Cresce l'ostilità degli europei nei confronti di Donald Trump

Cresce l'ostilità degli europei nei confronti del presidente statunitense Donald Trump. A rivelarlo è l'ultimo sondaggio dell'European Council of Foreign Relations (Ecfr), basato sulle interviste fatte in 12 Paesi del continente. «Le maggioranze assolute nella metà dei Paesi - Danimarca, Germania, Portogallo, Spagna, Svizzera e Regno Unito - hanno una visione negativa di Trump. Solo il 12% dei britannici ritiene che l'elezione di Trump sia positiva per il proprio Paese. Gli europei un po' dappertutto, anche in Ungheria e Romania, paesi più simpatici a Trump, sono diventati più pessimisti sulla sua presidenza dopo la sua vittoria elettorale», spiega il think tank.
In Danimarca (dove pesa la questione groenlandese), l'86% degli intervistati ritiene che il sistema politico statunitense sia «rotto» mentre la percentuale di popolazione che considera la rielezione di Trump un fatto negativo per i cittadini americani è aumentata dal 54% al 76% in soli sei mesi.
Un quadro simile emerge tra i cittadini portoghesi, dove il 70% ritiene che il sistema politico statunitense sia «rotto», rispetto al 60% di quando l'Ecfr ha posto la stessa domanda nel novembre 2020, dopo la vittoria elettorale di Joe Biden. Anche nel Regno Unito e in Germania, le maggioranze del 74% e del 67% ritengono che il sistema statunitense sia «rotto».
In Polonia, Paese tradizionalmente filoamericano, la percentuale di cittadini che condivide questa opinione è passata dal 25% al 36% dal novembre 2020. In Italia, il 48% degli intervistati ritiene che l'elezione di Trump sia stata «una cattiva notizia» per il Paese (solo il 15% non lo pensa affatto), il 44% lo pensa ugualmente per la pace nel mondo.