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Hamas ha liberato due ostaggi americani

Lo riferisce la tv israeliana - Non è ancora chiaro cosa sia successo all'ospedale di Gaza: «Probabilmente Israele non c'entra» - Secondo l'intelligence USA, lo Stato ebraico non avrebbe provocato l'esplosione al nosocomio - Gli Stati Uniti invieranno a Israele proiettili di artiglieria destinati all'Ucraina - Almeno 21 giornalisti uccisi dall'inizio del conflitto - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Hamas ha liberato due ostaggi americani
Red. Online
20.10.2023 06:09
21:32
21:32
«Le due americane si trovano ora in una base militare in Israele»

«I due ostaggi americani sono al momento in una base militare israeliana nel centro del Paese». Lo ha detto l'ufficio del premier Benyamin Netanyahu.

Y. R. e la figlia N. sono «state accolte al confine con la Striscia ed ora sono attese nella base militare dai loro congiunti». Le due donne sono state prese in consegna dal generale Gali Hirsch, responsabile degli ostaggi e dei dispersi, e dalle forze di sicurezza.

L'ufficio del premier ha poi ricordato che le due sono state rapite dall'organizzazione terroristica di Hamas «con un attacco improvviso e micidiale lo scorso 7 ottobe mentre erano ospiti nel kibbutz di Nahal Oz». «Il governo e l'esercito - ha concluso l'ufficio di Netanyahu - continueranno ad agire al meglio delle loro capacità per recuperare tutti i dispersi e riportare a casa gli ostaggi».

21:27
21:27
«Le due americane rilasciate sono arrivate in Egitto»

Le due americane - una 59.enne e la figlia di 18 anni, arrivate in Israele da Chicago per celebrare la festa ebraica di Sukkot con la famiglia - rilasciate da Hamas dopo averle tenute in ostaggio nella Striscia di Gaza sono già arrivate in Egitto. Lo riferisce Channel 12 secondo cui entrambe avrebbero anche la nazionalità israeliana.

20:59
20:59
La Croce Rossa conferma: «Abbiamo le due americane»

La Croce Rossa ha confermato di aver le due americane consegnate da Hamas che le teneva in ostaggio nella Striscia di Gaza. Lo riferisce Haaretz.

20:58
20:58
Swiss prolunga la sospensione dei voli verso Israele e Libano

La compagnia aerea Swiss ha annunciato questa sera la sospensione dei suoi voli di linea per Tel Aviv e Beirut fino a martedì 31 ottobre compreso. Il motivo è la situazione imprevedibile in Israele. La sicurezza dei membri dell'equipaggio e dei passeggeri è la priorità assoluta.

I passeggeri possono ottenere il rimborso di tutti i biglietti per i voli interessati tra il 7 ottobre e il 31 dicembre 2023, a condizione che il biglietto sia stato emesso entro il 7 ottobre, si legge nel comunicato. I clienti che hanno prenotato i biglietti tramite un'agenzia di viaggio o un altro fornitore di servizi di terze parti devono contattarli per ottenere il rimborso.

Come altre compagnie aeree, Swiss ha sospeso i voli di linea all'inizio del conflitto tra Israele e Hamas sabato 7 ottobre. Da allora ha messo a disposizione quattro voli speciali di rimpatrio, evacuando più di 800 cittadini svizzeri. Altri due voli sono stati cancellati per motivi di sicurezza.

Da Beirut, i voli sono sospeso dal 16 ottobre.

20:53
20:53
«Ucciso il capo dell'unità di sviluppo armi di Hamas»

L'esercito israeliano ha annunciato di aver ucciso un agente di alto livello dell'unità di sviluppo delle armi strategiche di Hamas. Si tratta di Mahmud Sabih, ingegnere senior e capo unità nel dipartimento progetti e sviluppo di Hamas, ha riferito il portavoce militare.

Il dipartimento operava per incrementare le capacità belliche di Hamas, scambiando informazioni con organizzazioni terroristiche in Medio Oriente, ha precisato. In particolare, Mahumd Sabih lavorava ad acquisire informazioni per la produzione di armi e droni.

20:51
20:51
Le due americane consegnate da Hamas alla Croce rossa

Le due cittadine americane tenute da due settimane in ostaggio a Gaza sono state consegnate da Hamas alla Croce rossa. Lo ha appreso la televisione pubblica israeliana Kan secondo cui è possibile che le due siano rimesse in libertà attraverso il valico di Rafah, fra Gaza ed Egitto. Queste informazioni seguono l'annuncio dell'ala militare di Hamas, Brigate Ezzedin al-Kassam, sulla liberazione di madre e figlia con cittadinanza statunitense.

