USA

Diffusi altri documenti su Epstein: «Anche il nostro presidente ama le giovani donne»

Nella nuova tranche di fascicoli compare il nome di Donald Trump e un riferimento al «nostro presidente» - Il Dipartimento di Giustizia minimizza: «Molte affermazioni su di lui false e sensazionalistiche»
©House Oversight Committee Democrats
Michele Montanari
23.12.2025 16:45

Nuovi documenti, altri nomi. Pure quello del presidente USA Donald Trump. Il Dipartimento di Giustizia nelle scorse ore, dopo i duri attacchi dei democratici e di alcune vittime degli abusi, ha diffuso altri fascicoli relativi all'indagine su Jeffrey Epstein, il finanziere pedofilo morto nel 2019. Si tratta di oltre 30 mila pagine, tra file, immagini e documenti vari.

Stando alle prime analisi dei media americani, si tratta della serie di dati più grande resa pubblica finora e include pure documenti dell'FBI, comunicazioni interne del Dipartimento di giustizia, citazioni in giudizio, documenti legali e registrazioni relative alla morte di Epstein avvenuta in un carcere federale.

Tra le carte, ce ne sono alcune potenzialmente scottanti per il presidente USA, attualmente - va sottolineato - non accusato di alcun atto illecito. In una e-mail, ad esempio, vengono citati registri di volo, secondo cui Trump avrebbe «viaggiato sul jet privato di Epstein molte più volte di quanto precedentemente riportato (o di quanto fossimo a conoscenza)», ha evidenziato un procuratore aggiunto degli Stati Uniti del distretto di New York in una e-mail datata 8 gennaio 2020.

Trump è stato indicato come passeggero su «almeno otto voli, tra il 1993 e il 1996, inclusi almeno quattro collegamenti su cui era presente anche Ghislaine Maxwell (l’ex compagna e complice di Epstein, ndr)».

Su un volo del 1993, Trump ed Epstein «sono gli unici due passeggeri registrati; su un altro, gli unici tre passeggeri sono Epstein, Trump» e un/una ventenne di cui viene però omesso il nome. E ancora, nella e-mail si legge: «Su altri due voli, due dei passeggeri erano rispettivamente donne che potrebbero essere possibili testimoni in un caso Maxwell».

Il rapporto tra Trump e Epstein

Trump e Epstein, scrive la CNN, sono stati notoriamente amici di lunga data. I numerosi documenti relativi al finanziere citano molti personaggi famosi, attualmente non accusati di alcun atto illecito. Lo stesso Trump, dopo ore di silenzio, ha affermato che il caso Epstein «serve solo per deviare l'attenzione dai nostri successi».  Il tycoon ha poi aggiunto: «La gente è molto arrabbiata per la diffusione di queste foto. Persone che non hanno nulla a che fare con Epstein, ma sono in una foto con lui perché erano a una festa, vedono la loro reputazione rovinata. Per questo molte persone sono così arrabbiate». Per il capo della Casa Bianca la pubblicazione dei documenti è stata resa possibile perché i «democratici e un paio di repubblicani cattivi lo hanno voluto».

Trump da tempo cerca di prendere le distanze dal finanziere. Lo ha definito un «viscido», insistendo sul fatto che «non era un suo amico» e ha pure affermato che, prima della morte di Epstein, non si parlavano da anni. Eppure, un'analisi completa di atti giudiziari, fotografie, interviste e altri documenti pubblici condotta dalla CNN traccia un rapporto duraturo tra i due, almeno fino alla metà degli anni Duemila.

«Il nostro Presidente...»

Tra il materiale diffuso in questa seconda tranche c’è pure una lettera scritta a mano da Jeffrey Epstein mentre si trovava in detenzione, nel 2019, che potrebbe creare  preoccupazioni alla Casa Bianca. La missiva è indirizzata a Larry Nassar, ex osteopata della Nazionale statunitense di ginnastica artistica, condannato per reati sessuali. L’uomo è stato incriminato per aver abusato sessualmente di almeno 256 atlete durante la sua attività in ambito sportivo, dal 1996 al 2017.

Nella lettera in questione non viene fatto il nome di Donald Trump, ma Epstein sembra riferirsi al lui parlando del «nostro Presidente». Il messaggio è stato inviato nell'agosto 2019, lo stesso mese in cui Epstein si è suicidato in prigione. Trump, in quel periodo, era presidente degli Stati Uniti.

Nella lettera si legge: «Caro LN (il nome completo di Larry Nasser compare sulla busta in cui è contenuta la lettera, ndr), come ormai saprai, ho scelto la "via più breve" per tornare a casa. Buona fortuna! Abbiamo condiviso una cosa... il nostro amore e la nostra dedizione per le giovani donne nella speranza che raggiungessero il loro pieno potenziale. Anche il nostro Presidente condivide il nostro amore per le giovani ragazze nubili (a questo punto viene fatto un riferimento alla pratica di mettere le mani nelle parti intime delle donne senza il loro consenso, considerata abuso sessuale, ndr)».

Il Dipartimento di Giustizia, tuttavia, ha spiegato che parte del materiale diffuso include «affermazioni false e sensazionalistiche» sul presidente Donald Trump, presentate all'FBI per screditarlo all'opinione pubblica poco prima delle elezioni del 2020.

«Per essere chiari: le affermazioni sono infondate e false, e se avessero avuto un briciolo di credibilità, sarebbero state sicuramente già usate come arma contro il presidente Trump», si legge sul profilo X del Dipartimento di Giustizia, il quale non ha però specificato quali siano le dichiarazioni non vere riferite al tycoon.