Fiat e Peugeot: trovato l’accordo per la fusione

(Aggiornata alle 9.32) - Fiat Chrysler Automobiles (Fca) e Psa, gruppo cui fanno capo marchi quali Peugeot, Citroën, DS, Opel e Vauxhall Motors Fca e Psa, hanno raggiunto l’accordo per la fusione. La nuova società sarà il quarto costruttore automobilistico al mondo in termini di volumi e il terzo in base al fatturato, con vendite annuali di 8,7 milioni di veicoli e ricavi congiunti di quasi 170 miliardi di euro, l’equivalente di quasi 190 miliardi di franchi.
Il gruppo genererà sinergie annuali che a regime sono stimate in circa 3,7 miliardi di euro, senza chiusure di stabilimenti in conseguenza dell’operazione e con un flusso di cassa netto positivo già nel primo anno.
La nuova entità avrà «team, competenze, risorse e dimensioni in grado di cogliere con successo le opportunità offerte da questa nuova era della mobilità sostenibile», si legge in una nota. Insieme le due società avranno «una robusta base per promuovere e stimolare ulteriormente l’innovazione e determinare lo sviluppo di competenze all’avanguardia nel campo dei veicoli alimentati a energie alternative, della mobilità sostenibile, e della guida autonoma e connessa».
L’impresa potrà contare su «una solida struttura di governance», con John Elkann alla presidenza e Carlos Tavares Ceo. Avrà forte supporto da parte degli azionisti di lunga data (Exor, famiglia Peugeot, Stato francese) che avranno una rappresentanza nel consiglio. Il Cda avrà 11 membri, con una maggioranza di consiglieri indipendenti. Sarà consigliere anche Tavares che avrà un mandato iniziale di cinque anni.
La nuova capogruppo della società che nascerà dalla fusione avrà sede in Olanda sarà quotata su Euronext (Parigi), borsa Italiana (Milano) e al New York Stock Exchange e beneficerà della sua forte presenza in Francia, Italia e negli Stati Uniti.
Come si chiamerà la nuova società
l nome della futura entità nata dalla fusione tra Fca e Psa? «È un processo che comincia ora e che speriamo di concludere nei prossimi mesi»: lo ha detto Mike Manley, amministratore celegato di Fca aggiungendo che non si tra i due gruppi non si tratta in alcun caso di una questione «delicata», ma «soltanto interessante». Parole a cui ha fatto eco Carlos Tavares. Il nome? «Abbiamo tempo per lavorarci sopra, valutare le opzioni, non c’è fretta. Sarà un lavoro stimolante».
Manley e Tavares sono tornati anche a mostrarsi rassicuranti sui posti di lavoro. Rispondendo ai cronisti della stampa internazionale, Manley ha detto che la grande maggioranza delle sinergie realizzate con le nozze tra i due gruppi «non riguarda il personale». Da parte sua, Tavares ha insistito su un punto a suo avviso «molto importante». E cioè che questa operazione «viene realizzata da due gruppi che sono in ottima forma». «Non facciamo una fusione in un contesto di crisi o in una situazione difficile per le due compagnie», ma perché «sappiamo» che servirà ad essere più forti rispetto alle sfide del futuro.