20:49
20:49
«Rafah aprirà tra 24-48 ore»

Il presidente americano Joe Biden ha raggiunto un accordo con Israele ed Egitto per l'apertura del valico di Rafah nelle prossime 24-48 ore, quando arriveranno i primi 12 camion di aiuti a Gaza. Lo ha detto il presidente americano.

20:47
20:47
Zurigo: la polizia permette una manifestazione pro Palestina non autorizzata

Questa sera la polizia di Zurigo ha permesso lo svolgimento di una manifestazione non autorizzata di un gruppo pro-Palestina. Sono circa 200 le persone che hanno marciato dalla Helvetiaplatz verso il centro della città.

La manifestazione era stata promossa dal Comitato della Palestina zurighese, che su Internet aveva annunciato la sua «demo spontanea» sotto l'egida del motto «Stop al genocidio in Palestina!».

Circa 200 persone hanno seguito l'appello del Comitato, che ha pubblicato 27 post su Instagram, dove ha meno di 1.400 seguaci. I manifestanti hanno marciato verso il centro della città cantando «Palestina libera».

In precedenza, la polizia municipale aveva invitato i partecipanti a lasciare Helvetiaplatz. La città di Zurigo, come altre città della Svizzera tedesca, aveva vietato questa settimana tutti i raduni legati alla guerra in Medio Oriente.

20:45
20:45
«Israele fermi le operazioni a Gaza, è genocidio»

«Ribadisco il nostro appello all'amministrazione israeliana a non ampliare ai civili la portata dei suoi attacchi e fermare immediatamente le operazioni che stanno per diventare un genocidio». Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, come riporta Anadolu, parlando delle operazioni israeliane su Gaza. «Israele, invece di correggere i propri errori e agire con la saggezza di uno Stato, si sta comportando come un'organizzazione, spesso incitata da attori esterni alla regione», ha aggiunto il presidente turco.

«Riteniamo che creando un nuovo meccanismo per garantire la sicurezza di tutti quelli che vivono in queste terre, la nostra regione otterrà una stabilità duratura», ha detto il presidente turco Erdogan, ribadendo l'appello per «un cessate il fuoco umanitario» e affermando che «non può essere stabilita sicurezza uccidendo bambini, donne e bombardando ospedali, scuole, mosche e chiese a Gaza».

19:10
19:10
Hamas ha liberato due ostaggi americani

Hamas ha fatto sapere di aver liberato due ostaggi, madre e figlia, anche con cittadinanza americana. Questo - ha detto Hamas - per «dimostrare al popolo americano quanto siano errate le affermazioni di Biden e della sua amministrazione fascista». Hamas ha poi ringraziato la mediazione del Qatar. Lo riferisce la tv israeliana.

18:17
18:17
Il Dipartimento federale degli affari esteri sconsiglia viaggi verso Israele

Alla luce del conflitto armato in corso tra Israele e Hamas nel territorio della striscia di Gaza, il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) sconsiglia i viaggi non urgenti, turistici e no, alla volta di Israele. Lo comunica oggi in una nota.

Inoltre, sconsiglia qualsiasi tipo di visita in determinate regione d'Israele, in cui il rischio è particolarmente elevato. È il caso ad esempio della Striscia di Gaza, a cui il DFAE sconsiglia di avvicinarsi a meno di 40 km di distanza.

Il Dipartimento ricorda che alcune compagnie aeree hanno ridotto o annullato i loro voli verso Israele, continua il comunicato. Consiglia inoltre a coloro che dovessero recarsi imperativamente nel Paese interessato di informarsi sia prima sia durante il viaggio in merito alla situazione attuale, nonché di attenersi alle disposizioni delle autorità locali.

Il DFAE sottolinea che «occorre prestare attenzione ai delicati equilibri nella regione» e che il pericolo di atti di violenza, come gli attentati, vige in tutto lo Stato israeliano.

17:11
17:11
Biden chiede 105 miliardi per Ucraina, Israele e il confine

La Casa Bianca chiede fondi di emergenza per 105 miliardi di dollari al Congresso per Israele, Ucraina e il rafforzamento del confine con il Messico.

La richiesta include 10,6 miliardi in sostegno militare a Israele, 61,4 miliardi per continuare a fornire armi e assistenza economica all'Ucraina e 9 miliardi in assistenza umanitaria per Israele, gaza e Ucraina.

