Il punto

Cresce la pressione sull'oblast di Sumy: davvero la Russia progetta una grande offensiva?

Dopo aver ripreso il controllo della regione russa del Kursk, il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato di aver ordinato la creazione di una «zona cuscinetto di sicurezza» nel vicino territorio dell'Ucraina nord-orientale - Sarebbero 50 mila le truppe del Cremlino impiegate nell'area: alcuni villaggi ucraini sono già caduti, altri sono stati evacuati
©Oleg Petrasiuk
Red. Online
31.05.2025 15:05

Proprio oggi, la Russia ha rivendicato la conquista di un nuovo villaggio nella regione ucraina di Sumy. L'ennesimo. Al confine nord-orientale dell'Ucraina, il timore di una nuova offensiva russa su larga scala è pressante. Oggi, Kiev ha ordinato ulteriori evacuazioni nelle aree dell'oblast più vicine al fronte. 

Confinante con il Kursk – la regione russa tenuta in scacco per mesi dall'offensiva a sorpresa ucraina – Sumy sembra ora pagare il prezzo del ritiro, due mesi fa, delle forze ucraine. Un passo indietro avvenuto a seguito della perdita della città di Sudzha, importante centro logistico per le forze speciali di Kiev attive nel territorio russo.

La scorsa settimana, il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato di aver ordinato la creazione di una «zona cuscinetto di sicurezza», tra Sumy e il Kursk. Pochi giorni dopo, l'omologo ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che circa 50.000 soldati russi si sono ammassati al confine «in direzione di Sumy».

Le forze

Secondo un'analisi recentemente pubblicata dal Kyiv Independent, che cita fonti fra le forze ucraine, le unità russe posizionate al confine comprenderebbero truppe d’assalto, marine e reparti aviotrasportati: soldati addestrati che già hanno contribuito a respingere l'esercito di Kiev dal Kursk.

Come detto, negli ultimi giorni, Mosca ha condotto offensive limitate, conquistando alcune località di confine nella regione.

Complici le restrizioni imposte dal Servizio di Sicurezza ucraino (SBU) all’accesso dei giornalisti nell’area e la scarsa comunicazione da parte del comando militare ucraino, le informazioni disponibili sul fronte di Sumy sono frammentarie, riporta il quotidiano ucraino. Le testimonianze raccolte, tuttavia, parlerebbero di truppe ucraine allo stremo dopo sette mesi di combattimenti nel Kursk.

Obiettivi russi

Ma quali sono, realmente, gli obiettivi del Cremlino? Interrogato dal Kyiv Independent, Andriy Demchenko, portavoce del Servizio di Guardia di Frontiera ucraino, le incursioni russe sono più attive nei pressi di Zhuravka e Basivka, ma si registrano anche tentativi di allargare il fronte a Veselivka e Volodymyrivka. Nonostante pesanti perdite, Mosca continua a schierare uomini ed equipaggiamenti vicino al confine, anche se per ora le offensive restano circoscritte a raid di piccola scala.

Resta tuttavia incerto fin dove la Russia intenda spingersi nella regione. Secondo Emil Kastehelmi, analista del gruppo Black Bird Group con sede in Finlandia, il Cremlino potrebbe proseguire con la strategia attuale: una lenta avanzata per occupare gradualmente i villaggi di confine e consolidare la «zona cuscinetto» ordinata da Putin. Kastehelmi ritiene però difficile che Sumy diventi l’asse principale di un’eventuale offensiva estiva, valutando più probabile un impiego maggiore di forze russe nel Donbas o nella regione di Zaporizhzhia.

Tenuta

La tenuta delle difese a Sumy dipenderà quindi dalla capacità di Kiev di rafforzare la regione nonostante la carenza di uomini. Colpita regolarmente da attacchi russi sin dal 2022, la regione si trova attualmente sotto parziale ordine di evacuazione. Il 19 maggio il governatore Oleh Hryhorov ha annunciato l’evacuazione obbligatoria di circa 56.000 residenti, con particolare attenzione alle municipalità di Bilopillya, Vorozhba e Nova Sloboda. E altre evacuazioni, appunto, sono state ordinate nelle scorse ore.



In questo articolo: