Mondo
La diretta

Espulsi da Israele 4 attivisti di Flotilla, fra cui Greta Thunberg: altri 8 hanno rifiutato

Chi si è opposto alla firma dei documenti per lasciare il Paese, scrive Times of Israel, è stato arrestato – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
LIVE
Espulsi da Israele 4 attivisti di Flotilla, fra cui Greta Thunberg: altri 8 hanno rifiutato

GERUSALEMME, 10 GIU - Gli attivisti filopalestinesi del veliero Madleen dell'ong Freedom Flotilla, sequestrato da Israele mentre tentava di raggiungere la Striscia di Gaza, sono stati trasferiti all'aeroporto di Tel Aviv per essere rimpatriati. Lo ha annunciato oggi il Ministero degli Esteri israeliano.

"Coloro che si rifiutano di firmare i documenti di espulsione e di lasciare Israele saranno portati davanti a un'autorità giudiziaria, in conformità con la legge israeliana", ha dichiarato il dicastero su X. (ANSA-AFP).

Red. Online
10.06.2025 06:15
22:16
22:16
Chiuso lo spazio aereo dove si sposerà il figlio di Netanyahu

La polizia israeliana chiuderà lo spazio aereo in prossimità delle nozze di Avner Netanyahu, il figlio più giovane del primo ministro Benyamin Netanyahu, la prossima settimana. Lo riporta Ynet. Citando un avviso ai piloti, il rapporto afferma che lo spazio aereo entro un raggio di 1,5 chilometri attorno alla fattoria Ronit nel centro di Israele sarà chiuso, fatta eccezione per gli elicotteri della polizia. Secondo quanto riportato dai media, l'anno scorso le nozze erano state rimandate a causa del timore di Netanyahu di poter essere preso di mira nel contesto della guerra su più fronti e per la minaccia dei droni.

20:34
20:34
Netanyahu riceve Milei: «Sei un vero amico di Israele»

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha ricevuto oggi a Gerusalemme il presidente argentino Javier Milei. «Javier, sei un vero amico di Israele!», gli ha detto il primo ministro accogliendolo.

Secondo quanto riferito dall'Ufficio di Netanyahu, Milei ha elogiato «la forza del primo ministro nel condurre la guerra su più fronti» e ha espresso il suo incrollabile sostegno allo Stato di Israele e alla sua causa. E ha aggiunto che «la vittoria di Israele nella guerra costituirà una vittoria per l'intero mondo occidentale».

Dal canto suo Netanyahu ha elogiato Milei per l'economia di mercato che sta conducendo nel suo Paese, «che ha contribuito notevolmente alla sua prosperità e ha prodotto cambiamenti».

I due leader hanno concordato di continuare a mantenere stretti contatti personali e di intensificare la cooperazione bilaterale, conclude la nota.

20:24
20:24
«Trump ha detto a Netanyahu di fermare la guerra a Gaza»

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha detto al primo ministro Benyamin Netanyahu, durante la telefonata di ieri, che vuole vedere la fine della guerra a Gaza e che è vietato attaccare i siti nucleari dell'Iran. Lo riporta Channel 12, senza nominare le fonti.

In un messaggio senza precedenti, il presidente Trump ha detto a Netanyahu che si aspetta che lui ponga fine alla guerra a Gaza, non solo raggiungendo un cessate il fuoco e un accordo sul rilascio degli ostaggi attraverso la proposta Witkoff nei negoziati in corso, ma assicurando che la guerra finisca del tutto. Porre fine alla guerra faciliterà i negoziati con l'Iran e l'Arabia Saudita, avrebbe affermato il presidente Usa. L'intesa è che Washington sia pronta a offrire ad Hamas solide garanzie per porre fine alla guerra, aggiunge Channel 12.

15:25
15:25
Il Regno Unito sanziona due ministri israeliani dell'ultradestra

Il governo britannico di Keir Starmer ha deciso di sanzionare due ministri israeliani d'ultradestra del governo di Benymin Netanyahu, Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich, in relazione alla recente nuova escalation nella Striscia di Gaza palestinese e per i progetti di espansione delle colonie in Cisgiordania.

