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Telefonata USA-Russia sul drone precipitato nel Mar Nero

Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha tenuto conversazioni telefoniche con il suo omologo statunitense Lloyd Austin sull'incidente avvenuto ieri — Il capo del Pentagono: «Gli Stati Uniti continueranno a volare dove il diritto internazionale lo permette» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Telefonata USA-Russia sul drone precipitato nel Mar Nero
Red. Online
15.03.2023 06:21
22:36
22:36
Ucraina: G7 contrario a ridurre price cap petrolio da 60 dollari

Il G7 intende mantenere il price cap sul petrolio russo a 60 dollari al barile. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali Joe Biden avrebbe detto alla presidente della commissione europea di non voler aggiornare le sanzioni rivendendo al ribasso il price cap sul petrolio. La posizione del G7 rischia di creare tensioni nell'Ue, dove alcuni Paesi premono per ridurre il tetto.

20:10
20:10
Colloquio telefonico tra ministri della Difesa USA-Russia

Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha tenuto conversazioni telefoniche con il suo omologo statunitense Lloyd Austin. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo, specificando che il colloquio è avvenuto su iniziativa della parte americana. Il capo del Pentagono ha in seguito tenuto una conferenza stampa nel corso della quale ha confermato l'avvenuta telefonata.

Austin, parlando dell'incidente di ieri che ha coinvolto un drone americano e due jet russi sul Mar Nero, ha detto alla controparte che gli Stati Uniti «continueranno a volare dove il diritto internazionale lo permette».

19:59
19:59
Moldavia: i filorussi bloccano ancora le strade del Paese

Continuano le tensioni in Moldavia, fomentate dal Movimento per il popolo, che ha alle spalle il partito filorusso Sor. Secondo quanto riporta il sito moldavo Newsmaker, oggi i manifestanti sono tornati a bloccare le strade del Paese con dei flash mob.

Gli slogan sono sempre gli stessi, contro Maia Sandu e il caro-bollette. Secondo le informazioni diffuse, le azioni si stanno svolgendo a Glodeni, Briceni, Cimislia, Floresti, Soldanesti, Calarasi, Balti e in altre parti del Paese insediamenti.

Domani si prevede un'altra giornata di tensioni. Il Movimento per il popolo ha infatti annunciato che si troverà nuovamente davanti al parlamento, alle 11, per chiedere che il governo soddisfi "l'iniziativa legislativa firmata da oltre 713.000 cittadini che hanno firmato la proposta del Movimento per il popolo di far pagare integralmente le bollette" al Pas, il Partito di azione e solidarietà al governo.

17:32
17:32
«Ecco la storia del gruppo "Tulipano nero"»

Si fanno chiamare il «Tulipano nero» e sono un gruppo di volontari ucraini che, dall'inizio della guerra, raccoglie corpi di soldati russi da scambiare con quelli di Kiev. Nella storia, raccontata dal Guardian, viene spiegato che un soldato non può essere dichiarato morto dallo Stato finché non c'è un corpo.

I volontari agiscono soprattutto a Krasnopillia, nel Donetsk, ma la zona è molto pericolosa essendo stata teatro di diverse battaglie e avendo sul suo terreno ancora molte mine antiuomo disseminate. Dall'inizio dell'invasione il «Tulipano nero» ha affermato di aver dissotterrato i corpi di 311 soldati russi.

Lo scambio di corpi tra Russia e Ucraina è un processo segreto e il totale delle operazioni non è stato reso noto da nessuna delle due parti. Questi avvengono al confine tra i due Paesi e vengono supervisionati dai due eserciti. In alcuni casi alle operazioni ha preso parte anche il Comitato internazionale della Croce Rossa che si impegna affinché i soldati possano essere identificati e restituiti alle loro famiglie.

Alle volte questo passaggio è complicato. Come hanno spiegato i volontari, infatti, i cadaveri russi vengono occasionalmente trovati bruciati, a volte dalla popolazione locale per motivi igienici, ma spesso anche dall'esercito russo, nel tentativo di nascondere le perdite. Secondo i servizi di sicurezza ucraini sarebbero migliaia i russi eliminati in modo informale poiché il Cremlino li registra come «dispersi in azione».

17:06
17:06
«Bisogna accelerare l'invio di aiuti militari»

«Ci troviamo in un momento cruciale della lotta dell'Ucraina per la libertà, tutti dobbiamo dimostrare la nostra determinazione ed unità. Questo significa rispettare i nostri impegni, in modo pieno e completo».

Lo ha detto il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, nel suo intervento di apertura della riunione del gruppo di Ramstein, che riunisce oltre 40 Paesi che sostengono l'Ucraina.

«Nessun ucraino dovrebbe sopportare i bombardamenti quotidiani - ha continuato - nessun genitori ucraino dovrebbe temere che bombardino la scuola di suo figlio. Nessuna nazione dovrebbe dover lottare per la sopravvivenza contro una forza di invasione straniera che azzera città e villaggi interi».

Per questo è necessario dare all'Ucraina «tutte le capacità necessaria alla lotta che ha davanti», ha proseguito il capo del Pentagono che ha sottolineato come il gruppo Ramstein si sia trasformata in una «comunità di azione», pronta al più ampio sostegno per Kiev.

«Ho fiducia nel fatto che continueremo a sforzarci per soddisfare le necessità dell'Ucraina durante questa primavera ed in seguito», ha concluso, ricordando che Mosca invece non ha alternativa che continuare a mobilitare forze poco preparate e mal equipaggiate per la sua «spericolata guerra di conquista».

15:20
15:20
Mosca: «Cercheremo di recuperare il drone americano»

La Russia cercherà di recuperare i resti del drone americano precipitato ieri nel Mar Nero. Lo ha detto il segretario del Consiglio per la sicurezza nazionale Nikolai Patrushev. «Non so se ne saremo capaci, ma dobbiamo provarci», ha detto Patrushev, citato dall'agenzia Ria Novosti.

15:18
15:18
Mosca: il Senato approva la legge contro le critiche ai miliziani in Ucraina

Il Consiglio della Federazione - la camera alta del Parlamento russo - ha approvato un disegno di legge che mira a estendere la censura sul conflitto in Ucraina.

La legge, che prevede fino a 15 anni di reclusione per la diffusione di notizie sull'esercito che le autorità russe dovessero ritenere «false» e fino a 7 anni per diffamazione dei militari, verrebbe infatti estesa anche a informazioni riguardanti gruppi di volontari e miliziani che combattono in Ucraina dalla parte delle forze del Cremlino, e quindi pure al Gruppo Wagner, i cui mercenari sono accusati di crimini di guerra.

Per diventare legge, la bozza deve essere ora firmata da Putin.

14:00
14:00
USA: «Il drone potrebbe non essere mai recuperato»

Il drone di sorveglianza americano MQ-9 che si è schiantato nel Mar Nero non è stato recuperato e potrebbe non essere mai recuperato, ha detto alla CNN il portavoce della Casa Bianca John Kirby.

«Non è stato recuperato. Non sono sicuro che riusciremo a recuperarlo. Dove è caduto nel Mar Nero ci sono acque molto profonde. Quindi stiamo ancora valutando se ci possa essere qualche tipo di sforzo di recupero. E potrebbe non esserci», ha detto Kirby. E ha aggiunto: «abbiamo fatto del nostro meglio per ridurre al minimo qualsiasi valore di intelligence che potrebbe derivare se qualcun altro mette le mani su quel drone».

Kirby ha poi sottolineato che «il Mar Nero non appartiene alla Russia. Continueremo ad operare nel pieno rispetto del diritto internazionale».

Funzionari statunitensi hanno detto all'ambasciatore russo Anatoly Antonov, convocato dal Dipartimento di Stato americano, che Mosca deve stare più attenta quando vola nello spazio aereo internazionale: «Il messaggio che abbiamo consegnato all'ambasciatore russo è che devono stare più attenti nel volare nello spazio aereo internazionale vicino a risorse statunitensi che, ancora una volta, volano in modi completamente legali, conducendo missioni a sostegno dei nostri interessi di sicurezza nazionale», ha detto il portavoce della Casa Bianca.

Il drone USA MQ-9 Reaper è partito dalla Romania e volava a un'altitudine di circa 7.500 metri sul Mar Nero quando è stato intercettato dai jet russi, riportano diversi media, tra cui «New York Times» e Abc News, che cita un funzionario dell'Air Force americana. Droni di questo genere solitamente decollano dalla basi Nato di Câmpia Turzii (Romania), Larissa (Grecia) e Signonella (Italia).

12:33
12:33
Peskov: «Non sono in discussione nuovi arruolamenti»

In Russia «non è in discussione» un'eventuale nuova ondata di arruolamenti nell'ambito della mobilitazione militare parziale introdotta nel settembre scorso. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, dopo che un sito russo, Ura.ru, ha scritto che a partire dal primo aprile comincerà una campagna di arruolamenti di 400'000 professionisti da integrare nelle forze russe, secondo i piani già previsti del ministero della difesa.

Peskov, citato dall'agenzia russa Ria Novosti, ha poi indicato che non ci sono stati contatti ad alto livello tra la Russia e gli Stati Uniti sull'incidente avvenuto ieri nei cieli sul Mar Nero che ha portato alla distruzione di un drone americano.

Le relazioni tra gli Usa e la Russia sono «al punto più basso», ad un «livello deplorevole», ma Mosca «non ha mai rifiutato e non rifiuta un dialogo costruttivo», ha aggiunto Peskov, citato dalla Tass.

12:03
12:03
Mosca: «Esercitazione di 10 jet russi sopra Kaliningrad»

Oltre dieci jet militari russi della flotta del Mar Baltico, tra Su-27 e Su-30SM, hanno condotto oggi un'esercitazione nel cielo sopra Kaliningrad per simulare l'intercettazione e la distruzione di obiettivi nemici convenzionali. Lo ha reso noto il servizio stampa della flotta citato dall'agenzia Tass.

11:34
11:34
NATO: «Ankara prevede di approvare l'ingresso di Helsinki entro maggio»

«La Turchia prevede di approvare l'adesione della Finlandia alla NATO, indipendente da quella della Svezia, prima delle elezioni che si terranno il 14 maggio». Lo riporta l'agenzia Anadolu.

Il presidente finlandese Sauli Niinisto si recherà domani in visita ufficiale in Turchia e venerdì a Istanbul è previsto un incontro con l'omologo turco Recep Tayyip Erdoğan in cui sarà discussa l'adesione di Helsinki all'Alleanza atlantica.

10:07
10:07
«Allarme aereo in tutte le regioni, esplosioni a Kharkiv»

Allarme aereo questa mattina in tutte le regioni ucraine, compresa la capitale. Esplosioni sono state segnalate a Kharkiv, nell'Ucraina orientale, come riferisce il capo dell'amministrazione regionale civile-militare, Oleg Sinegubov, citato da Unian.

Le forze russe hanno colpito infrastrutture civili nella regione, non sono ancora chiari i danni sui quali è in corso una verifica, aggiunge Sinegubov in un messaggio su Telegram, in cui esorta i residenti a recarsi nei rifugi. «Fino ad ora non sono state registrate vittime. I servizi di emergenza sono sul posto. L'entità della distruzione è in fase di verifica», ha affermato. Intanto sulle reti sociali rimbalzano indicazioni secondo cui una colonna di fumo si è levata nel cielo della città.

Secondo il gruppo di monitoraggio Belarusian Gayun, un MiG-31K russo «Dagger carrier» è decollato dal territorio della Bielorussia. «Gli aerei MiG-31K sono potenziali portatori di missili Dagger. Attualmente l'Ucraina non dispone di difese aeree in grado di abbattere questi missili», ha detto Sinegubov.

10:05
10:05
«Tredici navi russe nel Mar Nero con 28 missili Kalibr»

Al momento la Russia ha dislocato 13 navi militari in servizio di combattimento nel Mar Nero, tra cui quattro unità lanciamissili con un totale di 28 missili da crociera Kalibr a bordo: lo scrive il comando navale ucraino su Facebook, citato dall'agenzia Ukrinform.

«Al 15 marzo 2023, ci sono 13 navi nemiche in servizio di combattimento nel Mar Nero, incluse 4 portaerei di missili da crociera Kalibr con una salva totale fino a 28 missili», si legge nel messaggio.

