Ucraina

«Ecco RePowerEu: così riduciamo la dipendenza energetica da Mosca»

La presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen presenta il piano per sostituire i combustibili fossili russi e accelerare la transizione verso l'energia pulita
©STEPHANIE LECOCQ
Ats
18.05.2022 13:28

«Dobbiamo ridurre la nostra dipendenza energetica dalla Russia il più rapidamente possibile. Lo possiamo fare. Oggi presentiamo il RePowerEu per questo, ha annunciato la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.

Possiamo sostituire i combustibili fossili russi lavorando su tre livelli: dal lato della domanda, con il risparmio energetico. Dal lato dell'offerta, diversificando le nostre importazioni di energia dai combustibili fossili e accelerando la transizione verso l'energia pulita». «Mobilitiamo quasi 300 miliardi di euro. Circa 72 euro miliardi di sovvenzioni e 225 miliardi di euro di prestiti», spiega. «Proponiamo di rendere obbligatori i pannelli solari per gli edifici commerciali e pubblici entro il 2025 e per i nuovi edifici residenziali entro il 2029. Questo è un piano ambizioso ma realistico», ha sottolineato.

Commentando il piano Difesa Ue, von der Leyen ha annunciato che chiederà «acquisti congiunti perché sono migliori dal punto di vista operativo per le forze armate, finanziario e industriale. E rafforza la nostra vasta rete di pmi innovative. Istituiremo immediatamente una task force con gli Stati membri per coordinare le esigenze immediate di rifornimento e approvvigionamento».

«Proponiamo di integrare il significativo aiuto a breve termine fornito finora all'Ucraina con una nuova assistenza macro finanziaria eccezionale, fino a 9 miliardi di euro nel 2022», ha aggiunto la presidente della Commissione Ue. «Ma dobbiamo anche pensare a un più ampio sforzo di ricostruzione: l'Ue ha la responsabilità e l'interesse strategico di guidare questo sforzo di ricostruzione. I leader dell'Ue ci hanno invitato a riflettere su questo aspetto durante il vertice di Versailles: i principi della ricostruzione dovrebbero combinare investimenti e riforme», ha precisato.

L'Ue propone «una piattaforma di ricostruzione guidata congiuntamente dall'Ucraina e dalla Commissione Europea e che riunisca gli Stati membri dell'Ue, altri donatori bilaterali o internazionali, istituzioni finanziarie internazionali e altri partner che condividono le stesse idee». «L'obiettivo di questa piattaforma sarebbe quello di concordare la direzione di marcia e garantire la massima sinergia di tutti gli sforzi: questi investimenti aiuteranno l'Ucraina a uscire più forte e più resistente dalla devastazione causata dai soldati di Putin».

Un price cap europeo

Un price cap europeo al gas è possibile solo in caso di «totale interruzione delle forniture». È quanto prevede il piano RePowerEu, approvato oggi dalla Commissione Ue per far fronte all'emergenza energetica. Il price cap, in ogni caso, dovrà essere «limitato al periodo di emergenza», non deve portare ad «una riduzione della domanda» e non «deve compromettere la capacità dell'Ue di attrarre forniture alternative di gas o gnl», si legge nel testo. Il piano dà invece la possibilità agli Stati di regolamentare a livello nazionale, il prezzo del gas per il «consumatore finale, ad un'ampia gamma di clienti, incluse famiglie e industrie».

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