Finlandia

Chi è Sanna Marin, la premier che ha sfidato Vladimir Putin?

Giovane, anzi giovanissima, è arrivata alla politica dopo un percorso complicato e carico di sacrifici
Marcello Pelizzari
17.05.2022 20:50

Sanna Marin. Negli ultimi giorni, il suo nome è stato pronunciato spesso. Dai media, dalla gente comune, dal Cremlino. Parliamo, va da sé, del primo ministro finlandese. Capace di guardare negli occhi Vladimir Putin e ribadire la ferma, fermissima volontà della Finlandia di aderire alla NATO.

Lo zar, appesantito e frustrato dagli insuccessi militari del suo esercito in Ucraina, impantanato com’è in una guerra che nelle intenzioni sarebbe dovuta durare una manciata di giorni, ora dovrà vedersela anche con lei. E con un Paese, la Finlandia, con il quale non solo condivide 1.300 chilometri di confine ma anche un passato teso, caratterizzato dalla Guerra d’Inverno fra il 1939 e il 1940 e, in seguito, dal concetto di finlandizzazione, ovvero – citiamo – «la condizione di neutralità obbligata di un Paese, generalmente piccolo e debole, imposta dalla presenza di una potenza, sempre grande e minacciosa, nei pressi dei propri confini».

Le origini

La svolta atlantista della Finlandia ha il volto e i modi (gentili) di Sanna Marin appunto, 36 anni, alla guida del Paese scandinavo dal 2019. Sì, la premier ha deciso di affrontare Putin su un terreno complicato. Uscendo, cioè, dalla neutralità che Mosca ha sempre amato e, analogamente, sempre preteso.

Marin è il primo ministro in carica più giovane al mondo. Soprattutto, è finita ai vertici della politica finlandese dopo un percorso tutto fuorché facile. Al contrario, è stato costellato di tappe tremende. Una su tutte: il padre alcolizzato. I suoi genitori si separarono quando lei era bambina.

E ancora: l’attuale premier non è cresciuta nella bambagia. Per pagarsi gli studi universitari, a Tampere, ha svolto differenti mestieri. Ha lavorato in una panetteria e come cassiera. Non ha mai chiesto un prestito, un fatto di cui si è vantata diverse volte.

Nata il 16 novembre del 1985 a Helsinki, Sanna Marin ha conosciuto il dolce e l’amaro sin dal principio. Il suo primo compleanno, beh, lo festeggiò in una casa rifugio per donne maltrattate, dove la mamma trovò riparo quando scappò dal citato marito. Quindi il trasferimento a Pirkkala, un sobborgo di Tampere, dove la mamma si innamorò di una donna: la coppia, insieme, crescerà la piccola Sanna.

La politica

L’ingresso in politica, per contro, risale al 2006, quando si unì al movimento giovanile socialdemocratico diventandone, pochi anni dopo, il primo vicepresidente. La scalata, da quei giorni carichi di sentimento, passione e coinvolgimento, è stata veloce, se non velocissima. Eletta in consiglio comunale a Tampere nel 2012, secondo vicepresidente del Partito socialdemocratico finlandese nel 2014, primo vicepresidente nel 2017, eletta in parlamento a Helsinki nel 2015.

Passo dopo passo, la Finlandia ha scoperto un politico sul pezzo e dalla forte presa sulla popolazione. Prima di assumere il ruolo di primo ministro, nel 2019, è stata alla testa del ministero dei Trasporti e delle Comunicazioni.

Il tweet di Musk

Moglie di un ex calciatore, mamma di Emma Amalia, da molti esperti è stata definita un primo ministro punk. Che, in piena pandemia, si era pure fatta pizzicare a una festa nonostante fosse entrata in contatto con il suo ministro degli Esteri, positivo al coronavirus. Una bravata che non passò inosservata in patria né tantomeno all’estero, al punto da guadagnarsi un cinguettio sarcastico di (indovinate un po’?) Elon Musk. Lei, però, ha tirato dritto. Gestendo indubbiamente meglio il suo personalissimo partygate rispetto a Boris Johnson.

Interrogata a più riprese, ha affermato di non sentirsi un modello. Tuttavia, è una donna figlia del suo tempo. Basti pensare alle sue posizioni sui cambiamenti climatici. O, molto più prosaicamente, alla sua presenza sui social. O alla capacità con cui, anche nella modernissima Finlandia, riesce a scansare gli ultimi bastioni del machismo e del sessismo.

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