Mondo
La diretta

Forze russe sul luogo dell'incidente del drone

Diverse navi della Marina russa si troverebbero ora nel Mar Nero – Kiev segnala «attività atipiche» nell'area – Il ministro degli esteri cinese invita a far ripartire i colloqui di pace – Zelensky: «L'Ucraina è sempre stata Europa, le bombe russe non cambieranno la realtà» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
LIVE
Forze russe sul luogo dell'incidente del drone
Red. Online
16.03.2023 06:29
22:54
22:54
Zelensky: «L'Ucraina è sempre stata Europa, le bombe russe non cambieranno la realtà»

«L'Ucraina è sempre stata Europa. L'Ucraina sarà sempre Europa. Le bombe russe non cambieranno la realtà oggettiva. La realtà che gli ucraini stanno difendendo». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale.

18:57
18:57
L'Estonia invia nuovi aiuti militari

Nella giornata odierna, il governo estone ha approvato la proposta del ministro della difesa Hanno Pevkur di inviare un nuovo pacchetto di aiuti militari all'Ucraina, principalmente equipaggiamento ad uso delle forze speciali dell'esercito di Kiev.

«Nonostante il nostro principale obiettivo sia l'acquisizione di un milione di proiettili di artiglieria da parte dell'Unione europea, siamo convinti della necessità di non interrompere il flusso di aiuti in pacchetti di minori dimensioni. Di qui è scaturita la nostra decisione odierna di inviare un nuovo pacchetto di aiuti ad uso delle unità speciali», ha affermato Pevkur.

La nuova fornitura comprende fucili semiautomatici, fucili di precisione, mirini, binocoli, munizioni, attrezzature individuali e speciali, telecamere termiche, nonché attrezzature mediche. Il valore totale del pacchetto è di 494'300 euro.

Ad oggi, l'Estonia ha fornito all'Ucraina aiuti militari per un valore di quasi 400 milioni di euro, ovvero più dell'1% del suo Pil.

17:46
17:46
L'esercito russo mantiene «una potente componente di terra e aviazione» nella Crimea ucraina

L'esercito russo mantiene «una potente componente di terra e aviazione» nella Crimea ucraina, costruendo fortificazioni e preparandosi alla difesa nella penisola occupata. A dichiararlo è Vadym Skibitskyi, vice capo dell'intelligence militare ucraina.

Secondo Skibitskyi, quasi 90 aerei da combattimento e 60 elicotteri d'attacco sono attualmente di stanza nella Crimea, riporta «Ukrainska Pravda».

Secondo quanto riferito, le truppe russe hanno istituito un gruppo speciale nella penisola, che ora sta assemblando fortificazioni e linee di difesa mentre Mosca mantiene la sua infrastruttura militare in Crimea pronta al combattimento.

«La direzione principale dell'intelligence monitora costantemente tutto ciò che riguarda le attività del gruppo militare nella Crimea temporaneamente occupata. Si stanno davvero preparando per azioni difensive sul territorio della penisola», ha dichiarato Skibitskyi, aggiungendo che le forze russe stanno costruendo linee più difensive nel nord della penisola di Crimea e nel sud dell'oblast di Kherson.

Inoltre, le truppe russe stanno scavando trincee sulle spiagge nelle aree dove potrebbe aver luogo un'operazione navale anfibia.

16:59
16:59
Pechino a Kiev: «Riprendere i colloqui di pace Ucraina-Russia»

Il ministro degli Esteri cinese Qin Gang ha avuto oggi un colloquio telefonico con la sua controparte ucraina Dmytro Kuleba. Lo riferiscono i media ufficiali di Pechino, secondo cui Qin ha invitato Russia e Ucraina a far ripartire i colloqui «il prima possibile».

Qin, secondo una nota diffusa in tarda serata dalla diplomazia cinese, ha detto che Pechino teme che il conflitto tra Ucraina e Russia «possa avere un'escalation e andare fuori controllo: l'auspicio è che tutte le parti mantengano la calma, esercitino moderazione, riprendendo i colloqui di pace il prima possibile e tornando un un percorso di un accordo politico».

Il ministro degli Esteri cinese, inoltre, ha espresso l'auspicio «che Russia e Ucraina conservino la speranza per il dialogo e i negoziati, per quanto difficili e impegnativi siano», senza chiudere la porta alla soluzione politica.

