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«Ecco come ho comprato degli orecchini di Cartier per un pugno di dollari»

È successo in Messico grazie a (o a causa di) un errore del marchio francese che ha pubblicato un prezzo iper-stracciato: 13 dollari invece di 13.657 – E il cliente, alla fine, ha potuto tenersi la merce
Un particolare della confezione regalo pubblicato su X dal cliente. © X/LordeDandy
Red. Online
04.05.2024 09:00

Il minimo che si possa dire, leggendo la sua storia, è che Rogelio Villarreal Jasso è un uomo fortunato. Anzi, molto fortunato. Non solo ha trovato degli orecchini di Cartier (pesantemente) scontati online. Ma, una volta scoperto che in realtà dietro a quel ribasso c’era un errore, ha potuto comunque tenere il suo acquisto.

Lo scorso dicembre, Jasso ha notato una pubblicità su Instagram che proponeva degli orecchini d’oro di Cartier a soli 232 pesos. Circa 13 dollari. Parliamo di un modello che, di norma, costa 232 mila pesos o, se preferite, 13.675 dollari. Un’enormità. Jasso, come ha spiegato a Business Insider, lì per lì ha pensato a un maxi-sconto e, prontamente, con pochi click si è assicurato la merce. Già che c’era, di orecchini ne ha ordinati due paia. In seguito, però, Cartier ha cercato di rimediare al (suo) errore. Telefonando, giorni dopo, a Jasso e spiegandogli che il suo ordine sarebbe stato cancellato. E questo perché il prezzo mostrato online non era corretto ma, come detto, frutto di un errore. Cartier, scusandosi, ha offerto al suo cliente-non-cliente una bottiglia di champagne e un portacarte. Ma Jasso ha rifiutato. Al contrario, ha controllato i termini e le condizioni presenti sul sito messicano di Cartier, scoprendo che il marchio – in caso di problemi con gli ordini online – rimanda i clienti direttamente all’Ufficio del procuratore federale per i consumatori Jasso, come ha scritto il New York Times, ha quindi presentato un reclamo presso l’Agenzia a tutela dei consumatori. Citando una delle leggi del Paese a tutela dei consumatori, secondo cui un fornitore può essere trascinato in tribunale se i termini e le condizioni di un determinato acquisto non vengono rispettati. Secondo il Times, il reclamo ha spinto l’Agenzia a contattare Cartier nel tentativo di mediare un accordo. Jasso, al riguardo, ha spiegato che un incontro era previsto per la prossima settimana.

Ma è stato annullato, visto che dopo essere stato contattato dalle autorità messicane Cartier ha risolto la questione inviando a Jasso il suo ordine.

La settimana scorsa, Jasso ha condiviso su X le foto di una scatola Cartier con, all’interno, due pacchettini regalo accompagnato dai tradizionali sigilli di cera del marchio francese. Spiegando che sì, gli orecchini adesso sono ufficialmente suoi. Con grande disappunto di Lilly Téllez, una senatrice messicana che ha accusato Jasso di aver approfittato di Cartier sostenendo che non avrebbe dovuto farlo anche se la legge era dalla sua parte. «È più importante essere onorevoli che avere orecchini di Cartier» ha scritto Téllez su X.

Jasso, quantomeno, ha promesso che non rivenderà gli orecchini. Un paio, infatti, rimarrà a lui come ricordo di quanto successo mentre l’altro lo regalerà alla mamma perché, ha detto, «si merita veramente degli orecchini del genere».