«Dalla Spagna Gonzalez continua a battersi per il Venezuela»

In Spagna il candidato dell'opposizione venezuelana, Edmundo Gonzalez Urrutia, continua a lavorare per una transizione negoziata verso la democrazia nel suo Paese. Lo afferma il suo avvocato difensore, Jose Vicente Haro, in un'intervista al quotidiano colombiano El Tiempo.
«Gonzalez ha ribadito il suo impegno per la causa e il ripristino della democrazia in Venezuela. E sta facendo sforzi per la liberazione dei prigionieri politici attraverso incontri, dialogo e negoziati», afferma il legale.
Con i recenti incontri con Mariano Rajoy, Felipe Gonzalez, José María Aznar e il primo ministro spagnolo, Pedro Sanchez - aggiunge Haro - il candidato presidenziale dell'opposizione ha avviato un'agenda «affinché la situazione in Venezuela non venga dimenticata».
Chiesto, in Argentina, l'arresto di Maduro
Il Forum argentino per la democrazia nella regione (Fader) composto tra gli altri dai ministri della Sicurezza del governo Milei, Patricia Bullrich, e della città di Buenos Aires, Waldo Wolff, ha chiesto al Tribunale federale di Buenos Aires di arrestare per crimini contro l'umanità il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro. La richiesta è stata fatta dall'avvocato Tomas Farini Duggan, altro membro del Fader, ed oltre a Maduro interessa anche il ministro dell'Interno, Diosdado Cabello ed una trentina di militari e agenti dei servizi segreti accusati di «torture, sequestri ed esecuzioni in Venezuela, come parte di un piano sistematico».
Il gip Sebastián Ramos aveva respinto recentemente l'arresto di Maduro ma dopo la richiesta di oggi, saranno i giudici della Sezione I della Camera Federale di Buenos Aires, Pablo Bertuzzi, Leopoldo Bruglia e Mariano Llorens, a decidere se annullare o meno la sua decisione.
Sei venezuelani hanno raccontato le torture subite in nell'udienza odierna mentre, da parte sua, l'avvocato Farini Duggan ha chiesto «l'incriminazione di Nicolás Maduro e degli altri accusati, nonché l'emissione di un mandato di cattura internazionale».