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È scontro USA-Europa sulla ricostruzione dell'Ucraina e sulla riapertura alla Russia

L'amministrazione Trump, nelle ultime settimane, ha consegnato agli europei una serie di documenti in cui espone la propria visione per la ricostruzione dell'Ucraina e il reinserimento della Russia nell'economia globale – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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È scontro USA-Europa sulla ricostruzione dell'Ucraina e sulla riapertura alla Russia
Red. Online
11.12.2025 06:20
21:58
21:58
Zelensky: «Dagli USA una bozza sulle garanzie di sicurezza»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che Kiev ha ricevuto dagli Stati Uniti una bozza sulle garanzie di sicurezza e la esaminerà, aggiungendovi le proprie proposte: lo scrive Ukrinform.

Nel corso di una conferenza stampa Zelensky ha dichiarato che Kiev ha ricevuto la bozza e che intende lavorarvi per poi condividere e trasmettere il documento aggiornato alla parte americana «entro pochi giorni».

Zelensky ha inoltre dichiarato che il documento in fase di elaborazione verrà poi sottoposto all'attenzione del Congresso degli Stati Uniti e ha ribadito che l'Ucraina chiede garanzie di sicurezza «efficaci», riporta sempre Ukrinform.

20:15
20:15
Trump «non vuole più chiacchiere, vuole azione. È frustrato»

«Il presidente non vuole più chiacchiere, vuole azione. È frustrato» dall'Ucraina e dalla Russia: «se c'è una chance reale di firmare un accordo di pace, se pensiamo che quegli incontri siano degni di qualcuno, manderemo un rappresentante. Il presidente è stufo degli incontri solo per il gusto di fare gli incontri. Non vuole più parlare, vuole agire». Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt rispondendo a una domanda su possibili incontri nel fine settimana per la pace in Ucraina.

«Gli Stati Uniti e l'amministrazione Trump continuano a essere molto impegnati nel tentativo di porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina. Il presidente ha avuto una chiamata con gli europei ieri. Il suo inviato speciale, Witkoff, e il suo team continuano a parlare con entrambe le parti», ha detto Leavitt.

«Se ci sarà una reale possibilità di firmare un accordo di pace, se riterremo che questi incontri siano degni di qualcuno presente negli Stati Uniti questo fine settimana, allora invieremo un rappresentante. È ancora tutto da decidere. Il presidente è molto frustrato da entrambe le parti in questa guerra, ed è stufo di incontrarsi solo per il gusto di farlo. Vuole agire. Vuole che la guerra finisca», ha messo in evidenza Leavitt.

19:54
19:54
Via libera a 2,3 miliardi di euro per l'Ucraina

Via libera del Consiglio europeo alla sesta tranche di finanziamenti da circa 2,3 miliardi di euro stanziata nel quadro dello Strumento europeo per l'Ucraina. L'importo, spiega il Consiglio in una nota, riflette il completamento da parte dell'Ucraina di otto fasi richieste per la sesta erogazione, nonché il completamento di una fase in sospeso della quarta erogazione.

Il finanziamento mira principalmente a rafforzare la stabilità macrofinanziaria dell'Ucraina e a sostenere il funzionamento della sua pubblica amministrazione.

I pagamenti nell'ambito dello Strumento per l'Ucraina sono strettamente collegati al piano per l'Ucraina, che delinea la strategia dell'Ucraina per la ripresa, la ricostruzione e la modernizzazione, insieme a un calendario per l'attuazione delle riforme in linea con gli obiettivi di adesione del paese all'UE nei prossimi anni.

Lo Strumento per l'Ucraina, entrato in vigore il 1. marzo 2024, fornisce fino a 50 miliardi di euro di finanziamenti stabili, sotto forma di sovvenzioni e prestiti, per il periodo dal 2024 al 2027. Di questi 50 miliardi, fino a 32 sono indicativamente destinati a sostenere le riforme e gli investimenti previsti dal Piano per l'Ucraina. Gli esborsi sono subordinati al raggiungimento degli indicatori stabiliti nel Piano.

