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Haiti, rapiti una missionaria e un bambino disabile di tre anni

Non è stata avanzata alcuna rivendicazione né richiesta di riscatto
©Odelyn Joseph
Ats
04.08.2025 07:46

Nove persone, tra cui una missionaria irlandese e un bambino disabile di tre anni, sono state rapite ad Haiti. Lo hanno riferito le autorità del Paese caraibico, afflitto dalla violenza delle gang.

I nove sono stati rapiti nel cuore della notte a Kenscoff, una città a sud-est della capitale Port-au-Prince, dall'orfanotrofio 'Sainte-Hélène', gestito dall'organizzazione 'Nos Petits frères et soeurs', che opera in molti Paesi dell'America centrale e meridionale.

Tra le vittime c'erano la direttrice della struttura, Gena Heraty, una missionaria irlandese, sette dipendenti haitiani e un bambino disabile di tre anni, hanno riferito all'Afp il sindaco di Kenscoff, Masillon Jean, e una fonte vicina all'organizzazione umanitaria.

«Gli aggressori hanno fatto irruzione nell'orfanotrofio ieri intorno alle 3.30 del mattino (le 9.30 in Svizzera), senza aprire il fuoco. Hanno sfondato un muro per entrare nella proprietà prima di dirigersi verso l'edificio dove risiedeva il direttore e andarsene con i nove ostaggi», ha spiegato il sindaco, parlando di «un'azione pianificata».

Non è stata avanzata alcuna rivendicazione né richiesta di riscatto. La signora Heraty, tuttavia, è riuscita a parlare brevemente con i colleghi ieri mattina per confermare il rapimento.

Sainte-Hélène si prende cura di circa 270 bambini, di cui una cinquantina con disabilità. Da gennaio, il comune di Kenscoff è nel mirino della coalizione criminale «Viv ansanm», che ha già preso il controllo di diverse località e costretto i residenti alla fuga. Le forze dell'ordine stanno faticando a ripristinare la sicurezza nella zona.