Gazprom taglia il gas anche all'Eni

Flussi ridotti del 15% per l'Eni e nuovo taglio del 33% alle forniture per la Germania. Putin e Gazprom sono passati al contrattacco nella guerra del gas con l'Ue e in 48 ore hanno deciso di infliggere una netta sforbiciata ai flussi dando spiegazioni sommarie o, nel caso dell'Italia, senza darne affatto.
Bruxelles e Roma hanno sottolineato come al momento non ci sia alcun allarme sull'approvvigionamento energetico ma giovedì mattina, a Palazzo Berlaymont, una riunione tecnica farà il punto sulla situazione. Di certo la mossa di Gazprom - che arriva non a caso alla vigilia della missione di Draghi, Scholz e Macron a Kiev da Zelensky - accelera ulteriormente la ricerca da parte dei Paesi europei di altri fornitori nel mondo, con l'obiettivo di arrivare al riempimento almeno all'80% degli stock comuni.
Il taglio all'Eni è stato notificato da Gazprom in mattinata. Il colosso energetico russo «ha comunicato una limitata riduzione delle forniture di gas per la giornata di oggi, pari a circa il 15%. Le ragioni della diminuzione non sono state al momento notificate», ha spiegato un portavoce del cane a sei zampe.