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Esplosione a Suviana, serviranno tre mesi per svuotare la centrale

È quanto emerso da un incontro incontro in Prefettura a Bologna, a cui hanno preso parte istituzioni, Carabinieri, Vigili del fuoco e i vertici di Enel Green Power
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Ats
19.04.2024 18:46

Serviranno circa tre mesi per svuotare dall'acqua la centrale idroelettrica di Bargi sul lago di Suviana, nell'Appennino tosco-emiliano, dove qualche giorno fa si è verificata un'esplosione.

È quanto emerso da un incontro incontro in Prefettura a Bologna, a cui hanno preso parte istituzioni, Carabinieri, Vigili del fuoco e i vertici di Enel Green Power.

«I piani, se tutto funziona, vedrebbero lo svuotamento prima dell'estate, fine luglio», ha detto il prefetto. Tuttavia, mentre il livello dell'acqua continua a salire da quando, il 9 aprile, un'esplosione ha ucciso sette persone ferendone altrettante, le modalità dell'intervento non sono ancora decise.

Due le ipotesi sul tavolo. La prima prevede di usare un treno di moduli ad alta tecnologia per effettuare un filtraggio dell'acqua, liberarla di oli e altre sostanze e rilasciarla nel lago. Questo sistema sarebbe assemblato ad hoc ed è quello preferito dalle parti, ma va verificata la sua fattibilità. La seconda ipotesi prevede di continuare a svuotare la centrale con idrovore e autobotti. Ma a quanto emerso dal tavolo ne servirebbero 75 al giorno: fra andata e ritorno fanno 150 viaggi, in un periodo turistico per l'Appennino.

L'acqua sta entrando da due ingressi: alcuni danni a condutture e pompe idrovore non impediscono l'afflusso della sorgiva, ma ne arriva anche dal lago per una paratia che non si chiude del tutto. Saranno i sommozzatori dei Vigili del fuoco a sistemarla, ma prima andranno raggiunte le condizioni idrauliche ideali: il livello interno dell'acqua dev'essere 80-100 centimetri più basso di quello del lago.

Questo dovrebbe accadere verso il 4-5 maggio. Poi lo svuotamento con autobotti potrebbe partire subito. Il sistema modulare partirebbe probabilmente nella seconda metà di maggio, ma procederebbe più veloce. Il tema è delicato perché il bacino di Suviana serve l'idropotabile di Bologna e per questo vengono fatti rilevamenti continui, che si intensificheranno quando inizierà l'intervento vero e proprio. Entrambi gli interventi comunque tutelano l'ambiente, assicura Visconti.

Solo una volta terminato lo svuotamento sarà possibile cominciare a fare le perizie necessarie alle indagini. Intanto i carabinieri a sentire i testimoni.