È morto il maestro Peppe Vessicchio

«Dirige l'orchestra il maestro Peppe Vessicchio». E invece no, non questa volta, non a Sanremo 2026. Peppe Vessicchio è morto. Il celebre direttore d’orchestra, arrangiatore e volto televisivo, si è spento questo pomeriggio all’ospedale San Camillo di Roma. Aveva 69 anni.
La conferma è arrivata, in accordo con la famiglia, dall’ospedale romano, dove il musicista era stato ricoverato per una polmonite interstiziale precipitata molto rapidamente. «I funerali saranno strettamente privati», viene precisato.
Peppe Vessicchio era nato a Napoli il 17 marzo 1956. Era la bacchetta più amata del Festival di Sanremo, vinto quattro volte come direttore d'orchestra: nel 2000 con gli Avion Travel (Sentimento), nel 2003 con Alexia (Per dire di no), nel 2010 con Valerio Scanu (Per tutte le volte che) e nel 2011 con Roberto Vecchioni (Chiamami ancora amore).
A Sanremo ha ricevuto – nel 1994, nel 1997 e nel 1998 – il premio come miglior arrangiatore. Nel 2000 è stato premiato dalla giuria speciale presieduta da Luciano Pavarotti. Nel 2022 si è esibito insieme a Le Vibrazioni nel corso della quarta serata, suonando il piano nella cover di Live and Let Die dei Wings.
Dopo avere annunciato che non avrebbe fatto parte del Festival di Sanremo 2023, il maestro Peppe Vessicchio era in realtà ritornato sul palco dell'Ariston durante la decima esibizione della quarta serata, quella di cover e duetti. Il direttore d'orchestra era stato annunciato da Amadeus prima dell'esibizione di Gianluca Grignani e Arisa sulle note di Destinazione Paradiso, in coppia con il direttore d'orchestra (che accompagnava Grignani) Enrico Melozzi. Al maestro il pubblico aveva tributato una lunga standing ovation.
Nel 2024 è comparso, a sorpresa, quando Fiorello ha chiamato i Jalisse sul palco dell'Ariston come ospiti d'onore per eseguire Fiumi di parole, la canzone vincitrice del Festival della Musica Italiana nel 1997.
Durante la puntata dello scorso 2 febbraio di Che Tempo Che Fa, alla domanda di Fabio Fazio «sarai a Sanremo (2025, ndr.)? », il maestro aveva risposto con un deciso «no». Una risposta che aveva lasciato incredulo il conduttore, che aveva subito lanciato un appello a Carlo Conti: «Ma no, Carlo! Hai fatto 30, fai 31! Non ci voglio credere». Vessicchio, a quel punto, aveva commentato: «È così, dai, non è che si può sempre andare».
È stato arrangiatore, tra gli altri, di Roberto Vecchioni, Andrea Bocelli (per cui ha scritto Sogno), Elio e le Storie tese, Syria, Fiordaliso, Zucchero Fornaciari, Lorella Cuccarini, Avion Travel, Ron, Biagio Antonacci, Ornella Vanoni, Fred Bongusto, i Baraonna, Tom Jobim, Ivana Spagna, Max Gazzè, Valerio Scanu. Un'istituzione.
In televisione, oltre alla Rai e alla kermesse sanremese, Vessicchio ha legato il suo volto anche a Canale 5 come insegnante di musica e direttore d'orchestra nel programma Amici di Maria De Filippi.