La Cina continuerà a svolgere «un ruolo costruttivo per il cessate il fuoco, la fine della guerra e il ripristino della pace». Pechino «ha sempre sostenuto una posizione obiettiva ed equa sulla vicenda ucraina, impegnandosi a promuovere i colloqui di pace e a invitare la comunità internazionale a creare le relative condizioni», ha sottolineato Qin.

Kuleba, da parte sua, ha confermato su Twitter il colloquio telefonico, aggiungendo di aver discusso «del significato del principio di integrità territoriale. Ho sottolineato l'importanza della Formula di Pace del presidente Volodymyr Zelensky per porre fine all'aggressione e ripristinare la giusta pace in Ucraina».

Il concetto di «rispetto dell'integrità territoriale», anche se non specificato, è uno dei 12 punti del «documento di posizione» della Cina, più che una vera proposta di pace, voluto dal presidente Xi Jinping e presentato da Pechino lo scorso 24 febbraio nel primo anniversario dello scoppio della guerra.

La prossima settimana, secondo indiscrezioni di stampa, Xi dovrebbe recarsi a Mosca e incontrare il capo del Cremlino Vladimir Putin, mentre potrebbe avere subito dopo un video colloquio con Zelensky, in base a quanto riportato dal Wall Street Journal, per quello che sarebbe il primo contratto diretto tra presidenti dall'aggressione di Mosca ai danni di Kiev.

16:22
16:22
Qin ha invitato Russia e Ucraina a far ripartire i colloqui «il prima possibile»

Il ministro degli esteri cinese Qin Gang ha avuto oggi un colloquio telefonico con la sua controparte ucraina Dmytro Kuleba. Lo riferiscono i media ufficiali di Pechino, secondo cui Qin ha invitato Russia e Ucraina a far ripartire i colloqui «il prima possibile».

16:13
16:13
Il Canada sosterrà la difesa aerea con missili e munizioni

Il Canada sosterrà la difesa aerea ucraina inviando missili e munizioni. Lo ha reso noto il ministero della difesa. Verranno inoltre donati otto Leopard 2, che arriveranno in Ucraina nelle prossime settimane.

Nello specifico Kiev riceverà circa 8'000 proiettili in munizioni di artiglieria e oltre dieci missili di difesa aerea. Saranno anche inviati 1'800 proiettili in munizioni da addestramento per i Leopard 1, i carri amanti donati da Danimarca, Germania e Olanda.

Il primo ministro Justin Trudeau, con il suo governo progressista, è uno dei più aperti sostenitori internazionali dell'Ucraina. Dall'inizio dell'invasione russa un anno fa ha impegnato oltre un miliardo di dollari in aiuti militari.

15:42
15:42
L'Ucraina non c'entra con l'incendio di Rostov, «ma guarda con piacere»

Kiev nega di aver avuto alcun ruolo nell'incendio avvenuto oggi in un edificio dei servizi di sicurezza russi (Fsb) a Rostov, nella regione russa confinante con l'Ucraina, ma afferma di «guardare con piacere» a incidenti come questo nella Federazione Russa. Lo scrive su Twitter il consigliere presidenziale Mikhaylo Podolyak.

«Ogni edificio dell'Fsb che brucia o esplode in Russia, particolarmente nella regione di Rostov - afferma Podolyak -, è una manifestazione di panico, di indebolimento del potere e della transizione della Federazione Russa verso un grande conflitto interno. L'Ucraina non interferisce, ma guarda con piacere».

13:18
13:18
«L'incendio a Rostov è stato causato da un cortocircuito»

La causa dell'incendio all'interno dell'edificio della Direzione delle guardie di frontiera dell'Fsb a Rostov-sul-Don è stata un cortocircuito all'impianto elettrico interno: lo ha dichiarato il governatore della regione Vasily Golubev sul suo canale Telegram, come riporta Tass.

"Secondo i risultati preliminari, l'incendio è stato causato da un cortocircuito nel cablaggio elettrico interno. Il propagarsi dell'incendio ha causato l'esplosione di contenitori con carburante e lubrificanti", ha scritto Golubev che ha aggiunto che due pareti sono crollate.

11:56
11:56
Fermato l'oppositore Yevgeny Roizman, ex sindaco di Yekaterinburg

È stato fermato l'oppositore russo Yevgeny Roizman, ex sindaco di Yekaterinburg: lo riportano le agenzie russe. L'avvocato Idamzhapov - sentito dalla Tass - afferma che il motivo sia la condivisione di un post su VKontakte ma che il dissidente non sarebbe in realtà coinvolto nel caso «perché non ha mai avuto una propria pagina sul social».

