Da Marsiglia a Catania, l'Europa in fiamme

Tutto è cominciato con un'auto in fiamme in autostrada. Ed è finito con la città ostaggio di un rogo senza precedenti.
Marsiglia è caduta in preda al caos oggi pomeriggio a seguito di un'allerta incendio che ha bloccato l'aeroporto della Provenza, la stazione ferroviaria cittadina (secondo snodo più grande di Francia) e un ospedale.

Secondo Tv France 3 a causare l'incendio sarebbe stata un'auto che ha preso fuoco sull’autostrada A552, nei pressi della banlieue di Pennes-Mirabeau. Il rogo - divampato attorno alle 11 del mattino - si è rapidamente propagato alla vegetazione ed è stato alimentato dalle raffiche di vento, che questa mattina erano superiori ai 70 km orari.
La città bloccata
Da Pennes-Mirabeau le fiamme hanno poi raggiunto la città, dove ai residenti di alcuni quartieri è stata data disposizione di restare dentro casa. Alle 16:00 un messaggio di allerta è stato diffuso da parte del prefetto su tutti i cellulari, in cui si può leggere: «Incendio in foresta a Marsiglia. Lasciate la zona immediatamente. Chiudetevi in un edificio in muratura. Chiudete finestre e porte».
Il bilancio è drammatico, almeno dal punto di vista ambientale: nel rogo sono stati distrutti finora 350 ettari di boscaglia. Non risultano feriti né vittime, ma i danni economici e i disagi sono enormi.
È stato chiuso anche l’aeroporto di Marseille-Provence, in cui sono stati annullati quattro voli e dirottati una decina tra Nizza, Nimes, Lione e Montpellier. Il traffico ferroviario è fermo nella grande stazione Saint Charles, lo snodo più importante nel Sud della Francia, a causa delle fiamme che hanno raggiunto i binari nei pressi del quartiere dell'Estaque. Il personale è stato evacuato e rimane in contatto con i vigili del fuoco per seguire l'evoluzione della situazione.
8000 ettari bruciati in Catalogna
Ma l'estate degli incendi è appena iniziata: quello di Marsiglia non è l'unico. Nei giorni scorsi roghi estesi hanno imperversato in Germania, Grecia e Turchia, e continuano a imperversare nel Sud Italia e in Catalogna, in Spagna.
Qui un nel parco nazionale nella provincia di Tarragona, alimentato dalle alte temperature, ha già bruciato più di 8mila ettari di foresta nelle ultime 24 ore. L’area più colpita si trova tra i villaggi di Paũls e Alfara de Carles: sei cittadine hanno ricevuto l'ordine di far restare i residenti al chiuso.
Numerosi roghi si segnalano anche a Catania, in Sicilia, dove i vigili del fuoco sono impegnati oggi nella zona sud della città (contrada Jungetto, Bicocca).
In Germania centinaia di vigili del fuoco stanno combattendo da giorni contro le fiamme nelle regioni boschive della Turingia e della Sassonia, compresa la riserva naturale di Gohrischheide, vicino al confine con il Brandeburgo.
In Grecia è stato invece quasi domato l'incendio scoppiato venerdì nella regione dell'Attica orientale, a pochi chilometri da Atene. In Turchia i vigili del fuoco hanno riportato sotto controllo diversi incendi di grandi dimensioni nella provincia occidentale di Smirne, alimentati anch'essi da forti venti dei giorni scorsi. Sabato la Turchia ha inviato in Siria due aerei e 11 autopompe, insieme a veicoli di supporto, per contribuire a contenere alcuni roghi oltre confine.