Il punto

Cupola di Ferro, Fionda di Davide, Arrow: ma come funzionano le difese israeliane?

I sistemi dello Stato Ebraico, unitamente al THAAD fornito dall'esercito statunitense, sono tornati di strettissima attualità dopo la risposta dell'Iran all'attacco di venerdì notte
©ATEF SAFADI
Red. Online
16.06.2025 15:45

Iran e Israele si stanno scambiando colpi da venerdì. Da quando, cioè, lo Stato Ebraico ha colpito obiettivi militari e infrastrutture legate al programma nucleare di Teheran. La conseguente, e prevedibile, risposta iraniana, come spesso accade quando la tensione sale in Medio Oriente, ha riacceso i riflettori sul vasto sistema di difesa aerea. Sistema che comprende il cosiddetto Iron Dome, la Fionda di Davide e Arrow, oltre al sistema THAAD dell'esercito statunitense. L'insieme consente di proteggere i cittadini da attacchi dal cielo. Secondo gli analisti, la difesa missilistica è uno degli strumenti più importanti dell'arsenale di Israele. Da solo, ha salvato innumerevoli vite civili nell'ultimo decennio. Ma di che cosa stiamo parlando, esattamente? Proviamo a fare chiarezza.

Iron Dome, la Cupola di Ferro

Lo sviluppo di Iron Dome è iniziato nel 2007. Dopo i test del 2008 e del 2009, le prime batterie di Iron Dome sono state dispiegate nel 2011. Da allora, il sistema è stato aggiornato più volte.

L'Iron Dome è progettato per abbattere i missili in arrivo a bassa quota e i proiettili d'artiglieria. Viene utilizzato per le minacce a corto raggio ed è dotato di un radar che rileva i razzi e, in seguito, utilizza un sistema di comando e controllo che calcola rapidamente se un missile in arrivo rappresenta una minaccia o se rischia di colpire un'area non popolata. Se il razzo rappresenta una minaccia, Iron Dome lancia missili da terra per distruggerlo in aria. Un'intercettazione diretta suona come un forte botto e, alle volte, può essere percepita dal terreno.

Secondo Raytheon e il Center for Strategic and International Studies, scrive al riguardo la CNN, in Israele ci sono 10 batterie Iron Dome, ognuna delle quali comprende da tre a quattro lanciatori. Il sistema è altamente trasportabile e richiede solo poche ore per essere installato, mentre gli stessi intercettori missilistici sono altamente manovrabili. Sono lunghi 3 metri, hanno un diametro di circa 15 centimetri e pesano 90 chilogrammi al momento del lancio, come aveva dichiarato nel 2012 il gruppo di analisi della sicurezza IHS Jane's.

Secondo IHS Jane's, la testata dovrebbe trasportare 11 chilogrammi di esplosivo ad alto potenziale. Il suo raggio d'azione va da 4 a 70 chilometri.

In tempi di guerra, i costi di gestione dell'Iron Dome possono aumentare rapidamente. Ogni missile costa circa 40 mila dollari, quindi intercettare migliaia di razzi in arrivo, inevitabilmente, fa lievitare i costi.

Secondo il Congressional Research Service, il governo statunitense ha speso oltre 2,9 miliardi di dollari per il programma Iron Dome israeliano.

La fionda di Davide e Arrow

La Fionda di Davide, un progetto congiunto del Rafael Advanced Defense System di Israele e del gigante della difesa statunitense Raytheon, utilizza intercettori cinetici hit-to-kill Stunner e SkyCeptor per abbattere obiettivi distanti fino a 186 miglia, secondo il progetto Missile Threat del Center for International and Strategic Studies (CSIS).

Oltre la Fionda di Davide, Israele dispone dei sistemi Arrow 2 e Arrow 3, sviluppati congiuntamente con gli Stati Uniti. Secondo il CSIS, Arrow 2 utilizza testate a frammentazione per distruggere i missili balistici in arrivo nella loro fase terminale – mentre si dirigono in picchiata verso i loro obiettivi – nell'atmosfera superiore. Arrow 2 ha un raggio d'azione di 56 miglia e un'altitudine massima di 32 miglia, secondo la Missile Defense Advocacy Alliance, che ha definito Arrow 2 un aggiornamento delle difese missilistiche statunitensi Patriot che Israele utilizzava in precedenza. Arrow 3, per contro, utilizza la tecnologia hit-to-kill per intercettare i missili balistici in arrivo nello spazio, prima che rientrino nell'atmosfera per raggiungere gli obiettivi.

Israele dispone anche di aerei da combattimento all'avanguardia, tra cui i jet stealth F-35I che ha già utilizzato per abbattere droni e missili da crociera, secondo quanto riportato dalle varie agenzie di stampa.

E il sistema THAAD statunitense?

A rafforzare la difesa missilistica israeliana c'è, infine, il sistema dell'esercito statunitense Terminal High Altitude Area Defense, conosciuto con l'acronimo THAAD, che l'amministrazione dell'ex presidente Joe Biden aveva inviato a Israele lo scorso ottobre dopo precedenti attacchi missilistici iraniani contro il Paese.

Il THAAD, aveva dichiarato lo scorso ottobre l'allora vice segretario stampa del Pentagono, Sabrina Singh, «può aiutare ad abbattere i missili balistici» iraniani e «a proteggere i civili innocenti, compresi gli americani che si trovano in Israele». Come Arrow 3, il sistema THAAD impiega la tecnologia hit-to-kill per colpire obiettivi a una distanza compresa tra 150 e 200 chilometri, secondo un rapporto del Congresso degli Stati Uniti. Una batteria THAAD è composta da 95 soldati, sei lanciatori montati su camion con otto intercettori ciascuno, un radar di sorveglianza e controllo e un'unità di controllo del fuoco e delle comunicazioni.