Aviazione

E se il «Qatargate» si spostasse nei cieli?

Gli europarlamentari vogliono vederci chiaro sull'accordo UE-Qatar che consentirebbe a Qatar Airways di accedere liberamente al mercato europeo
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Marcello Pelizzari
14.12.2022 11:15

Il Qatargate, ora, potrebbe spostarsi nei cieli. Chiariamo il concetto: i parlamentari europei, come riferisce Politico, intendono verificare se il Qatar ha o meno indebitamente influenzato un accordo chiave sul trasporto aereo. Un accordo che, fra le altre cose, garantisce alla compagnia di bandiera dell’Emirato, Qatar Airways, un accesso illimitato al mercato dell’Unione Europea. Non solo, gli stessi parlamentari – visto quanto accaduto in questi giorni – stanno cercando un modo per rallentare se non addirittura bloccare l’affare.

Da venerdì scorso, come noto, Strasburgo sta subendo continue scosse di terremoto. L’accusa principale è una: il Qatar, a suon di mazzette, si è infilato nel Parlamento europeo. In manette sono finite quattro persone, fra cui l’oramai ex vicepresidente dell’emiciclo Eva Kaili. Le autorità, in tutto, hanno recuperato 1,5 milioni di euro. Pagamenti sospetti, appunto.

L'e-mail carica di preoccupazione

Karima Delli, presidente della Commissione trasporti in seno al Parlamento, la persona che ha negoziato l’accordo, dopo le ultime vicissitudini ha lanciato l’allarme via e-mail. Eurodeputato francese in quota Verdi, Delli ha avvertito che il Qatar potrebbe aver interferito anche su questo fronte, in particolare nelle deliberazioni interne del Parlamento sull’accordo. Ahia.

Politico ha visionato l’e-mail in questione. «Dati i recenti sviluppi, concedere il consenso a questo accordo in questa fase potrebbe essere difficile fino a quando non si stabilirà che le condizioni sono trasparenti e imparziali», ha scritto Delli ai coordinatori dei gruppi politici nella sua Commissione. Delli, in seguito, ha aggiunto che la commissione collaborerà alle indagini interne della presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, declassificando documenti e dichiarazioni.

Le critiche all'accordo

Delli, di suo, si è detta scioccata in merito alle rivelazioni sui pagamenti effettuati dal Qatar. E proprio per questo, adesso, intende fare chiarezza sull’accordo aereo UE-Qatar che, mentre scriviamo queste righe, è in attesa di ratificazione. «Va da sé che sottoscrivo ogni parola della presidente Roberta Metsola. Ci ha giustamente ricordato che siamo sotto attacco. Condivido il suo desiderio di far piena luce sulle ingerenze e sulla corruzione che il Qatar avrebbe organizzato all’interno della nostra istituzione».

I negoziati fra UE e Qatar erano stati parecchio criticati all’epoca dalle compagnie aeree europee. Il motivo? Temevano, e temono, una concorrenza sleale sulle destinazioni verso l’Asia. Anche i vettori del Golfo, i cui collegamenti con l’Europa sono limitati, avevano alzato la voce, al grido «loro sì e noi no?».

Di per sé, l’accordo non sembrava pessimo. Sostituisce una serie di accordi bilaterali e, a suo tempo, era stato venduto dai suoi sostenitori come un modo per garantire una concorrenza leale nonché standard lavorativi comuni. Garantendo al tempo stesso maggiori scelte per i consumatori. Ma, come detto, sin dal principio è stato criticato dal settore.

«L’accordo con il Qatar non è né nell’interesse dei dipendenti europei né dell’industria aeronautica europea», aveva sentenziato l’anno scorso Maria-Pascaline Murtha, membro del Consiglio di amministrazione del sindacato dei piloti tedeschi Vereinigung Cockpit, alla firma dell’accordo.

Il Consiglio dell’Unione Europea, nel giugno 2021, aveva garantito che l’accordo conteneva «solide clausole in materia ambientale, sociale e di concorrenza leale, con efficaci meccanismi di esecuzione per evitare distorsioni di concorrenza o altri abusi».

Rapporti ineguali

Alla luce di quanto emerso, è comprensibile che l’intesa – siglata il 18 ottobre del 2021 e, come spiegato, in attesa di ratificazione – faccia storcere più di un sopracciglio all’interno dell’Europarlamento. Anche perché se è vero che, detto del Qatar, l’Unione Europea tramite questo accordo avrebbe libero accesso al mercato dell’Emirato, è altrettanto vero che i rapporti sono quantomeno diseguali: Doha, infatti, metterebbe le mani su un bacino di 450 milioni di persone, l’Unione invece su un territorio di 2,9 milioni.

Non solo, viste le risorse pressoché infinite di cui dispone, sarebbe fin troppo facile per Qatar Airways far transitare sempre più passeggeri europei diretti in Asia dal suo hub di Doha. Con tutte le conseguenze del caso e con buona pace delle garanzie in merito alla concorrenza leale.