08:57
08:57
«Nelle ultime 24 ore, 12 attacchi missilistici e 40 raid aerei russi»

Nelle ultime 24 ore la Russia ha lanciato contro l'Ucraina 12 attacchi missilistici, 40 raid aerei oltre a più di 100 razzi da lanciatori multipli, che hanno provocato vittime e danni nelle oblast di Kramatorsk e di Donetsk, secondo un bilancio mattutino dello Stato maggiore interforze di Kiev, citato dal «Kyiv Independent».

Bombardamenti su Zatoka, sulla regione di Odessa, Ivanivka, sulla regione di Kherson hanno creato danni alle infrastrutture, fra cui a un asilo nido.

Kiev rivendica di aver respinto 90 attacchi nemici e di aver bersagliato nove basi temporanee russe, tre sistemi di difesa antiaerea e tre postazioni di comando di Mosca sul suo territorio.

08:47
08:47
«Reclutamento di 400.000 militari russi da aprile»

A partire dal primo aprile, la Russia inizierà un nuovo reclutamento di militari a contratto. I media regionali russi, citati da Radio Svoboda, scrivono che un totale di 400.000 militari professionisti dovranno aggiungersi all'esercito.

Il ministero della Difesa ha inviato ordini alle regioni indicando il numero di persone che dovranno firmare.

Il reclutamento di nuovi militari a contratto rientra nel piano per incrementare la percentuale di soldati di professione rispetto a quelli di leva, già annunciato dal presidente Vladimir Putin e dal ministero della Difesa, scrive il sito Ura.Ru, citato dalla stessa Radio Svoboda.

Il sito ricorda che alla fine dello scorso anno il ministro della Difesa Serghei Shoigu aveva annunciato un piano per aumentare di circa un terzo il numero totale dei militari entro il 2026, per arrivare a 1,5 milioni. Di questi circa la metà dovrebbero essere appunto professionisti.

Sempre secondo Ura.Ru, i piani di Shoigu prevedono di portare entro la fine del 2023 il numero dei militari a contratto da 400.000 a 521.000.

08:45
08:45
«Caccia britannici e tedeschi hanno intercettato un aereo russo sull'Estonia»

Aerei da caccia della Royal Air Force (RAF) britannica e dell'aeronautica tedesca hanno intercettato un aereo militare russo vicino allo spazio aereo dell'Estonia, nella «prima operazione condotta insieme dai due Paesi». Lo scrive la BBC citando fonti del ministero della difesa di Londra.

L'aereo russo, un quadrimotore da trasporto e rifornimento in volo Ilyushin Il-78 Midas, volava fra l'enclave russa di Kaliningrad e San Pietroburgo, ed è transitato vicino allo spazio aereo estone, sul Baltico, «ignorando di comunicare con il controllo aereo» di Tallinn.

I due aerei che l'hanno intercettato, due Typhoon decollati per l'occasione, uno tedesco, l'altro britannico, hanno scortato l'Il-78. Subito dopo i due jet della NATO sono stati ridiretti a scortare un jet di linea russo Antonov An-148 che si avvicinava allo spazio aereo di Tallinn.

«L'intercettazione in sé è quasi routine, ma si tratta della prima volta che un'operazione simile viene portata avanti congiuntamente da Regno Unito e Germania, che hanno in programma di pattugliare insieme la regione del Baltico in ambito NATO», scrive la BBC.

Inoltre, l'operazione è avvenuta in un momento di alta tensione fra USA-NATO e Russia per la vicenda del drone sul Mar Nero e sullo sfondo della guerra in Ucraina.

08:14
08:14
Berset ammette la cattiva scelta delle parole con «frenesia bellicosa»

Il presidente della Confederazione Alain Berset ha ammesso di aver sbagliato nella scelta delle parole quando domenica sulle pagine della «NZZ am Sonntag» aveva parlato di «frenesia bellica in certi ambienti» in relazione al conflitto in Ucraina.

Le reazioni gli hanno dimostrato «che non è stata la scelta giusta delle parole», ha dichiarato ieri sera in un'intervista all'edizione online del «Tages-Anzeiger». Ma è chiaro che la risposta a questa brutale guerra di aggressione non possa essere solo il riarmo. La Svizzera, in particolare, deve pensare in termini di pace e diplomazia: ciò è la forza della Svizzera.

