Il caso

Delta e American Airlines hanno sospeso alcuni loro dipendenti per i commenti su Charlie Kirk

L'amministratore delegato di Delta, Ed Bastian, in particolare ha spiegato che i contenuti pubblicati «andavano ben oltre un dibattito rispettoso», mentre American Airlines ha sottolineato che le persone coinvolte sono state «immediatamente rimosse dal servizio»
Red. Online
16.09.2025 09:07

L'uccisione di Charlie Kirk, influencer e attivista conservatore, ha suscitato reazioni forti. Talmente forti che, riferisce fra gli altri il portale aeroTELEGRAPH, alcune compagnie aeree statunitensi hanno preso misure drastiche. Una su tutte: la sospensione dei dipendenti che, via social, avevano commentato con toni accesi la morte di Kirk. 

Sia Delta Air Lines sia American Airlines, due colossi dell'aviazione, hanno dichiarato che alcuni post pubblicati dai propri lavoratori inneggiavano in maniera netta e inequivocabile alla violenza e, di riflesso, non erano coerenti con i valori dei vettori. L'amministratore delegato di Delta, Ed Bastian, ha aggiunto che i contenuti pubblicati «andavano ben oltre un dibattito rispettoso», mentre American Airlines ha sottolineato che le persone coinvolte sono state «immediatamente rimosse dal servizio». United Airlines, per contro, ha ricordato ai piloti le linee guida aziendali a proposito di social media tramite una lettera interna. Non è chiaro, tuttavia, se siano state pronunciate sospensioni.

Il caso, evidentemente, è finito anche sul tavolo della politica e, nello specifico, dell'amministrazione Trump: il ministro dei Trasporti, Sean Duffy, ha chiesto il licenziamento dei dipendenti che avevano «festeggiato» l'uccisione di Kirk per mano di Tyler Robinson.

Al netto della polarizzazione della società americana, sempre più profonda, le reazioni di alcuni dipendenti delle compagnie aeree citate sono legate a doppio filo alle dichiarazioni, fatte in passato, dallo stesso Kirk in merito alla diversità e all'inclusione nel settore dell'aviazione. In un podcast del gennaio 2024, ad esempio, l'influencer aveva dichiarato: «Quando vedo un pilota nero, penso: spero che sia qualificato». La discussione, all'epoca, era stata stimolata dal programma di diversità di United Airlines, che da anni promuove specificamente donne e minoranze nella formazione dei piloti. Un approccio, questo, che continua a suscitare aspre critiche negli ambienti conservatori.

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