Lo anticipano i media del Regno, precisando che le sanzioni sono condivise assieme a tre alleati: Canada, Australia e Nuova Zelanda.

La reazione di Israele non si è fatta attendere: il Paese ha definito «scandalosa» la decisione di Londra di sanzionare due ministri Smotrich e Gvir.

«Siamo stati informati della decisione del Regno Unito di iscrivere due nostri ministri nella lista delle sanzioni britanniche. E' scandaloso che dei rappresentanti eletti e dei membri del governo siano sottoposti a misure di questo tipo», ha detto il ministro degli Esteri, Gideon Sa'ar, in una conferenza stampa.

15:07
15:07
Espulsi da Israele 4 attivisti di Flotilla, fra cui Greta Thunberg: altri 8 hanno rifiutato

Sono quattro gli attivisti della Freedom Flottilla espulsi da Israele - tra cui la svedese Greta Thunberg - dopo che le forze israeliane hanno intercettato ieri e portato ad Ashdod la nave Madleen con cui il gruppo voleva rompere il blocco di Gaza per portare aiuti umanitari.

Altri 8, scrive Times of Israel, hanno invece «rifiutato di firmare i documenti con cui accettavano di lasciare il Paese» e sono stati arrestati. Tra questi anche l'eurodeputata franco-palestinese Rima Hassan.

«Coloro che si rifiutano di firmare i documenti di espulsione e di lasciare Israele saranno portati davanti all'autorità giudiziaria, in base alla legge israeliana, per autorizzare la loro deportazione», aveva avvertito il ministero degli Esteri israeliano su X.

Il ministro francese Jean-Noel Barrot ha dichiarato che sui 6 francesi che erano a bordo della Madleen solo due hanno accettato di partire: si tratta - secondo fonti diplomatiche francesi citate dall'Afp - di un giornalista di al Jazeera, Omar Faiad, e del medico Baptiste André. Barrot ha riferito su X che tutti e 6 avevano ricevuto la visita del console nel corso della notte.

Al suo arrivo all'aeroporto parigino di Charles De Gaulle, l'attivista Greta Thunberg ha accusato le autorità dello Stato ebraico: «Israele ci ha rapiti in acque internazionali».

13:45
13:45
Almeno 60 morti oggi in raid Idf a Gaza

Almeno 60 palestinesi sono morti oggi nei raid dell'Idf a Gaza, tra cui 14 persone nei pressi del centro di aiuti della Gaza Humanitarian Foundation (Ghf), sostenuta dagli Stati Uniti, nella parte meridionale di Rafah. Lo riporta al Jazeera.

12:34
12:34
Diplomatici del Regno Unito su Gaza: «Governo complice d'Israele»

Monta la bufera fra i ranghi della diplomazia britannica dopo l'ultima lettera inviata da centinaia di funzionari ai vertici del ministero degli Esteri per protestare contro la linea del governo di Keir Starmer rispetto al sanguinoso scenario della Striscia di Gaza.

Linea condannata come una forma di «complicità» di fatto con Israele, a dispetto di qualche dichiarazione recente dai toni più duri, a causa della scelta di continuare a fornire allo Stato ebraico armamenti britannici usati anche nei raid dell'Idf contro il territorio palestinese.

La lettera di contestazione, la quarta del genere dal 2023, è stata sottoscritta questa volta da circa 300 diplomatici. Inviata al ministro David Lammy in persona, è stata seguita nelle ultime ore dalla risposta trasmessa a tutti i firmatari da due dei più alti dirigenti amministrativi del Foreign Office, sir Oliver Robbins e Nick Dyer. Risposta nel cui testo - visionato dalla Bbc che ne ha svelato i contenuti - si sfidano i dissidenti a «dimettersi», come via d'uscita «onorevole», in caso di « disaccordo profondo con qualunque politica del governo».

