Stati Uniti

Falso allarme sparatoria all'università di Villanova: «Una crudele bufala»

Gli studenti del college in cui ha studiato anche Papa Leone XIV erano stati invitati a barricarsi nelle stanze e nelle aule, ma non vi era alcuna minaccia – Si indaga sulla segnalazione anonima ricevuta dalla scuola
©Matt Slocum
Red. Online
22.08.2025 08:00

«Una sparatoria è in corso all'università di Villanova». Questa l'allerta che, nelle scorse ore, aveva diramato il college di Philadelphia, invitando gli studenti a barricarsi nelle loro stanze o in un'aula. Sul posto, è prontamente arrivata anche la polizia di Radnor Township. Gli agenti hanno iniziato l'evacuazione degli edifici, mentre il governatore della Pennsylvania, Josh Shapiro, invitava a stare lontani dall'area. «Evitate la zona e seguite le indicazioni delle autorità locali. Condivideremo ulteriori informazioni non appena disponibili», si leggeva su X. 

Poi, qualcosa è cambiato. Poco dopo le 18:00 (ora locale), sul sito web dell'università di Villanova è apparso un avviso in cui si dichiarava che l'incidente sul campus era «stato risolto». Poco dopo, è arrivata anche la conferma del rettore, padre Peter Donohue. «È stata una crudele bufala». A Villanova, l'università nella quale ha studiato anche Papa Leone XIV, non è avvenuta alcuna sparatoria. 

«Per fortuna nessuno è rimasto ferito e ora sappiamo che si è trattato di una crudele bufala», ha dichiarato il rettore. Nei video diffusi online, infatti, si vedevano gli studenti, in preda al panico, fuggire da un evento, rovesciando le sedie bianche su cui erano seduti. Ieri, infatti, era il primo giorno di apertura del college per il nuovo anno accademico, motivo per cui nel campus erano stati organizzati diversi banchetti per le informazioni ed eventi. 

«Non c'era nessuno che sparava, nessun ferito e nessuna prova della presenza di armi da fuoco», si legge ancora nella mail di padre Peter Donohue, inviata alla comunità scolastica. Il rettore ha fatto anche notare che la notizia di un possibile attentatore alla facoltà di giurisprudenza è arrivata durante una messa di orientamento per dare il benvenuto ai nuovi studenti e alle loro famiglie. «Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a garantire la sicurezza della nostra comunità, in particolare il dipartimento di Pubblica Sicurezza di Villanova e i primi soccorritori della Polizia di Radnor e di altri dipartimenti di polizia locali», ha affermato. «Vorrei anche ringraziare i nostri Consulenti di Orientamento e tutto il personale di Villanova presente alla Messa di Orientamento, che hanno risposto con calma e compassione a una situazione molto spaventosa e snervante». A seguire, si è scusato con gli studenti e con i loro cari. «Questa non è l'accoglienza a Villanova che speravo per voi».

A caccia dei colpevoli

Resta, tuttavia, da chiarire chi abbia divulgato la falsa informazione di un attacco nel college. Il governatore della Pennsylvania ha dichiarato che la segnalazione arrivata era «infondata» e che si trattava di un «crudele episodio di swatting,». Vale a dire, quando qualcuno chiama per segnalare una falsa minaccia al fine di provocare il panico. «Lo swatting è illegale. Ho ordinato alla @PAStatePolice di collaborare con i propri partner e di utilizzare tutti gli strumenti a nostra disposizione per individuare la persona o le persone che hanno segnalato questa falsa minaccia e assicurarle alla giustizia», ha scritto su X. «So che oggi è stato l'incubo di ogni genitore e la paura più grande di ogni studente. Sono profondamente grato che nessuno sia rimasto ferito». 

A tal proposito, l'università ha dichiarato in un comunicato che il Dipartimento di Pubblica Sicurezza della scuola ha ricevuto una segnalazione anonima intorno alle 16:30 di un uomo armato nella Charles Widger School of Law. Da questa chiamata, dunque, sarebbe partita l'operazione. 

Ma quella della sparatoria di Villanova non è stato un caso isolato. Sempre ieri, infatti, è stata segnalato un attacco anche nel campus dell'Università del Tennessee a Chattanooga, ritenuto poi anch'esso una «falsa minaccia», su cui ora indagano le forze dell'ordine locali e l'FBI.