Disastro di Fukushima: l'operatore TEPCO condannato a un risarcimento record

Giudicando colpevole l'operatore Tokyo Electric Power (TEPCO) per non essere stato in grado di prevenire la catastrofe nucleare di Fukushima del marzo 2011, un tribunale di Toyko ha ordinando un rimborso di 13.000 miliardi di yen (93,6 miliardi di franchi).
La sentenza regola un contenzioso del 2012 contro i dirigenti del gruppo, a seguito del triplice incidente: il terremoto di magnitudo 9, lo tsunami che ne è seguito e la propagazione delle radiazioni nelle aree circostanti.
Secondo la sentenza della Corte quattro dirigenti della Tepco dovranno rimborsare l'operatore - come richiesto dagli azionisti - per le colossali perdite subite dal gruppo a causa degli enormi costi sostenuti per lo smantellamento dell'impianto di Fukushima Daichi e i risarcimenti ai residenti locali, costretti ad evacuare dopo l'incidente.
Gli ex dirigenti, invece, affermavano che la valutazione non fosse attendibile, quindi non potevano prevedere i danni di uno tsunami di quella portata, e che non ci fosse comunque il tempo di adottare le misure preventive necessarie.
Lo stesso giudice del tribunale ha ispezionato per la prima volta l'impianto, attualmente in fase di bonifica, nell'ottobre dello scorso anno.