Finora sono stati erogati 6 miliardi di euro a titolo di finanziamento ponte, 1,89 miliardi di euro di prefinanziamento e cinque rate di circa 4,2, 4,1, 3,5, 3,2 e 1,8 miliardi di euro rispettivamente.

19:50
19:50
Fico: «L'utilizzo dei beni russi congelati potrebbe compromettere gli sforzi di pace USA»

«Senza entrare nel merito» delle «singole soluzioni proposte dalla Commissione europea, vorrei affermare molto chiaramente che, in occasione del prossimo Consiglio europeo, non sono in grado di sostenere alcuna soluzione alle esigenze finanziarie dell'Ucraina che preveda la copertura delle spese militari dell'Ucraina per i prossimi anni». Lo scrive il premier slovacco Robert Fico al presidente del Consiglio europeo Antonio Costa.

«La politica di pace che sostengo con coerenza mi impedisce di votare a favore del prolungamento del conflitto militare: fornire decine di miliardi di euro per le spese militari significa prolungare la guerra».

«Non sto cercando scuse, finanziarie o legali, né sto giustificando i rischi associati all'uso dei beni russi congelati, né il fatto che l'attuale difficile situazione finanziaria della Slovacchia non ci consenta di partecipare ai piani della Commissione europea per coprire le spese militari dell'Ucraina», ha spiegato Fico nella lettera a Costa.

«L'utilizzo dei beni russi congelati potrebbe compromettere direttamente gli sforzi di pace degli Stati Uniti, che contano proprio sull'utilizzo di queste risorse per la ricostruzione dell'Ucraina», ha ancora sottolineato il politico slovacco.

17:18
17:18
La Russia rivendica la conquista di Siversk, nella regione del Donetsk

Il presidente russo Vladimir Putin è stato informato della conquista da parte delle forze russe in Ucraina della località di Siversk, nella regione orientale del Donetsk: lo ha reso noto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, ripreso dalla Tass. La località «è sotto pieno controllo» di Mosca, ha detto Peskov.

In Ucraina devono tenersi elezioni per un nuovo presidente, ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ricordando che il mandato di Volodymyr Zelensky è terminato nel maggio 2024. «Il mandato del presidente dell'Ucraina è terminato in conformità con la Costituzione. Pertanto - ha aggiunto Peskov, citato dalla Tass - devono tenersi le elezioni».

Il portavoce ha anche fatto sapere che Putin ha tenuto una riunione in videoconferenza con i comandi militari per discutere della situazione in Ucraina, aggiungendo che lo «zar» «ha osservato una dinamica generalmente positiva in tutte le aree» del conflitto.

«L'iniziativa strategica è completamente nelle mani delle forze armate russe» e la conquista delle regioni di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson «si sta svolgendo in modo progressivo e sostenuto», ha detto Putin durante la riunione, riferisce il Cremlino.

Peskov ha anche sottolineato che in Ucraina devono tenersi elezioni per un nuovo presidente, ricordando che il mandato di Volodymyr Zelensky è terminato nel maggio 2024. «Il mandato del presidente dell'Ucraina è terminato in conformità con la Costituzione. Pertanto - ha aggiunto il portavoce - devono tenersi le elezioni».

16:59
16:59
Sabato un incontro tra i funzionari di Ucraina, Stati Uniti, Francia, Germania e Regno Unito

I funzionari di Ucraina, Stati Uniti, Francia, Germania e Regno Unito si incontreranno sabato a Parigi per parlare del piano di pace. Lo riporta Axios citando alcune fonti della Casa Bianca e di Kiev.