«Per essere assolutamente chiaro», ha continuato Berset, «sto parlando di un clima di pura logica bellica, che mi preoccupa. La mia intenzione non è mai stata quella di criticare individui o Stati specifici, ma di dimostrare che ci sono altri modi per sostenere l'Ucraina».

Naturalmente l'Ucraina deve difendersi con tutta la forza e il sostegno possibile: ha «ogni diritto di farlo di fronte all'incredibile aggressione della Russia», ha sottolineato Berset.

A quanto pare è sorta anche l'impressione che l'Ucraina debba negoziare immediatamente con la Russia. Ciò è sbagliato. Le condizioni per farlo non esistono, ha detto il presidente della Confederazione. «Perché ciò accada la Russia deve fermare la guerra, rispettare il diritto internazionale e i diritti umani e lasciare il territorio ucraino, come il Consiglio federale ha chiesto nuovamente dopo la sua ultima riunione», ha proseguito Berset.

Ieri sera questi ha anche cercato di tranquillizzare il pubblico dell'Università di San Gallo (HSG). In molti contatti internazionali egli ha notato che la discussione su quanto stava accadendo in Ucraina era prevalentemente condotta in una «logica di guerra», ha dichiarato durante una conversazione trasmessa dal programma «10vor10» della televisione svizzero-tedesca SRF.

Ma è necessario avere una visione più ampia, ha detto il presidente della Confederazione facendo riferimento alla protezione della popolazione civile e allo sminamento nell'Ucraina devastata dalla guerra.

07:18
07:18
L'ambasciatore russo: «Non vogliamo uno scontro con gli USA»

La Russia non vuole lo «scontro» con gli Stati Uniti: lo ha detto ai reporter l'ambasciatore russo a Washington Anatoly Antonov, dopo essere stato convocato al Dipartimento di Stato americano per l'incidente tra un jet di Mosca e un drone USA. Il diplomatico tuttavia ha osservato che «per come la vediamo, gli aerei americani non dovrebbero trovarsi vicino al confine russo». «Potete immaginare se un drone del genere apparisse improvvisamente vicino a New York o San Francisco?», ha chiesto, anche se l'incidente è avvenuto nello spazio aereo internazionale.

«Potete immaginare - ha proseguito - la reazione della stampa statunitense, del Pentagono, a questo drone? Che tipo di drone era? Pensateci prima di convocarmi al Dipartimento di Stato. Era un drone multiuso, con capacità di attacco fino a 1.700 kg di carico esplosivo». «Ditemi come reagirebbe un Ministero della Difesa di qualsiasi Paese se la minaccia di un tale pericolo apparisse lungo i confini del suo Paese?», ha chiesto ancora.

«Penso che sia meglio che discutiamo al Dipartimento di Stato le vie della cooperazione e della mutua azione, ma sfortunatamente, la mia comunicazione con il Dipartimento di Stato ultimamente è stata solo per affrontare le sue proteste sulle azioni della Federazione Russa», ha detto. «La Federazione Russa non è interessata allo scontro. La parte russa è interessata a relazioni pragmatiche con gli Stati Uniti nell'interesse sia del popolo russo che di quello americano», ha concluso.

07:14
07:14
«Il volo del drone USA è una provocazione»

La missione di ricognizione del velivolo (USA, ndr) senza pilota MQ-9 sopra il Mar Nero è stata una provocazione. Lo ha affermato l'ambasciatore russo negli Stati Uniti Anatoly Antonov al termine dell'incontro con l'assistente del segretario di stato per gli affari europei Karem Donfried, riporta la Tass.

«Il drone stava volando con i transponder spenti ed è entrato nella zona dell'operazione militare speciale. Le informazioni sulla zona sono state rese pubbliche tramite canali internazionali. Noi, Russia, abbiamo avvertito tutti al riguardo. Penso che questa sia stato una vera e propria provocazione», ha precisato ai giornalisti il diplomatico russo.

«Ci hanno provocato a intraprendere una certa azione, che consente loro di accusare la Russia e l'esercito russo di non essere professionali», ha aggiunto Antonov.

