Francia

E se il turismo non salvasse Parigi 2024?

Dall'annunciato pienone a stime decisamente più basse secondo cui il tasso di occupazione dovrebbe situarsi tra il 56,3% e il 75,9% durante i Giochi – Ma il settore confida in un impatto a medio e lungo termine
© Mohammed Badra
Red. Online
23.04.2024 10:00

Le Olimpiadi estive. In Francia. Anzi, a Parigi. Quando mai ricapiterà? Un pensiero, questo, che accomuna molti appassionati di sport. Nell'Esagono, ma non solo. Peccato, però, che diversi cittadini francesi, complici i prezzi, stiano valutando addirittura di fare i pendolari per risparmiare qualche euro o, peggio, di dormire in auto. Altri, più fortunati, ricorreranno invece ad amici e parenti. Di riflesso, pur rappresentando l'87% degli 11,3 milioni di visitatori previsti per i Giochi e il 90% dei 4 milioni che assisteranno alle Paralimpiadi, beh, l'impatto di queste persone sull'economia legata all'evento sarà limitato. Anzi, limitatissimo come spiega Libération.

L'impatto degli stranieri

Seppur in minoranza, i visitatori stranieri garantiranno il 60,5% delle entrate turistiche generate dalle Olimpiadi, secondo le stime dell'Ufficio del Turismo cittadino, Paris je t'aime. Sì, i cosiddetti clienti nazionali spenderanno. Ma non in termini di alberghi, ad esempio. Di più, gli stranieri – sempre stando alle stime – arriveranno a spendere fino a 270 euro al giorno. Il doppio rispetto alla norma. In totale, ed escludendo la vendita dei biglietti, lo studio prevede che i turisti spenderanno 3,5 miliardi di euro, durante i Giochi, nella regione di Parigi.

Gran parte di questa spesa, dicevamo, soprattutto pensando ai pernottamenti, sarà garantita dagli stranieri: «Una percentuale molto elevata di viaggiatori sarà europea, con il 45% delle prenotazioni, seguita da viaggiatori internazionali non europei con il 24% delle prenotazioni, di cui quasi il 10% dal Nord America» ha dichiarato al riguardo il gruppo alberghiero Accor, partner delle Olimpiadi. «Solo il 20% dei pernottamenti sarà francese». Lo stesso dicasi per Airbnb e affini. Gli ospiti, ha detto proprio Airbnb, «arriveranno soprattutto da Stati Uniti, Regno Unito, Germania e in misura minore Francia». Resta il fatto che, a meno di cento giorni dall'inizio delle Olimpiadi, l'auspicato El Dorado appare sempre più come un mito o se preferite una chimera, nonostante i milioni di visitatori attesi appunto.

Pieno, ma non pienissimo

Secondo l'Ufficio del Turismo, i prezzi delle prenotazioni per quest'estate non sono affatto alti. Quantomeno, non alti come si diceva tempo fa. Nel giro di tre mesi, per dire, gli operatori alberghieri hanno abbassato i prezzi del 13,5% per il periodo olimpico, a una media di 452,90 euro a notte, e del 12,2% per i Giochi Paralimpici, a 223,90 euro a notte. Rispetto all'estate 2023, 202 euro a luglio 2023 e 161 euro ad agosto, l'aumento sicuramente c'è stato e ci sarà – i prezzi sono addirittura raddoppiati per il mese di luglio – ma siamo comunque ben lontani dalla sestuplicazione che alcuni stabilimenti vicini ai luoghi dell'evento speravano di ottenere la scorsa estate.