La Germania, la Francia, l'Ucraina e il Regno Unito saranno rappresentati a Parigi dai loro consiglieri alla sicurezza nazionale ma non è chiaro - riporta Axios - se il segretario di Stato americano Marco Rubio, che è anche consigliere alla sicurezza, parteciperà all'incontro.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e gli europei vorrebbero anche una telefonata congiunta con il presidente americano Donald Trump, ma al momento, secondo fonti della Casa Bianca, nulla è ancora previsto.

Rubio ha guidato al delegazione americana nelle trattative per l'Ucraina a Ginevra ma da allora a occuparsi del dossier sono stati gli inviati Steve Witkoff e Jared Kusher.

14:48
14:48
Rutte denuncia il sostegno della Cina a Mosca

«La Cina è il maggior partner della Russia e la aiuta a poter portare avanti questa guerra». Lo ha detto il segretario generale della NATO Mark Rutte tenendo un discorso a Berlino. «Senza il sostegno cinese la Russia non potrebbe continuare questa guerra», ha continuato.

14:03
14:03
UE-Ucraina: ok a piano azione per riforme, premessa ad adesione

L'Ucraina e la Commissione europea hanno concordato un piano d'azione con dieci priorità di riforma per avanzare nei negoziati tecnici per l'adesione all'Unione di Kiev. Lo ha annunciato la commissaria europea all'allargamento Marta Kos in conferenza stampa da Leopoli, in Ucraina.

«Le riforme sono al centro» del processo di allargamento e «nessuno può impedire all'Ucraina di attuarle», ha scandito la slovena, spiegando che «la Commissione vede anche questa nuova fase dei negoziati come un'opportunità per accelerare e intensificare i negoziati».

«Per questo motivo, insieme al governo ucraino - ha spiegato - abbiamo approvato ieri un piano d'azione con dieci priorità di riforma. Tutte si concentrano sul rafforzamento dello Stato di diritto, sulla lotta alla corruzione e sulla costruzione di istituzioni democratiche forti e responsabili in Ucraina. Le istituzioni di cui l'Ucraina ha bisogno per il futuro processo di adesione».

«Questo - ha concluso - è in cima alla nostra lista di priorità per il prossimo anno. Non perderemo tempo per promuovere l'allineamento dell'Ucraina all'UE e costruire i pilastri della pace e della stabilità future. Non solo in Ucraina, ma in tutta Europa».

10:42
10:42
Russia: trasmesse agli USA nuove proposte di sicurezza collettiva

La Russia ha sottoposto agli USA nuove proposte riguardanti «garanzie di sicurezza collettiva» nell'ambito dei negoziati sulla guerra in Ucraina. Lo ha detto il ministro degli esteri Serghei Lavrov.

«Abbiamo trasmesso proposte aggiuntive ai nostri colleghi americani sulle garanzie di sicurezza collettiva», ha dichiarato il ministro, sottolineando che «quando si discutono le garanzie di sicurezza, non ci si può limitare solo all'Ucraina».

Lavrov, come riferisce l'agenzia di stampa non governativa russa Interfax, ha aggiunto che per la Russia rimangono valide le proposte in merito già presentate nel dicembre del 2021, ma Mosca è pronta a considerarne altre.

09:33
09:33
Ucraina: droni contro piattaforma petrolifera russa nel Mar Caspio

Kiev rivendica un attacco con droni contro una piattaforma petrolifera nel Mar Caspio. Lo scrivono i media ucraini citando fonti dei servizi segreti. È la prima volta che l'Ucraina colpisce un impianto russo legato alla produzione petrolifera nella regione.

I droni «hanno colpito la piattaforma petrolifera Filanovsky, di proprietà di Lukoil-Nizhnevolzhskneft», filiale dell'azienda russa attiva nel settore energetico Lukoil. Sono stati segnalati «almeno quattro attacchi alla piattaforma offshore, che hanno bloccato la produzione di petrolio e gas da oltre 20 pozzi da essa serviti».

