Due donne morte sul Monte Rosa, una era insegnante a Bellinzona

(Aggiornato alle 15.39) Due alpiniste italiane sono morte assiderate sul Monte Rosa. Erano rimaste bloccate ieri a causa del maltempo sotto la Piramide Vincent, a 4.150 metri di quota, e avevano chiamato i soccorsi. Le due donne, entrambe piemontesi, avevano 29 anni e 28 anni. La prima era di Crevola d’Ossola, mentre la seconda era originaria di Trontano, sempre nell’Ossola, ma da circa un anno viveva e lavorava come insegnante a Bellinzona. Lo riportano i media italiani.
Squadre a piedi del Soccorso alpino valdostano sono salite nella notte e le hanno trovate. Con loro c’era anche un uomo, che ha riportato gravi congelamenti alle mani ma è sopravvissuto. L’uomo è stato trasportato in ospedale in Svizzera da un elicottero di Air Zermatt.
I tre erano partiti ieri per l’ascensione della Piramide Vincent e hanno raggiunto la vetta solo nel pomeriggio, mentre stava iniziando la bufera. Non riuscendo a rientrare a valle hanno dato l’allarme: sono stati individuati da un sorvolo dell’elicottero del Soccorso alpino valdostano ma il recupero è stato impossibile.
Sono quindi salite delle guide alpine a piedi dal rifugio Mantova. I tre sono stati raggiunti verso le 21: una scalatrice è morta pochi minuti dopo l’arrivo dei soccorritori mentre l’altra è stata trasportata al rifugio Mantova dove il medico ha tentato invano di rianimarla.
Il cordoglio del DECS
Il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS) ha espresso in una nota odierna il proprio cordoglio, dicendosi «profondamente toccato dalla tragedia avvenuta sul Monte Rosa» che ha coinvolto la giovane docente. Il DECS ha inoltra manifestato la propria vicinanza alla famiglia della donna. «In queste ore - si legge infine nella nota - verrà attivato un sostegno psicologico agli allievi e ai colleghi docenti».
