Il caso

Erdogan contro l'Eurovision: «Impossibile, in questi concorsi, incontrare una persona normale»

Critiche feroci dal presidente turco, che attacca – neanche troppo velatamente – il vincitore elvetico – «Questa competizione incoraggia la neutralizzazione del genere e minaccia la famiglia tradizionale»
©Ahmad Al-rubaye
Red. Online
22.05.2024 13:45

Dalla vittoria di Nemo all'Eurovision Song Contest è passata, ormai, più di una settimana. Eppure, c'è chi ancora continua a parlarne. Ma non elogiando l'artista svizzero. È il caso del presidente turco Erdogan che, ieri, ha aspramente criticato l'evento musicale, accusandolo di «incoraggiare la neutralizzazione del genere e minacciare la famiglia tradizionale». Un attacco – neanche troppo velato – proprio al 24.enne di Bienne, che sul palco ha trionfato con la sua «The Code» – un inno verso l'accettazione di un'identità non di genere – aggiudicandosi il titolo di primo vincitore non-binario del concorso canoro più seguito d'Europa. 

Una vittoria, questa, che da un lato ha raccolto l'orgoglio di milioni di persone, dagli elvetici alle persone appartenenti alla comunità LGBTQ+. Ma che dall'altra ha fatto storcere il naso a tanti altri. Fra questi, il generale (sospeso) Roberto Vannacci. Che in un primo momento, aveva parlato di quanto «il mondo al contrario sia sempre più nauseante», riferendosi alla vittoria di Nemo. Rincarando poi la dose, un paio di giorni dopo, quando parlando nuovamente dell'artista svizzero lo aveva definito «una figura molto eccentrica, che non si incontra normalmente» e che «rappresenta un modello che nella realtà non è facile da vedere». 

Ma ora, anche il presidente turco ha deciso di dire la sua. Scagliandosi contro l'Eurovision e contro il suo ultimo vincitore. Nel suo discorso, Erdogan ha descritto i partecipanti al concorso canoro come «cavalli di Troia della corruzione sociale». E non solo. «In questi eventi è diventato impossibile incontrare una persona normale», ha dichiarato il presidente turco. Il suo Partito della Giustizia e dello Sviluppo, non a caso, affonda le sue radici nel movimento islamico turco, e negli ultimi anni il governo è diventato sempre meno tollerante nei confronti dei diritti LGBTQ. «A questo punto capisco perché abbiamo preso la giusta decisione di mantenere la Turchia fuori da questa vergognosa competizione negli ultimi 12 anni», ha aggiunto. 

Tuttavia, nonostante le critiche, Nemo non si ferma. E anzi, continua a far breccia nel cuore di molte altre persone, in tutto il mondo. Solo qualche giorno fa, l'artista svizzero è stato ospite della BBC a «The One Show», dove ha attirato l'attenzione del pubblico con la sua simpatia e il suo bizzarro vestito 100% biodegradabile, svelando inoltre qualcosa di più sul suo futuro. «In questo momento ci sono in ballo talmente tante cose: è incredibile. La competizione canora mi ha aperto molte porte».