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Donald Trump: «Potrei mandare i Tomahawk a Kiev se la guerra non è risolta»

Il presidente degli Stati Uniti riferisce dei colloqui avuti con il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Donald Trump: «Potrei mandare i Tomahawk a Kiev se la guerra non è risolta»
Red. Online
13.10.2025 06:14
19:50
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Mosca: «Coi Tomahawk finirà male»

Volodymyr Zelensky venerdì prossimo volerà alla Casa Bianca per incontrare Donald Trump, dopo il giro di telefonate degli ultimi giorni.

Sul tavolo, stando alle indiscrezioni, la possibile fornitura dei missili Tomahawk e, più in generale, la strategia da adottare per forzare Vladimir Putin al tavolo dei negoziati, ora che l'impeto del summit ferragostano in Alaska si è ormai esaurito. Il tycoon continua a non chiudere sull'ipotesi.

Tanto che l'ex presidente russo, Dmitry Medvedev, che ha il compito di tuonare sui social in tempo reale, ha subito ammonito: «Così potrebbe finire male per tutti e prima di tutto per lo stesso Trump».

«È stato detto cento volte in modo comprensibile anche per il tizio a stelle e strisce che distinguere l'assetto nucleare dei Tomahawk da quello convenzionale in volo è impossibile», sottolinea Medvedev, formalmente vicepresidente del consiglio di sicurezza russo. E comunque, aggiunge, i lanci non sarebbero effettuati dai militari ucraini «ma proprio dagli Usa, leggi: da Trump». «Come deve rispondere la Russia?», chiede ancora l'ex presidente. «Resta da sperare - conclude Medvedev - che si tratti di un'altra minaccia vuota».

Al di là della narrazione del Cremlino, maestra nell'unire fatti a propaganda, resta il fatto che Trump, esaltato dal successo diplomatico di Gaza, ora potrebbe concentrarsi esclusivamente sull'Ucraina, alla ricerca dell'ennesimo colpo di scena.

«Quando si raggiunge la pace in una parte del mondo, si alimenta la speranza di pace anche in altre regioni dove la vita è ancora minacciata», ha dichiarato Zelensky. «L'aggressione russa rimane l'ultima fonte di destabilizzazione a livello mondiale e, se nel Medio Oriente si è riusciti a ottenere un cessate il fuoco e la pace, la leadership e la determinazione degli attori globali possono certamente funzionare anche per noi, in Ucraina, in Europa», ha aggiunto. «Questo obiettivo è realizzabile, ci stiamo lavorando».

Nel mentre l'alto rappresentante Ue, Kaja Kallas - accompagnata dalla vicepresidente della Commissione con la delega alla Sovranità Tecnologica, Henna Virkkunen - è tornata a visitare Kiev in un periodo molto delicato per l'Ucraina, che si trova a dover affrontare l'ennesimo inverno di guerra. Parlando con il suo omologo Andrii Sibiha, Kallas ha suonato in un certo senso la carica.

«Presto - ha promesso - adotteremo nuove misure mirate alle entrate energetiche, finanziarie e commerciali della Russia: la sua economia è già debole e noi la indeboliremo ulteriormente». Il riferimento è al 19esimo pacchetto sanzioni dell'Ue, ormai in dirittura d'arrivo. L'ex premier estone ha dipinto un quadro a tinte fosche per il Cremlino. «L'inflazione supera il 20%, le riserve di liquidità sono esaurite e la crescita è vicina allo zero: forse un tempo il tempo era a favore della Russia ma ora sta passando dalla parte dell'Ucraina».

A patto però che l'Occidente, e soprattutto l'Europa, continui a far scorrere gli aiuti militari. Mercoledì a Bruxelles ci sarà il doppio incontro dei ministri della Difesa Ue e Nato, poi sarà la volta dei 27 capi della diplomazia europei in Lussemburgo e, infine, il vertice del leader il 23 ottobre. L'obiettivo è quello di rafforzare la difesa europea - gli 007 tedeschi hanno lanciato l'ennesimo allarme: «Mosca non esiterà, se necessario, a entrare in conflitto militare diretto con la Nato pur di mantenere l'Europa dipendente dalla Russia» - con l'approvazione di alcuni progetti prioritari e, allo stesso tempo, le chance di Kiev con un'iniezione di liquidità grazie all'uso fantasioso degli asset russi in Europa.

16:53
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«Trump accoglierà Zelensky alla Casa Bianca questo venerdì»

Il presidente Usa Donald Trump accoglierà venerdì il presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca. Lo scrive Axios citando due fonti.

14:56
14:56
«Trump ora usi la sua influenza anche sulla Russia»

«Abbiamo la speranza che l'influenza esercitata dal presidente americano su tutte le parti in queste regione, possa essere esercitata insieme a noi anche sul governo russo. Non possiamo dimenticare che a poche ore di aereo da qui c'è una guerra da 3 anni e mezzo della Russia contro l'Ucraina». Lo ha detto il cancelliere tedesco Friedrich Merz a margine del summit in Egitto.

«Vorrei approfittare oggi per parlare di nuovo col presidente di cosa possiamo fare insieme per chiudere questa guerra. Da qui arriva il segnale che quando la comunità mondiale si mette insieme è possibile, ma non deve essere possibile solo qui», ha concluso.

14:10
14:10
Ucraina: funzionari a Washington per colloqui sulla difesa

Alti funzionari ucraini si sono recati a Washington per colloqui sulla difesa con funzionari statunitensi, ha indicato l'ufficio presidenziale, mentre la Russia intensifica gli attacchi alla rete energetica ucraina e Washington valuta la consegna di missili a lungo raggio.

La delegazione, guidata dalla prima ministra ucraino Yulia Svyrydenko, discuterà del «rafforzamento della nostra difesa aerea e delle nostre capacità di attacco» e di «migliorare la resilienza (energetica) prima dell'inverno», ha precisato su reti sociali Andriy Yermak, capo di gabinetto del presidente Volodymyr Zelensky.

«Ora ci concentreremo sulla Russia, risolveremo la situazione», ha detto oggi dal canto suo il presidente statunitense Donald Trump nel suo lungo discorso dedicato alla pace in Medio Oriente alla Knesset, il parlamento dello Stato ebraico.

06:54
06:54
103 droni ucraini abbattuti nella notte su regioni russe

Il Ministero della Difesa di Mosca afferma che nella notte le difese aeree hanno abbattuto 103 droni ucraini sul territorio russo, riporta l'agenzia di stampa Tass.

06:20
06:20
Il punto alle 6

«Potrei dover parlare con la Russia sui Tomahawk per l'Ucraina» e dire al presidente Vladimir Putin che, se la guerra non è risolta, potrei inviarli a Kiev: i Tomahawk sarebbero «un nuovo atto di aggressione». Lo ha detto Donald Trump, secondo quanto riportato dai media americani. «Potrei o non potrei inviarli», ha osservato Trump. L'Ucraina, ha aggiunto, ha disperatamente bisogno di Patriot. Il presidente ha quindi aggiunto di aver avuto oggi una buona conversazione telefonica con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Con il presidente Zelensky «abbiamo parlato di armi, che sono inviate alla NATO. Abbiamo parlato delle armi di cui hanno bisogno. Abbiamo parlato di Tomahawk. Potrei dire a Putin che se la guerra non è risolta potremmo inviare i Tomahawk», ha ribadito Trump.