06:28
06:28
«Stiamo facendo di tutto per vincere la guerra»

«Vinceremo questa guerra. Stiamo facendo di tutto per questo». Lo ha ribadito il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel consueto video messaggio serale. «La forza delle nostre forze di difesa e di sicurezza è nella forza del nostro popolo - ha sottolineato Zelensky - e la forza degli ucraini e dello stato nel suo insieme si basa sul fatto che gli ucraini diventano guerrieri in un momento cruciale: non mollano la presa, combattono, non cercano ciò che non gli appartiene, fanno tutto per riconquistare il quello che gli appartiene».

06:26
06:26
Il punto alle 6.00

Oggi mercoledì 15 marzo è il 385.esimo giorno dall’inizio della guerra in Ucraina. Vediamo insieme i principali aggiornamenti delle ultime ore. Nella giornata di ieri, come riferito dai militari americani, all’agenzia di stampa France-Presse (AFP) «un jet russo si è scontrato con un drone USA sul Mar Nero».

Il drone MQ-9 «stava conducendo operazioni di routine nello spazio aereo internazionale quando è stato intercettato e colpito da un aereo russo, provocando un incidente e la completa perdita dell'apparecchio», ha affermato il generale dell'aeronautica statunitense James Hecker, comandante della US Air Force Europa e Africa, citato dall'AFP. «In effetti, questo atto pericoloso e non professionale da parte dei russi ha quasi causato la caduta di entrambi i velivoli». Secondo un funzionario statunitense a conoscenza dell'incidente citato dall'emittente televisiva CNN, il Reaper e due jet Su-27 Flanker stavano operando in acque internazionali sul Mar Nero quando uno dei jet russi è volato intenzionalmente davanti e ha scaricato carburante di fronte al drone senza pilota. Uno dei jet ha poi danneggiato l'elica del Reaper, che è montata sul retro del drone, ha detto il funzionario. Il danno all'elica ha costretto gli Stati Uniti ad abbattere il Reaper in acque internazionali nel Mar Nero.

«L'atto pericoloso e poco professionale dei russi» ha quasi causato lo schianto di uno degli aerei da combattimento e del drone, ha affermato dal canto suo il Pentagono in relazione all'incidente avvenuto sul Mar Nero. E, nel frattempo, gli Stati Uniti hanno convocato in serata l'ambasciatore russo a Washington per protestare contro lo schianto. Lo ha riferito il portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price. Anatoly Antonov, l’ambasciatore russo, ha lasciato il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti dopo un incontro di meno di mezz'ora con l'assistente del segretario di Stato per gli affari europei Karem Donfried. Il diplomatico, come noto, era stato convocato in seguito all'incidente tra un jet russo e un drone americano sul Mar Nero. Ne ha dato notizia la CNN.

Intanto, sempre nel corso della serata di ieri, è arrivata la replica di Mosca: «Il drone USA volava in direzione del confine russo». «Questa mattina, sul Mar Nero nella regione della penisola di Crimea, il controllo delle forze aerospaziali russe ha registrato il volo di un veicolo aereo senza pilota americano MQ-9 in direzione del confine di stato della Federazione Russa». Lo ha riferito il ministero della Difesa russo, citato dall'agenzia di stampa ufficiale russa Tass, precisando che il drone volava con i transponder spenti «in violazione del regime temporaneo per l'uso dello spazio aereo, istituito ai fini dello svolgimento di un'operazione militare speciale». Dopo il rilevamento del drone, «combattenti delle forze di difesa aerea in servizio sono stati alzati in volo». Il ministero della Difesa russo ha anche dichiarato che i jet russi non sono entrati in contatto e non hanno usato armi contro il drone, che sarebbe caduto a causa delle sue stesse «brusche manovre». «A seguito di brusche manovre, il veicolo aereo senza pilota MQ-9 è entrato in volo incontrollato con perdita di quota e si è scontrato con la superficie dell'acqua. I combattenti russi non hanno usato armi aviotrasportate, non sono entrati in contatto con il veicolo aereo senza equipaggio e sono tornati sani e salvi alla base», si legge in una nota citata sempre dalla Tass.