Russia

Due ponti ferroviari crollati in Russia: «Li hanno fatti esplodere»

Il crollo dei ponti ha causato il deragliamento di due treni nelle regioni di Bryansk e di Kursk, provocando morti e feriti: secondo il Comitato investigativo russo le strutture sarebbero state fatte esplodere
©Moscow Interregional Transport Prosecutor’s Office
Red. Online
01.06.2025 10:45

(Aggiornato) Due ponti ferroviari sono crollati in Russia a poche ore di distanza l'uno dall'altro. Stando ai media russi, almeno sette persone sono morte e altre 69 sono rimaste ferite nel deragliamento di un treno nella regione di Bryansk, avvenuto nella notte tra sabato e domenica, in seguito al crollo di un ponte ferroviario sopraelevato. Lo ha fatto sapere il governatore della regione di Bryansk, Alexander Bogomaz. Il Ministero russo per le emergenze, citato dalla Tass, ha spiegato che i soccorritori stanno esaminando le carrozze danneggiate e la locomotiva del treno: sul posto stanno operando circa 180 persone e 60 mezzi.

Il treno era in viaggio da Mosca a Klimov, nell'ovest del Paese. Le Ferrovie di Mosca in un comunicato hanno affermato che il ponte è stato danneggiato «a causa di interferenze illegali nelle operazioni di trasporto», senza fornire ulteriori dettagli.

Almeno tre bambini sarebbero rimasti feriti nel deragliamento, uno dei quali sarebbe stato ricoverato in ospedale con ferite gravi, riportano ancora i media statali russi, affermando che il macchinista del treno è morto nell'incidente.

In totale, sarebbero 44 le persone ricoverate in ospedale in seguito al deragliamento, hanno riferito le autorità.

Foto e video pubblicati sui social media sembrano mostrare i danni subiti dal treno dopo l'impatto con il ponte. Il canale Telegram russo ASTRA scrive che al momento del deragliamento, intorno alle 22:50 ora locale (le 21:50 in Svizzera), a bordo del treno si trovavano in totale 379 persone.

©Telegram/ASTRA
©Telegram/ASTRA

Secondo il Kyiv Independent, prima dell'impatto si sarebbero udite delle esplosioni nel distretto di Vygonichi, nell'oblast di Bryansk.

Un secondo ponte ferroviario è poi crollato verso le 03:00 (le 02:00 in Svizzera) mentre una locomotiva lo stava attraversando nella regione di Kursk, la stessa invasa dalle truppe ucraine ad agosto dello scorso anno, dove negli ultimi mesi si è assistito a feroci combattimenti che hanno visto il coinvolgimento pure di soldati nordcoreani.

Il secondo crollo, stando ai media russi, è avvenuto nel distretto di Zheleznogorsk. La locomotiva «è caduta sull'autostrada sotto il ponte» e «ha preso fuoco», come ha dichiarato su Telegram il governatore ad interim della regione di Kursk, Alexander Khinshtein. I macchinisti, di cui non è stato specificato il numero, sarebbero rimasti feriti e sono stati trasportati in ospedale.

Secondo il Comitato investigativo russo, che sta indagando per «atti di terrorismo», i due ponti sarebbero crollati a causa di esplosioni e i responsabili sarebbero gli ucraini: «Alle 22:50  del 31 maggio, un ponte ferroviario è crollato a causa di un'esplosione nel tratto ferroviario Vygonichi-Pilshino. E intorno alle 3:00 (le 02:00 in Svizzera) del primo giugno, un ponte ferroviario è saltato in aria anche nel distretto di Zheleznogorsk, nella regione di Kursk», ha detto la portavoce del Comitato investigativo russo, Svetlana Petrenko.

I russi, inoltre, affermano di aver scoperto un terzo sabotaggio ferroviario sul loro territorio la cui responsabilità viene attribuita sempre all'Ucraina. Nella regione di Byansk, «i binari della tratta ferroviaria Unecha-Zhecha sono stati danneggiati, ma nessuno è rimasto ferito», ha dichiarato l'ufficio stampa delle Ferrovie di Mosca, citato dalla Tass, aggiungendo che «i ferrovieri hanno rilevato danni ai binari durante l'ispezione dell'infrastruttura questa mattina».

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