Russia

Chiesti risarcimenti milionari per il party «quasi nudo» che ha irritato il Cremlino

Due cause separate citano le sofferenze morali causate dalla festa natalizia del 21 dicembre scorso alla quale avevano partecipato molte celebrità russe
Red. Online
17.01.2024 18:00

A distanza di un mese, il party «quasi nudo» che ha scatenato polemiche in tutta la Russia e, soprattutto, le ire del Cremlino sta ancora facendo discutere. Di più, gli organizzatori della festa natalizia del 21 dicembre scorso, cui hanno partecipato diverse celebrità russe, si sono visti piovere addosso due cause. 

La conduttrice televisiva e blogger Anastasia Ivleeva, in particolare, dovrà difendersi da una causa collettiva. La richiesta? Un miliardo di rubli, circa 11,2 milioni di dollari, per aver causato, citiamo, «sofferenza morale». Secondo l'agenzia di stampa statale TASS, l'azione legale è stata depositata presso il Tribunale distrettuale Tagansky di Mosca. L'operatore di telefonia mobile russo MTS, che ha abbandonato Ivleeva come testimonial del suo marchio in seguito a quanto avvenuto, è stato citato come co-imputato.

Parallelamente, una seconda causa è stata depositata presso il Tribunale cittadino di Vsevolozhsky, fuori San Pietroburgo, contro Ivleva e altre cinque celebrità avvistate alla festa, stando a quanto pubblicato da un'altra agenzia di stampa statale, RIA Novosti. La cifra richiesta quale risarcimento danni? Anche in questo caso un miliardo di rubli. La persona querelante, membro della Fratellanza Morozov-Zlatoust, sostiene di aver provato «sofferenza morale e fisica, disperazione, sventura, paura per il futuro della Russia».

Uno degli imputati, il rapper Nikolai Vasilyev, per aver presenziato al party e per essersi presentato alla festa «quasi nudo», con un calzino sui genitali e basta, è stato condannato per propaganda gay: multa di 200 mila rubli (2.100 dollari) e 25 giorni di carcere. Si dice che Vasilyev, dopo il suo rilascio, è stato chiamato a prestare servizio nell'esercito russo.

RIA Novosti, al riguardo, ha fatto notare che le due cause potrebbero stabilire un nuovo record in termini di somme versate come «risarcimento morale». Il Moscow Times, per contro, a suo tempo aveva spiegato (citando funzionari russi) che la risposta tappeto alla festa "quasi nuda" era arrivata su ordine di alti funzionari del Cremlino e con l'approvazione di Vladimir Putin in persona. Lo stesso presidente russo, martedì, durante un incontro con i capi delle regioni, ha accennato alla vicenda quando ha tracciato un paragone fra i soldati russi e i civili che «saltellano senza pantaloni a qualche festa».

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