Completati con successo i primi test per il nuovo aereo dell'apocalisse

Nato negli anni Settanta, il progetto Nightwatch prevede l'utilizzo di quattro Boeing 747 riadattati per fungere da postazioni di comando volanti in caso di guerra nucleare o altri disastri devastanti. Parliamo, evidentemente, degli Stati Uniti e del concetto di Doomsday Plane, o meglio aereo dell'apocalisse. Questi velivoli, nelle intenzioni di Washington, devono essere in grado di proteggere l'Autorità nazionale di comando, compreso il presidente. Sappiamo, da tempo, che l'Aeronautica militare statunitense – come scrive il portale aeroTELEGRAPH – punta a sostituire gli attuali 747, vecchi di cinquant'anni, entro il 2036.
In caso di emergenza, su ciascuno di questi aerei possono lavorare fino a 111 persone, in primis il presidente e i vertici militari. Grazie alle capacità di rifornimento in volo, i Boeing possono rimanere in volo fino a una settimana. Non solo, sono dotati di sistemi di comunicazione avanzati e collegamenti dati sicuri, come dimostrano le loro numerose antenne. Sono inoltre pesantemente corazzati e possono operare anche in condizioni estreme, come pioggia radioattiva o attacchi elettromagnetici. Riassumendo al massimo, sono una sorta di mini-Pentagono: sono suddivisi in tre livelli e sei sezioni diverse, dispongono di aree di lavoro per il comando, sale conferenze sicure con schermi video, aree di riposo con letti a castello e ampie poltrone, nonché sale per le comunicazioni e il monitoraggio tecnico.
Dopo non pochi problemi, a partire dal 2019, per appaltare la preparazione dei nuovi velivoli, il contratto è infine stato vinto da Sierra Nevada Corporation. Che, leggiamo, sta lavorando a cinque Boeing 747-8 provenienti da Korean Air. Il Pentagono, per la riconversione degli aerei, ha sborsato circa 13 miliardi di dollari. Ora, a distanza di mesi dall'annuncio della partnership, l'azienda e l'Aeronautica militare statunitense hanno annunciato che i primi test di volo del nuovo Doomsday Plane sono stati completati con successo.
Sierra Nevada Corporation ha spiegato che i test di volo si sono svolti in Ohio. Altri test, sia in volo sia a terra, proseguiranno nel 2026. Sia a Dayton, in Ohio, sia Wichita in Kansas. L'obiettivo è identificare e mitigare con tempestività eventuali rischi e problemi nel processo di sviluppo. Nell'ottica di evitare ritardi. Sierra Nevada, in particolare, sta dotando i jumbo jet di dispositivi di protezione dalle radiazioni e dagli impulsi elettromagnetici e li sta dotando di antenne di comunicazione, computer e sistemi di missione. Il primo ex aereo della Korean Air è arrivato all'Innovation and Technology Center, in Ohio, nel giugno 2024, mentre il quinto e ultimo Boeing 747-8 è atterrato all'aeroporto internazionale di Dayton ad aprile di quest'anno.