Che ne sarà, ora, di Liz Truss?

E adesso? Che ne sarà di Liz Truss? Lunedì, l’oramai ex primo ministro britannico ha insistito su un punto: sto ancora lavorando da Downing Street. In realtà, ha ancora pochissime pratiche da sbrigare. Una in particolare: liberare l’ufficio e consegnare i dossier al successore, Rishi Sunak. Il tutto dopo cinquanta giorni vissuti, pericolosamente oseremmo dire, come premier.
La giornata di oggi seguirà un protocollo stabilito: riunione d’addio con i ministri, discorso di commiato all’esterno del numero 10 della citata Downing Street, breve trasferimento a Buckingham Palace per un’ultima udienza con re Carlo. Quindi, toccherà – per davvero – a Sunak. Che, innanzitutto, assieme alla sua squadra dovrà essere guidato nel cosiddetto onboarding, sorta di primo giorno di scuola in cui il primo ministro e il suo staff dovranno imparare a muoversi nei nuovi spazi.
Parlamento, auto, residenze
E Liz Truss? Tornerà a essere un’umile backbencher, volendo usare la terminologia britannica: ovvero, citiamo da Wikipedia, un membro del parlamento che non occupa alcun ufficio governativo e non è un portavoce di primo piano dell’opposizione, essendo invece semplicemente un membro della «base». Riassumendo, sarà una dei tanti.
Con qualche differenza, a cominciare dall’auto di servizio. In qualità di ex primo ministro, infatti, Truss avrà diritto a un veicolo con autista e al dispositivo di sicurezza. Altro giro, altra «perdita». Doppia, nella misura in cui Truss ha salutato uno degli appartamenti sopra Downing Street e il buen retiro estivo di Chequers, residenza situata a Ellesborough, ai piedi delle Chilterns, nella contea del Buckinghamshire.
Truss, su questo fronte, sembrerebbe comunque ben messa: può disporre della sua casa a Greenwhich, nel sud-est di Londra, a pochi passi dall’abitazione di Kwasi Kwarteng, il cancelliere fresco di licenziamento, oltre a quella di Norfolk.
Boris Johnson, per contro, si è «rifugiato» in affitto (a 3.500 sterline al mese) mentre lui e la moglie stanno traslocando da una casa all’altra nel sud della capitale.
I discorsi di Theresa May
Gli assistenti di Truss, citati dal Guardian, al momento si sono rifiutati di dire quali sono e saranno i piani dell’ex premier. 47 anni, potrebbe tranquillamente guadagnarsi da vivere lontano dalla politica. O fare entrambe le cose. Theresa May, ad esempio, è sia backbencher sia conferenziere di grido: ogni suo discorso «vale» più o meno 100 mila sterline.
È probabile, tornando a Truss, che l’ex primo ministro rimanga in palamento, dove cercherà di ritagliarsi un suo spazio. E dove, soprattutto, dovrà scrollarsi di dosso un’etichetta pesantissima: quella di una «Lady Disaster» durata giusto il battito d’ali di una farfalla, cinquanta giorni segnati dal caos e dalla confusione. Un record, a suo modo.



