Guerra

Che cos'è il «treno dello zar», la linea difensiva russa composta da migliaia di vagoni

Immagini satellitari mostrano una linea comparsa negli ultimi mesi fra le città occupate di Olenivka (a sud di Donetsk) e Volnovakha (a nord di Mariupol): le forze russe avrebbero utilizzato oltre 2.100 carrozze per creare una barriera lunga 30 chilometri
Red. Online
14.02.2024 09:30

Da un paio di giorni, in Ucraina, lo sguardo degli analisti di guerra è rivolto alla linea ferroviaria, circa 30 chilometri, che collega le città occupate di Olenivka (a sud di Donetsk) a Volnovakha (a nord di Mariupol). Proprio su questa linea, ha rivelato un'analisi dell'Istituto per lo studio della guerra (ISW), le forze russe hanno costruito, con mesi di lavoro, una barriera soprannominata «Tsar train», treno dello zar.

Immagini satellitari datate 10 maggio 2023, 6 febbraio 2024 e 10 febbraio 2024, evidenzia il think tank americano, mostrano che nell'arco di 9 mesi l'esercito del Cremlino ha assemblato un cospicuo numero di vagoni ferroviari per creare una lunga linea difensiva. Una fonte ucraina, citata dall'ISW, ha confermato che le forze russe avrebbero assemblato qualcosa come 2.100 vagoni su 30 chilometri di ferrovia. Secondo la fonte, in realtà, la costruzione della barriera sarebbe cominciata solo nel mese di luglio 2023. L'obiettivo della barriera, si legge sul rapporto dell'ISW, pare chiaro: servirà contro futuri assalti ucraini. Ma il think tank non esclude che i russi possano aver assemblato il treno anche per altri scopi. È vero: oggi la linea ferroviaria dista solo 6 chilometri dal fronte. Ma quando le operazioni di costruzione sono cominciate, l'area era, da un punto di vista militare, relativamente inattiva.

© DeepStateMap
© DeepStateMap

Anche l'ong Deep State UA, che da inizio invasione – grazie a intelligence open-source – traccia su una mappa (DeepStateMap) i risultati delle operazioni militari russo-ucraine, è convinta che la lunga linea difensiva comprenda all'incirca 2.100 vagoni «di vario tipo». Per la costruzione, si legge su un rapporto pubblicato da DeepStateMap, «pare sia stato utilizzato materiale rotabile rubato» dai territori occupati. 

La struttura, da un punto di vista ingegneristico, «è molto particolare e valutarne l'efficacia è difficile. Può essere considerata una linea di difesa separata, poiché è estremamente difficile danneggiare, spostare o far esplodere una massa di metallo lunga 30 chilometri, ed è impossibile far passare i veicoli attraverso un tale ostacolo senza creare un corridoio.

Pochi progressi

Al momento, complice anche il freddo inverno, la situazione al fronte si sta evolvendo in modo relativamente più lento rispetto agli scorsi mesi. Nel mese di dicembre, la Russia ha conquistato la città di Marinka, sempre nel Donetsk, e fra gennaio e febbraio ha cercato di avanzare su Avdiivka, già teatro di aspre battaglie. Secondo gli ultimi rapporti dell'ISW, negli ultimi giorni le forze del Cremlino avrebbero guadagnato terreno proprio nelle zone di Avdiivka. Ma il think tank ha potuto anche confermare l'avanzata delle truppe ucraine nei pressi della città di Donetsk, mentre rimangono zone particolarmente attive quelle di Kreminna (Lugansk) e la parte occidentale dell'oblast di Zaporizhzhia.

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