Guerra

«Chi fornisce armi a Israele e Hamas è complice dei crimini di guerra»

La ONG Human Rights Watch chiede a Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Germania e Iran di sospendere i rifornimenti: «I civili vengono puniti e uccisi a livelli senza precedenti»
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Michele Montanari
07.11.2023 17:00

Chi fornisce armi a Israele e Hamas si sta rendendo complice di gravi abusi sui civili e crimini di guerra. Lo denuncia la ONG Human Rights Watch (HRW), che ieri ha lanciato un appello agli alleati di Israele nonché ai sostenitori dei gruppi armati palestinesi affinché sospendano i rifornimenti di armamenti alle parti in guerra.

Secondo HRW, i gruppi armati israeliani e palestinesi hanno commesso gravi abusi, equivalenti a crimini di guerra, durante gli scontri iniziati da quando Hamas e altri gruppi islamisti hanno deliberatamente ucciso centinaia di civili in Israele, lo scorso 7 ottobre. Lo Stato ebraico, oltre ai pesanti bombardamenti sulla Striscia di Gaza, ha tagliato l’elettricità, il carburante, il cibo e l’acqua alla popolazione, riducendo gravemente gli aiuti umanitari.

Bruno Stagno, responsabile della difesa dei diritti umani di Human Rights Watch, ha evidenziato: «I civili vengono puniti e uccisi a livelli senza precedenti nella storia recente di Israele e Palestina. Gli Stati Uniti, l’Iran e altri governi rischiano di essere complici di gravi abusi se continuano a fornire assistenza militare».

I principali alleati di Israele sono Stati Uniti, Regno Unito, Canada e Germania. HRW chiede a questi Paesi di sospendere immediatamente l’assistenza militare e la vendita di armi a Israele finché le forze armate commettono impunemente gravi abusi, equivalenti a crimini di guerra, nei confronti dei civili palestinesi. Dall’altra parte, l’Iran e gli altri governi dovrebbero smettere di fornire sostegno ai gruppi armati palestinesi, tra cui Hamas e la Jihad islamica, in quanto commettono sistematicamente crimini di guerra contro i civili israeliani.

Dal 7 ottobre, secondo le autorità, sono stati uccisi circa 1.400 israeliani e oltre 10 mila palestinesi, in gran parte civili.

Le forze israeliane hanno imposto punizioni collettive ai civili di Gaza negando loro acqua, elettricità e cibo, e hanno volontariamente impedito agli aiuti umanitari di arrivare nel territorio.

Israele, inoltre, ha ripetutamente utilizzato esplosivi con effetti ad ampio raggio in aree densamente popolate, riducendo in macerie interi edifici e gran parte dei quartieri. Secondo Amnesty International,  gli israeliani hanno usato indiscriminatamente fosforo bianco su Gaza e sul Libano. La ONG ha verificato le foto che mostrano proiettili di artiglieria al fosforo bianco da 155 mm utilizzati dalle forze israeliane vicino al confine libanese e alle recinzioni di Gaza.

L'esercito israeliano ha anche ordinato a oltre un milione di persone nel nord della Striscia di spostarsi a sud, nonostante non avessero un posto sicuro in cui andare o un modo adeguato per spostarsi. Quest’ordine, spiega HRW, rischia di causare uno sfollamento forzato di massa. Lo Stato ebraico ha anche bloccato i valichi di confine a chiunque cerchi di fuggire da Gaza. Hamas e altri gruppi armati palestinesi hanno deliberatamente ucciso civili, preso in ostaggio persone inermi, e lanciato migliaia di razzi contro le comunità israeliane. Sono tutti crimini di guerra. 

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