Secondo alcuni media, il post condiviso era della fondazione di Navalny. Roizman era stato fermato in estate e poi rilasciato in attesa di giudizio e rischia diversi anni di reclusione per «discredito» dell'esercito per una nuova legge bavaglio che vieta di fatto di criticare la guerra in Ucraina.

11:15
11:15
Incendio nella sede delle guardie di frontiera russe a Rostov

Un incendio è scoppiato oggi nella sede delle guardie di frontiera a Rostov, capoluogo dell'omonima provincia russa confinante con l'Ucraina. Lo riferisce l'agenzia Ria Novosti. Alcuni testimoni citati da canali Telegram hanno detto di avere udito un'esplosione prima che le fiamme si sprigionassero.

L'incendio si è sprigionato nella sede dei servizi di frontiera dell'Fsb, i servizi di sicurezza interni. Lo riferiscono le agenzie russe citando i servizi d'emergenza. L'edificio si trova al numero di 20 della Via Sievers.

10:05
10:05
Smantellata una rete di spionaggio russo in Polonia

«La Polonia ha smantellato una rete di spionaggio russo». Lo ha detto oggi a Varsavia il ministro della Difesa Mariusz Blaszczak, citato dalla radio Pr1.

09:56
09:56
«Attività atipiche della marina russa nel Mar Nero»

L'esercito ucraino sta registrando «attività atipiche» della marina russa nel Mar Nero contando 20 navi di cui 4 portamissili: lo ha detto Natalya Humenyuk, portavoce delle forze sud, come riporta Unian.

Secondo la portavoce, la presenza di navi russe è collegata alla disponibilità a lanciare attacchi missilistici sull'Ucraina e all'incidente dell'abbattimento di un drone americano da parte di caccia russi in acque internazionali.

09:50
09:50
Le forze russe hanno raggiunto il luogo dell'incidente del drone

I russi hanno raggiunto il luogo dell'incidente tra il jet russo e il drone MQ-9 statunitense nel Mar Nero: lo riporta la Cnn che cita due funzionari statunitensi.

La Marina russa ha diverse navi nel Mar Nero, comprese unità con base nei porti della Crimea, il che le ha poste in una posizione vantaggiosa per tentare di recuperare il drone statunitense MQ-9 Reaper dopo la collisione con i caccia russi.

Il drone è caduto in acque internazionali a circa 70 miglia a sud-ovest della Crimea, ha detto uno dei funzionari. Non è chiaro se la Russia sia stata in grado di recuperare i rottami del drone.

Il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, non ha confermato che i russi fossero sul posto. Ha ribadito tuttavia che gli Stati Uniti hanno adottato misure per rendere «impossibile» per la Russia acquisire informazioni utili dai resti del drone.

«Qualunque cosa rimanga di ciò che sta fluttuando saranno probabilmente superfici di controllo del volo - ha detto alla Cnn - Probabilmente nulla con reale valore intrinseco per loro in termini di reingegnerizzazione o qualcosa del genere. Non siamo eccessivamente preoccupati per ciò su cui potrebbero mettere le mani».

06:30
06:30
Il punto alle 06.00

Oggi è il 385. giorno di guerra in Ucraina.

Nel corso delle score ore, il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha dichiarato che l'abbattimento del drone di sorveglianza militare statunitense sul Mar Nero da parte della Russia «è oggetto di indagine». Blinken ha rifiutato di parlare del movente o dell'intento dietro l'incidente, affermando che lascerà che le indagini procedano, aggiungendo che gli Stati Uniti sono «in stretto coordinamento» con gli alleati e i partner sulla questione. «La collisione di un caccia russo con un drone statunitense MQ-9 Reaper sul Mar Nero è stata probabilmente un atto involontario da parte della Russia», ha dichiarato invece il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Ned Price. 

Nel frattempo, il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha tenuto conversazioni telefoniche con il suo omologo statunitense Lloyd Austin. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo, specificando che il colloquio è avvenuto su iniziativa della parte americana. Il capo del Pentagono ha in seguito tenuto una conferenza stampa nel corso della quale ha confermato l'avvenuta telefonata. Austin, parlando dell'incidente di ieri che ha coinvolto un drone americano e due jet russi sul Mar Nero, ha detto alla controparte che gli Stati Uniti «continueranno a volare dove il diritto internazionale lo permette».