Emilia-Romagna, c'è un rischio zanzare dopo l'alluvione?

Ritornare al più presto alla normalità, nelle province dell'Emilia-Romagna alluvionate, è una necessità. Anche, se non soprattutto, per evitare che gli abitanti subiscano pesanti conseguenze sanitarie. Fra i problemi finora considerati, ad esempio, c'è quello delle zanzare. Nei paesi che, negli scorsi giorni, sono stati letteralmente invasi dall'acqua, con intere strade sommerse dalla pioggia, l'acqua ora ha cominciato a ristagnare. Dai canali, immediatamente, si è alzato un forte, fortissimo odore di fogna, dovuto secondo i media italiani al carico di acque sporche, carcasse di animali e piante.
In passato, ha scritto il Messaggero, le aree del Delta del Po sono state luogo di incubazione di virus cui le zanzare hanno fatto da vettori, come Zika. Il rischio, ora, è che le acque reflue e stagnanti ricreino le condizioni perfette per la diffusione di malattie. L'AUSL Romagna, l'Azienda sanitaria locale, ha spiegato che, per il momento, «non c'è una proliferazione di insetti». E ancora: «Come ogni anno a breve valuteremo il piano di prevenzione da attuare. Siamo pronti a rafforzarlo».
Detto questo, proprio tra gli abitanti delle zone del Delta del Po è cominciata una vera e propria caccia ai repellenti. I cittadini, dal canto loro, confidano che venga messa in atto un'opera di disinfestazione vera e propria, se possibile rafforzata rispetto agli scorsi anni. Quanto ai rischi sanitari post-alluvione, nel frattempo continuano le vaccinazioni contro il tetano. Sabato, altre 280 persone sono state vaccinate a Sant'Agata sul Santerno e a Conselice, fra i comuni più colpiti dalle piogge. Sono previste nuove strutture in cui vaccinarsi anche a Ravenna, Lugo e Faenza.
Visti i timori della popolazione – e considerando l’aumento repentino delle temperature nei giorni scorsi – il servizio di igiene pubblica della AUSL ha diramato una sorta di piccola guida di «buone pratiche» per prevenire possibili infezioni. Dal consiglio di indossare guanti e stivali nelle zone ancora allagate alla protezione di ferite e lesioni. Infine, l'Azienda sanitaria locale ha raccomandato soltanto di bere acqua potabile e sicura.