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Secondo lo Stato maggiore generale delle forze armate ucraine, in cinque mesi di operazioni sono oltre 25 mila i soldati russi feriti – Definito un accordo preliminare per lo scambio di prigionieri – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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16:06
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«Attacco di precisione» ucraino nella regione di Kursk
«Il 7 gennaio 2025, le Forze armate dell'Ucraina hanno condotto un attacco di precisione su un posto di comando militare della 810a brigata marina separata delle forze armate russe vicino a Belaya (regione di Кursk)».
Lo scrive lo Stato maggiore ucraino in un aggiornamento su Facebook, spiegando che «l'attacco e una serie di recenti operazioni contro le formazioni russe nella regione di Kursk sono stati coordinati con le Forze di terra ucraine che stanno attualmente avviando nuove operazioni offensive contro le forze armate russe».
14:19
14:19
Ucciso un cittadino scozzese arruolato nelle forze di Kiev
Un altro cittadino straniero arruolatosi nell'esercito ucraino in guerra con la Russia è caduto al fronte, secondo quanto riportano in queste ore i media britannici. Si tratta di Jordan Maclachlan, 26enne scozzese originario di Ardnamurchan, nelle Highlands.
Secondo la sua famiglia, Maclachlan era un veterano dell'Ucraina, si era unito nel febbraio del 2022 alle forze di Kiev, fin dall'inizio dell'operazione militare su larga scala avviata da Mosca, per essere poi inserito in un reparto della sanità militare.
«Jordan credeva nell'idea di poter fare la differenza e noi siamo orgogliosi che abbia voluto aiutare gli altri», scrivono i familiari in un messaggio citato dalla BBC, definendo il congiunto una persona «divertente», parlandone come di «un figlio, un fratello, un nipote, un cugino e un amico che mancherà molto» e chiedendo ora il rispetto della privacy.
Nessun dettaglio è emerso sul contesto della morte del 26enne. Non si tratta comunque del primo britannico ucciso in Ucraina, o catturato in combattimento, fra i volontari giunti dal Regno Unito, paese che ufficialmente nega di promuovere alcun coinvolgimento diretto di effettivi nel conflitto, pur rivendicando il vasto aiuto economico e militare a Kiev, anche a livello di armamenti offensivi.
Una portavoce del Foreign Office si è da parte sua limitata a commentare il caso Maclachlan affermando che il governo «sta dando sostegno alla famiglia del britannico morto in Ucraina ed è in contatto con le autorità locali».
14:18
14:18
In patria è in calo la popolarità di Zelensky
Dopo quasi tre anni di invasione russa, gli ucraini continuano a sostenere le azioni del presidente Volodymyr Zelensky, che tuttavia registra un drastico calo di consensi nel 2024 rispetto all'anno precedente, secondo i risultati di un sondaggio pubblicato oggi.
L'Istituto Internazionale di Sociologia di Kiev (KIIS) ha condotto una ricerca telefonica su 2'000 persone che vivono nel territorio controllato dall'Ucraina tra il 2 e il 17 dicembre, circa un mese dopo la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali statunitensi.
Secondo i risultati, alla fine del 2024 il 52% degli ucraini intervistati ha dichiarato di «fidarsi» di Zelensky, una cifra significativamente inferiore rispetto alla fine del 2023 (77%), a dimostrazione di un calo del sostegno al presidente ucraino.
L'attuale sostegno al capo dello Stato ucraino, in carica dal 2019, è più marcato nell'Occidente (60%) e nel Centro (52%) del paese - regioni relativamente risparmiate dalla guerra - rispetto all'Oriente (solo il 42%) e al Sud (46%), dove si svolgono la maggior parte degli scontri.
Ora, secondo questo sondaggio, quasi 4 ucraini su 10 (39%) affermano di «non fidarsi» di Volodymyr Zelensky, quasi il doppio rispetto al dicembre 2023 (22%).
Il presidente ucraino è stato eletto nell'aprile 2019, promettendo in particolare di lottare per la pace con la Russia. Il suo indice di gradimento è poi diminuito, prima di risalire a circa il 90% dopo l'invasione russa su vasta scala del 2022.
12:16
12:16
«A Kurakhove ci sono ancora combattimenti attivi»
L'esercito di Kiev ha affermato oggi che ci sono ancora combattimenti attivi a Kurakhove, città strategica nell'est dell'Ucraina che ieri la Russia ha affermato di aver conquistato.
Mosca ieri ha salutato la cattura di un «importante polo logistico» che avrebbe consentito alle forze russe di conquistare il resto della regione orientale di Donetsk «a un ritmo accelerato».
Ma l'esercito ucraino ha segnalato oggi combattimenti «attivi» nell'«area urbana di Kurakhove» e ha affermato di aver respinto gli attacchi russi «vicino» alla città.
«Nel settore di Kurakhove, le forze di difesa stanno contrastando i tentativi del nemico di usare la propria superiorità in termini di truppe e sviluppare un'offensiva», ha affermato sulle reti scoiali l'unità dell'esercito ucraino Khortytsia, che sta combattendo in quell'area del fronte.
«Il nemico ha condotto attivamente operazioni di assalto nell'area urbana di Kurakhove», ha affermato, aggiungendo che «sono in corso misure per localizzare e distruggere i gruppi di assalto nemici che si sono infiltrati nelle nostre formazioni di combattimento».
Prima della guerra, Kurakhove contava una popolazione di circa 18'000 persone. La città ospita una centrale elettrica, si trova vicino a un bacino idrico e ha un importante deposito di litio.
Lo Stato maggiore ucraino ha affermato che le sue forze hanno «respinto 26 attacchi» nella zona, tra cui «vicino» a Kurakhove.
09:11
09:11
«Finora nel Kursk uccisi 15 mila soldati russi»
Circa 15'000 soldati russi sono stati uccisi e altri 23'000 sono rimasti feriti nei cinque mesi trascorsi dall'inizio dei combattimenti nella regione russa di Kursk: lo ha reso noto su Facebook lo Stato maggiore generale delle forze armate ucraine, come riporta Ukrinform.
«Cinque mesi dall'inizio dell'operazione Kursk: le perdite totali dei nemici ammontano a oltre 38'000, di cui circa 15'000 uccisi», si legge nel rapporto.
I soldati ucraini hanno anche distrutto 104 carri armati nemici, 575 veicoli corazzati da combattimento, 1'104 veicoli, 330 sistemi di artiglieria, 12 Mlrs (sistemi di razzi a lancio multiplo, ndr), 12 sistemi di difesa aerea, un aereo, tre elicotteri, 859 droni e 32 attrezzature speciali.
Inoltre le forze ucraine hanno catturato 860 soldati russi.
07:14
07:14
Il punto alle 7.00
L'Ucraina e la Russia hanno raggiunto un «accordo preliminare» per effettuare regolari scambi di prigionieri, a partire da quelli gravemente malati e feriti. Lo ha annunciato - come riporta il Kyiv Independent - il difensore civico ucraino Dmytro Lubinets in un'intervista rilasciata all'emittente parlamentare statale Rada. «Non voglio che questo venga subito percepito come un annuncio ufficiale - ha spiegato - ma vedremo se la parte russa manterrà la parola data. Se lo farà, la società ucraina noterà la natura sistematica in termini di quantità, tempistica e categorie dei prigionieri che tornano a casa». La priorità verrà ora data a coloro che sono gravemente feriti o gravemente malati, seguiti dai prigionieri che sono stati in prigionia più a lungo. «Per la prima volta siamo riusciti a stabilire che saranno create liste basate principalmente sulla salute fisica», ha concluso Lubinets.