«Questi conflitti possono sembrare lontani ma il risultato di queste battaglie per la democrazia contro il terrorismo e la tirannia sono vitali per la sicurezza degli americani», afferma il consigliere alla sicurezza nazionale Jake Sullivan facendo eco alle parole pronunciate da Joe Biden nel suo discorso alla nazione. Aiutare gli alleati, anche se costoso, «pacherà per generazioni dividendi alla sicurezza americana», ha detto Biden.

16:47
16:47
«Israele rifiuta la tregua in cambio di alcuni ostaggi»

Secondo quanto riportano fonti alla BBC, Israele avrebbe rifiutato l'offerta di Hamas di rilasciare alcuni degli ostaggi in cambio di un cessate il fuoco. Al momento, riferisce sempre il network britannico, non ci sono conferme ufficiali da parte di entrambe le parti in causa, anche se i negoziati per la liberazione delle persone sequestrate il 7 ottobre proseguono costantemente anche a livello internazionale.

16:21
16:21
«Almeno 17 morti nel raid alla chiesa a Gaza»

Almeno 17 persone sono morte in un attacco aereo contro la chiesa ortodossa di San Porfirio a Gaza. Lo riferisce Caritas Internationalis.

«Almeno 17 persone hanno perso la vita e altre sono ancora sotto le macerie», precisa la stessa fonte, sottolineando che «dal 7 ottobre, Israele ha imposto un assedio totale agli oltre 2 milioni di cittadini di Gaza. Acqua, cibo ed elettricità sono stati tagliati, le medicine scarseggiano e i bombardamenti arbitrari si sono intensificati».

Caritas Internationalis e Caritas Mona (Middle East and North Africa) «condannano con forza il bombardamento arbitrario e deliberato di civili e infrastrutture civili. Ribadiamo l'invito a tutte le parti di cessare il fuoco, proteggere i civili, garantire un accesso umanitario immediato, sicuro e senza ostacoli e rispettare il diritto internazionale».

15:43
15:43
«Contatti con Hamas per ottenere il rilascio degli ostaggi»

La Russia ha contatti con Hamas per cercare di ottenere il rilascio degli ostaggi rapiti in Israele. Lo ha detto l'ambasciatore russo a Tel Aviv, Anatoly Viktorov. «Naturalmente - ha detto il diplomatico in un'intervista a Izvestia, ripresa dall'agenzia Tass - abbiamo contatti con rappresentanti di Hamas, mirati prima di tutto a ottenere il rilascio degli ostaggi».

13:52
13:52
«La maggior parte degli ostaggi è viva»

È viva la maggior parte delle circa 200 persone rapite in Israele dai terroristi di Hamas e portate nella Striscia di Gaza, ha dichiarato oggi l'esercito israeliano.

«La maggior parte degli ostaggi è viva. A Gaza ci sono anche cadaveri» di persone uccise in Israele e portati nella Striscia, hanno aggiunto le forze armate.

12:48
12:48
A Gaza 3 litri di acqua a persona al giorno: ne servono 100

Il consumo medio di acqua per tutte le necessità (potabile, cucina e igiene) è attualmente stimato a tre litri al giorno per persona a Gaza, costringendo le persone a consumare sempre più acqua proveniente da fonti non sicure e a rischiare la morte, esponendo la popolazione alle epidemie di malattie infettive. Lo indica l'Ufficio dell'Onu per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA) sul proprio sito.

Il fabbisogno medio giornaliero di una persona - ricorda la radiotelevisione pubblica britannica Bbc citando i dati dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) - è di 100 litri al giorno e la Striscia, già prima della guerra con Israele, soffriva di carenza idrica con una media di 84 litri a persona.

12:28
12:28
Guterres è arrivato al valico di Rafah

Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres è arrivato al valico di Rafah, tra Striscia di Gaza ed Egitto, per preparare l'ingresso degli aiuti a Gaza.

10:01
10:01
Dalla Germania aiuti umanitari per 50 milioni di euro

La Germania sosterrà la popolazione civile della Striscia di Gaza con aiuti umanitari d'emergenza pari a 50 milioni di euro (47,8 milioni di franchi). Lo ha annunciato ieri sera la ministra tedesca degli affari esteri, Annalena Baerbock, dopo un incontro con il suo omologo giordano Aiman al-Safadi ad Amman. Lo riportano il settimanale Die Zeit e lo stesso ministero tedesco sulla piattaforma X (già Twitter). Baerbock ha anche detto che si lavora per inviare team medici nella Striscia.

