Ex soldati buttano via la divisa per protesta

(Aggiornato alle 16.06) In Bielorussia sono comparsi sui social video di uomini che si definiscono ex membri delle forze speciali e si filmano mentre buttano via le divise in segno di protesta contro le violenze della polizia. Media russi come Izvestia e RIA Novosti citano il caso di Evgeny Novitsky, di Logoisk, che ha postato sulla sua pagina Instagram le immagini del fratello mentre getta la divisa nel cassonetto della spazzatura. Oppure quello di Artem Belinovich, che gettando il suo berretto ha detto che «la fratellanza delle forze speciali bielorusse non esiste più in Bielorussia». Non è possibile al momento stabilire con certezza che queste persone siano effettivamente ex membri delle forze speciali ma, secondo diverse testate, video simili si stanno moltiplicando sui canali Telegram bielorussi.
Nel caso del video di Logoisk l’uomo dice: «Ciao a tutti, io ho prestato giuramento al mio popolo e vedendo quello che succede a Minsk con i miei occhi non posso assolutamente essere fiero di dove ho prestato servizio e non posso indossare questa uniforme né tenerla a casa». Nexta, canale Telegram che fa capo all’opposizione bielorussa, ha poi diffuso un video in cui a fare defezione è (o sarebbe) un poliziotto. «Io, Kolos Ivan Nikolaevich sono un agente delle forze interne del Paese e lavoro in qualità di ispettore distrettuale della polizia», si vede nel video. «Colleghi! Noi abbiamo giurato di difendere il popolo bielorusso ma invece di questo difendiamo gli interessi di una persona che ha preso il potere con la forza ed ora non ha il coraggio di porre fine agli spargimenti di sangue consegnando il potere al popolo. Colleghi, io vi esorto a porre fine a queste violenze, e non puntare le armi contro i civili pacifici disarmati. Io, Kolos Ivan Nikolaevich nel 2015 ho prestato giuramento alla fedeltà della repubblica della Bielorussia e al suo popolo. Io non mi licenzio dalle forze degli interni, ma non intendo eseguire ordini criminali. Tikhanovskaya Svetlana Georghievna, Lei è il mio presidente eletto legittimamente e in questo momento attendo vostri ordini per la difesa della repubblica della Bielorussia e i suoi cittadini. Colleghi, io vi esorto: siate con il popolo!».
Arrestato il capitano di polizia che si era dimesso
Il capitano della polizia Yegor Yemelyanov, che si è dimesso pubblicamente nel corso delle proteste dopo le elezioni presidenziali, è stato arrestato a Novopolotsk. Lo riferisce la testata bielorussa Nasha Niva citando sua moglie, Marina Yemelyanova. Secondo lei il marito è accusato dell’articolo 23.34 del Codice dei reati amministrativi della Bielorussia (violazione dell’ordine di organizzare o tenere eventi di massa) e il 13 agosto sarà processato. «È un uomo con un acuto senso della giustizia. C’è una situazione spiacevole nel Paese e non ha voluto partecipare: quando c’è stato il rischio di uno stato di emergenza, abbiamo parlato e abbiamo deciso che era ora di lasciare», ha detto Marina.
Nelle fabbriche si protesta
Gli operai della società bielorussa BelAZ di Zhodino, specializzata nella produzione di mezzi pesanti utilizzati nel settore edile, protestano contro il controverso trionfo elettorale di Aleksandr Lukashenko alle presidenziali di domenica scorsa e sfilano in corteo urlando «Vattene via». Altre proteste, secondo le testate locali, si registrano in altre fabbriche del Paese, come quelle di Keramin, Terrazit e Belmedpreparati. Secondo il giornale online Tut.by, alle 12 (le 11 in Svizzera) i dipendenti della BelAZ si sono radunati davanti all’ingresso principale della fabbrica per incontrare la direzione e chiedere elezioni oneste. «Un rappresentante della direzione si è presentato da noi e adesso cominceremo a parlare», ha detto uno dei dipendenti. Secondo alcuni media, gli operai hanno indetto uno sciopero, ma la società sostiene che si tratta solo di un incontro con la dirigenza.
Uomini armati negli uffici di Yandex
Negli uffici di Minsk del colosso russo di internet Yandex sono arrivati degli uomini armati: lo riferisce una fonte all’agenzia di stampa statale russa Tass. La notizia è stata confermata alla Tass dall’ufficio stampa di Yandex, che ha sottolineato che l’azienda sta «cercando di capire i dettagli». «Delle persone non identificate in abiti neri e armate sono arrivate negli uffici di Yandex a Minsk», ha spiegato la fonte alla Tass aggiungendo che «gli uffici sono bloccati e diversi dipendenti si trovano all’interno».
Borrell: «Stop alla violenza, regime cambi»
«La violenza in Bielorussia deve essere interrotta ed il regime deve cambiare». Così si è espresso l’Alto rappresentante dell’Ue, Josep Borrell, in un’ampia riflessione pubblicata sul suo blog, alla vigilia del Consiglio esteri straordinario, convocato per domani pomeriggio, per discutere della situazione. «La situazione in Bielorussia è diventata motivo di grave preoccupazione. Alexander Lukashenko e le autorità bielorusse devono fermare la repressione contro il popolo ed aprire il dialogo con la società. Negli ultimi mesi i bielorussi hanno chiaramente dimostrato di desiderare la democrazia ed il rispetto dei diritti umani. Un cambiamento politico sostanziale è un prerequisito per l’ulteriore sviluppo delle relazioni tra l’Ue e la Bielorussia», afferma Borrell. «In caso contrario - spiega - dovremo riconsiderare le nostre relazioni con Minsk ed eventualmente adottare sanzioni contro i responsabili delle violenze, degli arresti arbitrari e della falsificazione dei risultati elettorali».
Mosca: «Intromissione senza precedenti dagli Stati esteri»
Mosca è preoccupata per i disordini in Bielorussia e ha osservato interferenze esterne. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. «Abbiamo notato la pressione senza precedenti che alcuni partner stranieri stanno esercitando sulle autorità bielorusse», ha detto Zakharova. «Sono stati identificati chiari tentativi dall’estero di intromettersi negli affari di uno Stato sovrano per dividere la società e destabilizzare la situazione», ha detto Zakharova. «Vorrei sottolineare che la Russia è e rimane un alleato affidabile della Bielorussia e non abbiamo dubbi che i tentativi di seminare discordia tra di noi sono destinati a fallire. Esortiamo tutti a mostrare moderazione e prudenza e speriamo che la situazione si stabilizzi e ritorni presto alla normalità», ha sottolineato. Lo riporta Interfax.