Il fenomeno

Crisi abitativa USA: il fuggi fuggi dagli Stati blu si sta arrestando?

Negli ultimi anni, un crescente numero di americani ha scelto di lasciare gli Stati a guida democratica per trasferirsi in quelli a maggioranza repubblicana - Ciò è dovuto, principalmente, ai costi di costruzione - Ma le differenze si stanno attenuando
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Red. Online
09.08.2025 17:30

Negli ultimi anni, un crescente numero di americani ha scelto di lasciare gli Stati a guida democratica — i cosiddetti blue states — per trasferirsi in quelli a maggioranza repubblicana, red states. Un fenomeno ben conosciuto e politicizzato dalla destra americana. Il governatore repubblicano della Florida, Ron DeSantis, in un dibattito del 2023 aveva deriso l'omologo californiano Gavin Newsom per la criminalità urbana, le scuole «woke» e l’aumento dei senzatetto nelle città progressiste, attribuendo l’esodo di residenti nello Stato californiano a un presunto «crollo nella qualità della vita».

I dati, effettivamente, confermano la tendenza: secondo un recente articolo dell’Economist, nel 2024 oltre 191.000 californiani si sono spostati verso Stati repubblicani. Ma non è tutta ideologia a motivare i traslochi. Fra chi lascia la California - e altri blue states - per zone a maggioranza repubblicana c'è, soprattutto, chi pensa ai costi abitativi. A Los Angeles, ad esempio, il prezzo medio di una casa è quasi quattro volte quello di Houston (Texas). Nel 2023, il 34% dei californiani ha dichiarato di aver valutato di lasciare lo stato a causa dei costi abitativi. E probabilmente non sono gli unici. Tutti e dieci gli stati più costosi, secondo un indice dell’economista Samuel Trachtman (UC Berkeley), hanno votato per Kamala Harris; i dieci più economici per Donald Trump.

Ma la differenza si sta riducendo

Eppure, si legge sul settimanale, anche gli Stati repubblicani iniziano a mostrare segni di pressione. Uno studio di Edward Glaeser (Harvard) e Joseph Gyourko (University of Pennsylvania), pubblicato lo scorso maggio, indica un forte rallentamento nella costruzione di nuove abitazioni in città del Sun Belt come Atlanta, Dallas, Miami e Phoenix, con conseguente aumento dei prezzi. Dal 2000 al 2024, Miami - localizzata nel red state della Florida - ha visto i prezzi salire più rapidamente di tutte le grandi metropoli americane, eccetto Los Angeles e San Diego. Tampa è quinta, Phoenix decima.

Questione di spazi

Il mercato, secondo l'analisi dell'Economist, sarebbe ormai saturo anche nelle grandi città degli Stati a maggioranza repubblicana: «Le aree migliori per espandersi sono già state prese», ha spiegato un esperto al giornale britannico. Costruire in verticale sembra una soluzione ovvia, ma le normative restrittive dei red states hanno frenato l'espansione sul territorio urbano. E anche i tempi burocratici si sono allungati: secondo un costruttore di Atlanta, servono ormai due anni per ottenere tutti i permessi. La quota di lavoratori del settore edile impiegati in attività burocratiche è salita dal 30% al 40% negli ultimi quindici anni, stima la National Association of Home Builders.

Colpa anche di Trump

Trump e i dazi non aiutano. Anzi. Le tariffe sull’importazione del legname — il 25% di quello usato negli USA viene dal Canada — e un’applicazione più severa delle leggi migratorie rischiano di rallentare ulteriormente i cantieri. Circa un terzo della forza lavoro nel settore edile è costituito da immigrati irregolari, secondo Lawrence Yun della National Association of Realtors. «Se iniziano a deportarli, si fermeranno autostrade, ospedali e scuole», ha spiegato un imprenditore texano all'Economist.

Nel frattempo, in California, si tenta una svolta. Il 30 giugno, il governatore Gavin Newsom ha firmato una riforma per limitare l’abuso del California Environmental Quality Act (CEQA), spesso utilizzato per bloccare nuovi progetti edilizi. Secondo Jennifer Hernandez, esperta legale, nel 2020 le cause legate al CEQA hanno ostacolato l’equivalente di quasi metà della produzione abitativa annua. «Il CEQA è la legge che ha inghiottito la California,» ha dichiarato il senatore statale Scott Wiener, coautore della riforma. Se la California e altri stati blu riuscissero a facilitare l’edilizia, potrebbero diventare nuovamente attrattivi. Le implicazioni politiche sarebbero significative: la tendenza a perdere seggi al Congresso e voti elettorali — la California potrebbe perderne fino a cinque dopo il censimento del 2030 — potrebbe rallentare o arrestarsi.

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