Una replica accolta come «oltraggiosa» e arrogante da diversi diplomatici citati dalla stessa Bbc, stando ai quali il Regno Unito non può limitarsi a iniziative o dichiarazioni poco più che simboliche di critica al governo di Benyamin Netanyahu di fronte a un alleato come Israele che continua a mostrare «un estremo disprezzo del diritto internazionale».

Il Foreign Office, a livello ufficiale, sostiene da parte sua che il governo è impegnato a «rispettare rigorosamente» la legge interna e internazionale in relazione alle forniture di armi e agli altri rapporti con gli israeliani; anche se nei mesi scorsi sono filtrati sui media i dubbi sollevati al riguardo nell'ambito di pareri legali riservati consegnati all'esecutivo dagli uffici competenti.

12:30
12:30
Cassis visiterà Israele e i Territori

Il consigliere federale Ignazio Cassis, capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), si recherà in Medio Oriente oggi e domani per una visita ufficiale presso le autorità palestinesi e israeliane. Questo viaggio rientra nel quadro degli sforzi costanti della Svizzera a favore del dialogo, della pace e del rispetto del diritto umanitario internazionale nella regione.

09:30
09:30
Israele: «Greta Thunberg sta lasciando il Paese»

Israele ha reso noto che l'attivista svedese Greta Thunberg sta lasciando il Paese su un volo per la Francia, dopo essere stata fermata insieme ad altri attivisti a bordo della nave umanitaria Madleen diretta a Gaza e condotta all'aeroporto di Tel Aviv per essere espulsa.

«Greta Thunberg sta lasciando Israele su un volo per la Francia», si legge in un messaggio del ministero degli Esteri israeliano pubblicato su X, accompagnato da due foto di Thunberg a bordo di un aereo.

09:24
09:24
«Israele sta conducendo una campagna concertata per annientare la vita palestinese a Gaza»

Segnali sempre più numerosi indicano che «Israele sta conducendo una campagna concertata per annientare la vita palestinese a Gaza»: è la denuncia del presidente della Commissione d'inchiesta delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, Navi Pillay.

In nuovo rapporto pubblicato oggi a Ginevra, Pillay afferma che gli attacchi israeliani contro siti educativi, religiosi e culturali nei territori Palestinesi occupati costituiscono «crimini di guerra e il crimine di sterminio contro l'umanità».

08:19
08:19
Colpiti obiettivi terroristici Houthi nel porto di Hodeidah

L'esercito israeliano (Idf) ha annunciato che navi lanciamissili della Marina del Paese hanno colpito «obiettivi terroristici» appartenenti al regime terroristico Houthi nel porto di Hodeidah, nell'ovest dello Yemen, confermando la notizia data in precedenza dall'emittente tv dei ribelli Houthi.

«Gli attacchi sono stati condotti in seguito all'aggressione del regime terroristico Houthi contro lo Stato di Israele, che ha comportato il lancio di missili superficie-superficie e droni contro il territorio israeliano e i suoi cittadini - si legge in un comunicato pubblicato su Telegram -. Gli attacchi sono stati effettuati per impedire l'uso del porto per scopi militari... Il porto viene utilizzato per il trasferimento di armi ed è un ulteriore esempio del cinico sfruttamento delle infrastrutture civili da parte del regime terroristico Houthi per promuovere attività terroristiche».

06:15
06:15
Il punto alle 6

Gli attivisti filopalestinesi del veliero Madleen dell'ong Freedom Flotilla, sequestrato da Israele mentre tentava di raggiungere la Striscia di Gaza, sono stati trasferiti all'aeroporto di Tel Aviv per essere rimpatriati. Lo ha annunciato oggi il Ministero degli Esteri israeliano.

«Coloro che si rifiutano di firmare i documenti di espulsione e di lasciare Israele saranno portati davanti a un'autorità giudiziaria, in conformità con la legge israeliana», ha dichiarato il dicastero su X.