«No, non vivremo un periodo d'oro come previsto dalla stampa, ma d'altro canto non pensavamo certo che tutto sarebbe esploso» ha spiegato sempre a Libération Olivier Cohn, direttore generale della catena Best Western in Francia. Le 40 strutture a 3 e 4 stelle hanno «poco meno del 60% di prenotazioni» al momento. Per attirare i clienti, Olivier Cohn sta incoraggiando le strutture ad allentare la politica di cancellazione. «L'estate non sarà necessariamente sfavillante» gli ha fatto eco David Zenouda, vicepresidente dell'Union des métiers et des industries de l'hôtellerie di Parigi-Ile de France, anche se «non c'è nessun disastro in vista». Nell'Ile-de-France, il tasso di occupazione di tutte le strutture ricettive commerciali, compresi i due terzi delle camere d'albergo, dovrebbe situarsi tra il 56,3% e il 75,9% durante i Giochi Olimpici, rispetto al 58,4% di un luglio tradizionale (2019), e tra il 47,3% e il 57% durante i Giochi Paralimpici, rispetto al 41,4% di un settembre tradizionale (2019).

Il lusso tira di più

Christophe Décloux, vicedirettore generale del Turismo di Choose Paris Region, si è detto comunque ottimista: «C'è un po' di preoccupazione per il tasso di occupazione, ma non tutti i biglietti sono ancora stati venduti». Con il calo dei prezzi, si aspetta infatti un «effetto forbice come quello che abbiamo visto a Londra» tra la curva dei prezzi e quella dei tassi di prenotazione: «I prezzi erano molto alti all'inizio delle Olimpiadi e quando gli albergatori hanno abbassato le tariffe, le curve si sono incrociate». Per gli stabilimenti, la sfida sarà quella di limitare l'affollamento turistico ed evitare di spaventare i turisti non interessati alle Olimpiadi, siano essi turisti d'affari o frequentatori di mostre.

Sia quel che sia, gli operatori del settore sono tutt'ora infastiditi dalle «voci» sensazionalistiche dei mesi scorsi sull'impennata dei prezzi delle camere: «Sono sei mesi che diciamo la stessa cosa, utilizzavamo le cifre delle Olimpiadi di Londra 2012 e ora è confermato» ha ribadito Zenouda. Secondo lui, diverse delegazioni non avevano confermato le loro pre-prenotazioni e le camere sono state rimesse sul mercato. L'équipe di Parigi 2024 in effetti aveva spiegato di aver pianificato in anticipo la prenotazione di 47 mila camere già nel 2017: «A quasi cento giorni dai Giochi, i nostri clienti hanno avuto la possibilità di affinare le loro esigenze, ed è per questo che è stato liberato un certo volume di camere». Per il periodo dal 26 luglio all'11 agosto, il tasso di rilascio recentemente è stato del 32% nell'Ile-de-France. «Gli hotel di lusso stanno andando bene, con un tasso di occupazione più alto e clienti stranieri che hanno prenotato con largo anticipo. Questo è meno vero per gli hotel a una, due o tre stelle».

I benefici a lungo termine

I partner ufficiali, da parte loro, sono contenti: «Circa un terzo dei 650 hotel a marchio Accor nelle città ospitanti ha firmato contratti direttamente con Parigi 2024, mentre gli altri 400 hotel coinvolti stanno registrando una buona dinamica di prenotazioni» ha confermato il gruppo alberghiero. All'inizio di aprile, Accor ha dichiarato un tasso di occupazione di circa il 70% durante i Giochi Olimpici ma spera di superare il 90%. Allo stesso modo, Airbnb è convinto che «Parigi 2024 diventerà il più grande evento nella storia della piattaforma, con un numero di viaggiatori che soggiorneranno presso host locali superiore a qualsiasi altro evento precedente». Bene, anzi benissimo. Peccato che molti parigini che hanno messo online i loro alloggi al momento non hanno ricevuto alcuna richiesta.

Soprattutto, gli operatori del settore confidano in benefici a medio e lungo termine. «Se i Giochi andranno bene, metteranno la Francia al centro della scena» ha concluso Cohn. «Se prendiamo gli esempi di Londra, Atene e Tokyo – anche se la competizione si è svolta senza pubblico causa COVID – i benefici si sentiranno anche dopo: l'industria alberghiera e della ricettività turistica beneficerà per uno, due o tre anni di questa attrattiva» ha sintetizzato Stéphane Botz di KPMG.