06:45
06:45
Mosca: abbattuti 287 droni ucraini durante la notte

I sistemi di difesa antiaerea russi hanno abbattuto 287 droni ucraini durante la notte. A riferirlo è il ministero della Difesa. Almeno 40 velivoli, inoltre, sono stati intercettati sulla regione di Mosca.

06:20
06:20
Il punto alle 6

La contesa al tavolo delle trattative per l'Ucraina riguarda ormai non solo i confini, ma sempre più gli affari, e mette in contrapposizione non solo Russia e Ucraina, ma anche Stati Uniti e i loro tradizionali alleati europei. Lo scrive il Wall Street Journal rivelando alcuni retroscena del braccio di ferro tra americani ed europei. L'amministrazione Trump, nelle ultime settimane, ha consegnato agli europei una serie di documenti, ognuno di una sola pagina, in cui espone la propria visione per la ricostruzione dell'Ucraina e il reinserimento della Russia nell'economia globale. Le proposte hanno scatenato una dura battaglia al tavolo dei negoziati tra Washington e i suoi tradizionali alleati europei. L'esito potrebbe modificare profondamente la mappa economica del continente.

Il piano statunitense è stato illustrato in appendici agli attuali progetti di pace, non pubblici, ma descritti al Wall Street Journal da funzionari americani ed europei. I documenti dettagliano piani per far sì che le società finanziarie statunitensi e altre imprese possano utilizzare circa 200 miliardi di dollari di asset russi congelati per progetti in Ucraina — incluso un enorme nuovo centro dati alimentato da una centrale nucleare attualmente occupata dalle truppe russe, quella di Zaporizhzhia. Un'altra appendice presenta la visione generale americana per reintegrare l'economia russa, con investimenti delle aziende statunitensi in settori strategici, dall'estrazione di terre rare alla perforazione di petrolio nell'Artico, contribuendo a ristabilire i flussi energetici russi verso l'Europa occidentale e il resto del mondo. Alcuni funzionari europei che hanno visto i documenti hanno detto di non essere sicuri se prendere sul serio alcune delle proposte statunitensi. Un funzionario le ha paragonate alla visione di Trump di costruire uno sviluppo in stile Riviera a Gaza. Un altro, riferendosi agli accordi energetici proposti tra Usa e Russia, ha detto che si tratta di una versione economica della conferenza del 1945, in cui i vincitori della Seconda Guerra Mondiale si divisero l'Europa: «È come Yalta», ha detto.

L'Europa, che dal 2022 cerca di ridurre la propria dipendenza dal gas russo per indebolire le risorse del Cremlino e diminuire la propria vulnerabilità verso un rivale strategico, è riluttante a riprendere gli acquisti di energia da un Paese che considera la sua più grande minaccia alla sicurezza. I funzionari europei vogliono utilizzare gli stessi fondi russi congelati — detenuti nelle istituzioni europee — per concedere un prestito al governo ucraino, ormai a corto di liquidità, così che possa acquistare le armi necessarie per difendersi e continuare a operare mentre le casse si svuotano. I funzionari europei temono che l'approccio statunitense dia alla Russia la pausa necessaria per rilanciare la propria economia e rafforzarsi militarmente. Una nuova valutazione di un'agenzia di intelligence occidentale, esaminata dal Journal, ha rilevato che la Russia è tecnicamente in recessione da sei mesi e che le difficoltà di gestire un'economia di guerra mentre tenta di controllare i prezzi rappresentano un rischio sistemico per il settore bancario. I funzionari statunitensi coinvolti nelle trattative affermano che l'approccio europeo esaurirebbe rapidamente i fondi congelati. Washington, invece, prevede di coinvolgere dirigenti di Wall Street e miliardari del private equity per investire il denaro e aumentare la quantità disponibile. Un funzionario ha dichiarato che il fondo potrebbe arrivare a 800 miliardi di dollari sotto gestione americana: «La nostra sensibilità è che comprendiamo davvero la crescita finanziaria», ha detto.