Elon Musk e i link alle notizie su X: addio ai titoli

Sì, X continua a far parlare di sé. E discutere. La piattaforma, infatti, modificherà il modo in cui i link alle notizie giornalistiche vengono visualizzate. Si tratta, manco a dirlo, dell'ennesima decisione controversa del proprietario, Elon Musk. Una decisione, come spiega il Guardian, che avrà un forte impatto sugli editori.
L'indiscrezione era stata lanciata da Fortune, lunedì, e in seguito è stata confermata dallo stesso Musk con un post. L'eccentrico miliardario, in particolare, ha ribadito che si tratta di una sua decisione. L'obiettivo? Migliorare «notevolmente l'estetica» del social. Ma di che cambiamenti parliamo? Nello specifico, la piattaforma non mostrerà più i titoli e i sottotitoli nei link alle notizie. Spazio, solo, all'immagine principale dell'articolo. Un limite, di fatto, visto che l'utente vedrà meno contenuto prima di eventualmente cliccare.
Allo stato attuale, i link alle notizie compaiono sulla timeline di X sotto forma di schede: immagine, indirizzo della fonte e una versione abbreviata del titolo. Un pacchetto, se così vogliamo definirlo, che aiuta ad attirare click e, quindi, a far guadagnare lettori agli editori.
Perché, allora, cambiare qualcosa che, bene o male, stava funzionando? Semplice: secondo alcuni analisti, la mossa di Musk sarebbe un tentativo, un altro, di spingere le persone a iscriversi al servizio premium di X. Persone e, di riflesso, testate giornalistiche: abbreviando i link, gli utenti potrebbero avere necessità di scrivere di più all'interno del post. Con il servizio premium, per dire, è possibile inserire fino a 25 mila caratteri per singolo post. Detto degli editori, non è chiaro nemmeno quale sarà l'impatto per gli inserzionisti. La piattaforma, parola di Musk, a luglio poteva vantare 540 milioni di utenti mensili.
Allargando il campo, i cambiamenti sembrano andare in una unica direzione: quella di proporre (e vendere) X come una piattaforma per i cosiddetti content creator, siano essi giornalisti, attori, politici o altro. Gli abbonati a X, ora, possono pubblicare video più lunghi, beneficiano di una migliore visualizzazione dei propri post e ricevono anche una parte dei ricavi pubblicitari.
Di certo, Musk con i suoi cambiamenti ha attirato su di sé, e sulla piattaforma, non poche critiche. Parte delle critiche è arrivata proprio dai mezzi di informazioni, che costituiscono una buona fetta di utenza. Recentemente, con un altro post, il patron di X ha invitato i giornalisti a diventare content creator. Con questo slogan programmatico: «Se sei un giornalista che vuole più libertà di scrivere e un reddito più alto, allora pubblica direttamente su questa piattaforma».