Dal conflitto-lampo all'inferno in Terra

Sono trascorsi due anni da quando l’Esercito russo ha attraversato il confine con l'Ucraina. Il conflitto, che nelle intenzioni del Cremlino avrebbe dovuto essere breve, si è trasformato in una guerra cruenta e feroce. Ecco, in sintesi, le tappe più importanti dello scontro che sta facendo sanguinare il cuore dell’Europa.
24 febbraio 2022, giovedì
L'Ucraina è invasa da Nord, da Est e da Sud. Le forze di terra russe si avvicinano rapidamente alla capitale Kiev ma, contro ogni previsione, incontrano una dura resistenza e non riescono a conquistare la capitale. Volodymyr Zelensky, il presidente-attore dell’Ucraina, diventa il simbolo di una nazione che non si arrende alla strapotenza militare di Mosca.
9 aprile 2022, sabato
Centinaia di corpi di civili sono ammassati in fosse comuni o abbandonati per le strade di Bucha, a Nord-Ovest di Kiev, dalle truppe russe in ritirata dalla capitale ucraina. Molte vittime mostrano segni di tortura. I leader mondiali chiedono la messa in stato d’accusa della Russia per crimini di guerra. Nello stesso giorno, 52 civili sono uccisi e più di 100 feriti da missili russi lanciati contro la stazione di Kramatorsk.
16 maggio 2022, lunedì
Dopo un assedio di quasi tre mesi, gli ultimi combattenti del battaglione Azov, asserragliati nell’acciaieria Azovstal di Mariupol, si arrendono ai russi. La città portuale, capoluogo dell’oblast del Donetsk, è completamente distrutta. Oltre all’acciaieria, diventa un simbolo della resistenza anche il Teatro, bombardato nonostante fosse diventato rifugio di donne e bambini.
22 luglio 2022, venerdì
Con la mediazione della Turchia e dell’ONU, Russia e Ucraina raggiungono un accordo per sbloccare le forniture di grano rimaste bloccate nei porti del Mar Nero. Si pone così parzialmente rimedio a una situazione di stallo che minacciava la sicurezza alimentare mondiale.
30 settembre 2022, venerdì
Sulla base dell’esito dei referendum farsa indetti tra il 23 e il 27 settembre dalla Russia nei territori ucraini occupati, Putin celebra, in diretta TV dal Cremlino, l’annessione delle regioni di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia.
9 novembre 2022, mercoledì
L’Ucraina, sostenuta dai Paesi occidentali con l’invio di armamenti e munizioni, lancia la prima controffensiva. I russi accusano il colpo e in breve, sono costretti a ritirarsi da Kherson. Putin ordina il richiamo di 300 mila riservisti, spingendo centinaia di migliaia di uomini russi a fuggire dal Paese per evitare di essere arruolati.
21 dicembre 2022, mercoledì
Volodymyr Zelensky vola negli USA nel suo primo viaggio all’estero dall'inizio della guerra. Il 22 dicembre, davanti al Congresso, chiude il suo discorso dicendo che «La vittoria dell’Ucraina sarà anche la vittoria dell’America». Da quel momento, per il presidente ucraino inizia una lunga offensiva politico-mediatica.
20 febbraio 2023, lunedì
In un’operazione ad alto rischio pianificata in modo meticoloso, Joe Biden atterra a Kiev nel primo anniversario dell’invasione russa.
23 giugno 2023, venerdì
Il comandante della brigata mercenaria Wagner, Yevgeny Prigozhin, marcia su Mosca in aperta ribellione contro chi, al Cremlino, gestisce la guerra. La tensione cresce a tal punto da far temere un colpo di Stato. Poi tutto rientra, ma Prigozhin è costretto a lasciare la Russia e a rifugiarsi a Minsk. Il 23 agosto, l’aereo a bordo del quale viaggia il capo della Wagner precipita nei pressi di Kuzhenkino.
24 gennaio 2024, mercoledì
Un aereo Ilyushin-76 russo si schianta nella regione di Belgorod. A bordo ci sono almeno 65 prigionieri di guerra ucraini. Mosca e Kiev si accusano a vicenda del disastro.
7 febbraio 2024, mercoledì
La Russia lancia un nuovo attacco su larga scala alle città ucraine a Est e il 18 febbraio riconquista Avdiivka. Putin rilancia l’ipotesi di un accordo ma ovviamente alle sue condizioni. Zelensky ammette le difficoltà dell’Ucraina sul terreno.