Furto di rame, grossi disagi ai treni Madrid-Siviglia

Grossi disagi stanno avendo luogo in Spagna sulla linea ferroviaria ad alta velocità Madrid-Siviglia, dopo che le autorità hanno denunciato furti di cavi di rame in quattro punti di questa infrastruttura. In aggiunta, un guasto a un treno, poi risolto, ha provocato una seconda interruzione della circolazione durante la notte appena trascorsa.
A partire dal tardo pomeriggio di ieri, sono stati interessati da forti ritardi e cancellazioni almeno 30 treni e oltre 10.000 passeggeri, secondo il presidente di Renfe (la società pubblica spagnola di gestione dei trasporti ferroviari), Álvaro Heredia. Il ministro dei Trasporti, Oscar Puente, ha parlato su X di un «grave atto di sabotaggio» in riferimento ai furti di rame denunciati.
I problemi legati a questa situazione si stanno prolungando anche stamattina: Renfe ha chiesto agli utenti con viaggi previsti da Madrid a Siviglia di non presentarsi in stazione dalle ore 8, prevedendo ritardi nelle partenze programmate. Secondo i media iberici, le stazioni di Atocha (Madrid), Santa Justa (Siviglia) e Maria Zambrano (Malaga) sono stamane fortemente affollate dai viaggiatori in attesa di poter partire.
Situazione ripristinata nel primo pomeriggio
In Spagna è stato ripristinato il servizio di treni ad alta velocità tra Madrid e diverse città dell'Andalusia, come Malaga e Siviglia, dopo i grossi disagi provocati tra ieri sera e stamane per un furto di cavi e un guasto a un convoglio: è quanto reso noto da autorità e gestori della linea.
«L'operatività è già stata pienamente ristabilita, dopo una nottata molto difficile per i passeggeri e per il personale», ha reso noto su X il ministro dei Trasporti spagnolo, Oscar Puente. La circolazione dei treni prevista sulla linea, ha aggiunto, dovrebbe tornare «al 100% della normalità tra le ore 14 e le ore 16» di oggi.
In un'intervista a radio Cadena Ser, Puente ha parlato della possibilità che l'episodio possa essere considerato come «un atto di sabotaggio», in quanto il materiale rubato «è di scarso valore» e che chi ha commesso tale azione «sapeva quello che faceva». Dato ciò, il ministro ha ammesso che «probabilmente sarà il caso di pensare a maggiori misure di sicurezza» lungo le linee ferroviarie. Un tribunale ha disposto un'inchiesta per chiarire l'accaduto da parte della Guardia Civil, riporta l'agenzia Efe.