastici. «È probabile che un gran numero di persone, specialisti e funzionari riuniti in un unico posto sia visto come un boccone gustoso» ha affermato Gusarov.
Alcuni abitanti della città di Zhukovsky, nella regione di Mosca, la sede del MAKS, hanno espresso sollievo per la praticamente certa cancellazione dell’evento. «Tutti questi eventi sono, sempre, potenzialmente pericolosi» ha detto Stanislav, un residente di Zhukovsky. «È una decisione davvero saggia dato il più alto livello di minaccia alla sicurezza di quest’anno».
Secondo Vedomosti, lo spettacolo aereo di cinque giorni, in programma dal 25 luglio, sarà rinviato alla prossima estate. Un altro residente locale, Vladimir Avdeev, anch’egli sollevato in vista di una cancellazione, ha affermato che l’evento gli appariva inutile nel mezzo della guerra in Ucraina in corso. «I piloti ora hanno un altro posto dove possono mostrare le loro abilità» ha detto Avdeev.