Clamoroso in Arabia: Fenerbahçe e Galatasaray si rifiutano di giocare la Supercoppa

La Supercoppa turca fra Fenerbahçe e Galatasaray, due dei tre pesi massimi di Istanbul, è stata rinviata a data da destinarsi. Anche a luogo da destinarsi, verrebbe da dire. La partita, nell'anno del centenario della fondazione della Repubblica di Turchia, era in programma questa sera alle 18.30 ore elvetiche a Riad, in Arabia Saudita. Le due squadre, tuttavia, si sono rifiutate di raggiungere lo stadio e nella notte, attorno alle 4 secondo le ultime agenzie, faranno ritorno a Istanbul con due aerei della Turkish Airlines.
Quanto andato in scena è un vero e proprio incidente diplomatico che, di fatto, apre una crisi fra Turchia e Arabia Saudita. I due club hanno motivato il rifiuto poiché le autorità saudite sono venute meno all'accordo precedentemente siglato. Riad, dopo essersi guadagnata il diritto a ospitare la partita, che oltre al titolo voleva celebrare il centenario della Repubblica, ha vietato l'esecuzione dell'inno nazionale turco e proibito ogni riferimento – poster, magliette e striscioni – a Mustafa Kemal Atatürk, il fondatore e primo presidente della suddetta Repubblica. Di fronte a questa serie di no, spinte altresì dalle rispettive tifoserie, da sempre legatissime alla figura di Atatürk, le due società hanno deciso di fare i bagagli e di annunciare il rientro in Turchia. A far traboccare il vaso sarebbe stata l'intenzione, da parte saudita, di schierare un corpo di polizia nel tunnel degli spogliatoi per «controllare se maglie o striscioni non approvati» avrebbero poi guadagnato il campo.
Nel mentre, in Turchia hanno cominciato a piovere richieste per le dimissioni del presidente della Federazione, Mehmet Büyükekşi. In poche settimane, il numero uno del calcio turco ha fronteggiato il linciaggio di un arbitro ad Ankara, l'Istanbulspor uscito dal campo al 76', la maxi-rissa tra Bursaspor e Diyarbakirspor e, ora, quest'ultima crisi sull'asse Arabia-Turchia. Una crisi che potrebbe legarsi altresì alle posizioni, nette, di Erdogan su Gaza e su un cessate il fuoco mentre l'Arabia finora non si è mai esposta. Così Ali Koç, il presidente del Fenerbahçe, quasi a voler riassumere il tenore di una serata nata male e finita perfino peggio: «Mi sarebbe piaciuto ricordare la parola del nostro antenato Pace a casa, pace nel mondo. Stavamo uscendo con questo striscione. Da quanto ho capito, le autorità non l'hanno accettato».
Tramite un comunicato scarno, la Federazione turca ha in seguito confermato il rinvio della partita «a causa di alcune interruzioni nell'organizzazione». L'annuncio è stato accompagnato, in ogni caso, dai ringraziamenti alla Federcalcio e alle istituzioni saudite «per l'impegno profuso finora nell'organizzazione della Supercoppa».