Hamas e Hezbollah: «Piangiamo Nasrallah, ma continuiamo la lotta»

Una conferma. Anzi, la conferma. E una promessa. O, meglio, un giuramento. Hezbollah, organizzazione sciita filo-iraniana impegnata a combattere Israele da quattro decenni, a distanza di ore dall'annuncio delle Forze di difesa israeliane (IDF) ha ammesso che il leader del gruppo, Hassan Nasrallah, è morto. Non solo, Hezbollah ha giurato di voler continuare la sua «lotta» contro «il nemico». Lo Stato Ebraico.
Il gruppo ha descritto Nasrallah, al potere dal 1992, come un «martire sacro». La morte, ha spiegato Hezbollah, è stata provocata da un «infido attacco aereo sionista sui sobborghi meridionali» di Beirut. Israele, stamane, aveva dichiarato di aver ucciso Nasrallah in un attacco aereo nel sud della capitale libanese condotto venerdì sera, al calar del sole. Questa la dichiarazione rilasciata: «La leadership di Hezbollah giura al martire più nobile, sacro e prezioso della nostra lotta costellata di sacrifici e martiri, che continuerà il suo jihad contro il nemico, a sostegno di Gaza e della Palestina, e in difesa del Libano e del suo popolo resistente e nobile». E ancora: «Sua Eminenza Sayyed Hassan Nasrallah, segretario generale di Hezbollah, si è unito ai suoi grandi ed eterni compagni martiri, che ha guidato per quasi trent'anni, guidandoli di vittoria in vittoria». Il canale televisivo Al-Manar, di proprietà di Hezbollah, il primo ad annunciare la morte del leader dell'organizzazione, nel frattempo è passato alle recitazioni coraniche. Un gesto che, nell'Islam, indica pubblicamente il lutto.
Anche Hamas, altra organizzazione vicina all'Iran, attiva nello specifico a Gaza e impegnata, dal 7 ottobre 2023, in un confronto diretto contro Israele, ha dichiarato in un comunicato di piangere la morte del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah. Questo il testo: «I crimini e gli assassinii dell'occupazione non faranno altro che accrescere la determinazione e l'insistenza della resistenza in Palestina e in Libano ad andare avanti con tutta la forza, il coraggio e l'orgoglio sulle orme dei martiri e a perseguire il cammino della resistenza fino alla vittoria e alla destituzione dell'occupazione». Hamas, in questo senso, ribadisce la sua «assoluta solidarietà» e la sua «posizione» nei confronti «dei fratelli di Hezbollah e della Resistenza islamica in Libano, che partecipano alla battaglia del Diluvio di Al-Aqsa per difendere la moschea di Al-Aqsa, a fianco del nostro popolo e della nostra resistenza». Alla domanda su come la morte di Nasrallah avrebbe influenzato la lotta contro Israele, l'alto funzionario di Hamas Sami Abu Zuhri ha risposto così a Reuters: «L'assassinio di Hassan Nasrallah non spezzerà la volontà della resistenza e siamo fiduciosi che l'occupazione perderà la battaglia».