Con l'inflazione aumentano i furti nei supermercati francesi

Di fronte all'inflazione galoppante, con i prezzi in crescita del 16% nel settore alimentare, sono aumentati in Francia i furti o tentati nei supermercati, un fenomeno che ha spinto i principali marchi del settore ad installare nuovi sistemi di sorveglianza.
«Ormai lo fanno anche i nostri clienti abituali», dice il gestore di un supermercato a Le Parisien, che dedica oggi un'inchiesta al fenomeno. I furti sono in crescita dallo scorso settembre, con aumento ancora più netto da gennaio. A tentare di portar via merce di ogni tipo - detersivi, marmellate, bottiglie di vino e molta carne - sono soprattutto studenti e pensionati. Il fenomeno viene «oscurato» - scrive il quotidiano - e pubblicamente non se ne parla: «E' un argomento tabù - dice un dirigente del settore che non rivela la propria identità a Le Parisien - perché riconoscerlo potrebbe venir interpretato come l'ammissione che siamo diventati troppo cari».
Con l'inflazione nel settore alimentare che a marzo ha toccato quasi il 16%, la quota di merce rubata nell'insieme dei supermercati - che si aggira in genere attorno al 2% - è molto aumentata. Il responsabile di una società di antifurti per supermercati e grandi magazzini, Jacky Thoonen, rivela al quotidiano francese che «di solito, passato il periodo di novembre-dicembre, durante il quale vendiamo dispositivi antifurto per il foie gras, le aragoste e il salmone in esposizione per le festività, il nostro mercato scende a gennaio e febbraio. Nel 2023, invece, non è stato così. Calcoliamo che a giugno il nostro fatturato sarà aumentato del 20%».
«La gente - aggiunge - vuole continuare a consumare come prima, e invece di rinunciare a una bistecca, se la portano via. Rubano meno rasoi o prodotti per il trucco, ma più cibo». Obiettivo numero uno dei furti, il reparto ortofrutta: «Prendono dei pomodori di pregio ma quando vanno a pesarli sulla bilancia li pesano come pomodori meno cari, per guadagnare qualche euro».