Il denaro tedesco sarà utilizzato per sostenere organizzazioni internazionali come il Programma alimentare mondiale, il Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia (Unicef) e, soprattutto, l'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso dei rifugiati palestinesi (Unrwa). Si tratta di aiutare «i palestinesi che sono diventati anch'essi vittime di questo attacco terroristico di Hamas», ha detto Baerbock.

08:26
08:26
«Colpiti più di 100 obiettivi di Hamas a Gaza»

Sono stati più di 100 gli obiettivi di Hamas colpiti da Israele durante la notte a Gaza. Tra questi anche un esponente del comando navale di Hamas, Amjad Majed Muhammad Abu 'Odeh, ritenuto da Israele corresponsabile dell'attacco dello scorso 7 ottobre e del massacro dei civili israeliani.

L'esercito dello Stato ebraico ha indicato di aver colpito inoltre un tunnel, depositi di armi e alcune centri di comando. Neutralizzata anche un squadra di lanciatori di razzi di Hamas che aveva tentato di colpire un aereo.

Negli attacchi alla Striscia - hanno reso noto le forze armate - sono state anche colpite armi e postazioni del terrore collocate dentro una moschea nel quartiere di Jabaliya, usata anche come posto di osservazione di Hamas e luogo di addestramento.

Netanyahu deve ammetta sua responsabilità

La maggioranza degli israeliani ritiene che il premier Benyamin Netanyahu deve assumere pubblicamente le sue responsabilità per i fallimenti che hanno portato al massacro del 7 ottobre. Lo rivela un sondaggio condotto dal quotidiano israeliano Maariv secondo cui, inoltre, il 65% del campione intervistato è a favore dell'invasione di terra della Striscia.

Per quanto riguarda il premier, l'80% degli israeliani dovrebbe seguire quanto già fatto dai vertici dell'esercito e dello Shin Bet (servizio si sicurezza interno) nell'assumersi le responsabilità del fallimento nel prevenire l'attacco da Hamas. Nell'80% c'è anche un 69% che ha votato per il premier.

Evacuazione di cittadina nel nord

Intanto, il ministero della difesa, d'intesa con altre istituzioni, ha deciso di far evacuare la città di Kiryat Shmona nel nord di Israele vista la situazione di forte tensione con il Libano. L'esercito - ha fatto sapere il portavoce militare - ha informato il sindaco della città della decisione.

08:00
08:00
Non è ancora chiaro cosa sia successo all'ospedale Al Ahli di Gaza

Il valico di Rafah non aprirà oggi come atteso e previsto. Lo riporta l'emittente televisiva statunitense Cnn citando alcune fonti che parlano di nuovi ritardi nell'apertura. Ci sarebbero alcuni «problemi strutturali» sulle strade da risolvere, aggiunge Cnn secondo la quale il valico potrebbe aprire domani.

Intanto il ministro degli interni del governo di Hamas ha reso noto ieri in serata che diversi sfollati che si rifugiavano nel giardino di una chiesa a Gaza sono stati uccisi e altri feriti in un raid israeliano.

In un comunicato, il ministero ha affermato che l'attacco ha lasciato «un gran numero di martiri e feriti» sul terreno della chiesa greco-ortodossa di San Porfirio, mentre testimoni hanno affermato che l'attacco sembrava aver preso di mira un obiettivo vicino al luogo di culto a che molti residenti di Gaza si stanno rifugiando a causa di una intensa attività di guerra tra Israele e il movimento islamista palestinese.

007 Usa: a ospedale Gaza 100-300 vittime...

Le agenzie di intelligence statunitensi stimano che l'esplosione di martedì in un ospedale di Gaza abbia ucciso tra le 100 e le 300 persone, ma hanno avvisato che le loro valutazioni potrebbero cambiare: lo scrive il quotidiano The New York Times (Nyt) citando dirigenti statunitensi e una valutazione dei servizi segreti non classificata.

Secondo le fonti, il bilancio delle vittime si colloca probabilmente nella fascia bassa di quella stima, ma rappresenta comunque una significativa perdita di vite umane.

...e Israele non è responsabile

Le agenzie di intelligence hanno anche valutato che Israele non è probabilmente responsabile dell'esplosione all'ospedale Al Ahli di Gaza, sulla base di video raccolti da civili, immagini satellitari, attività missilistica tracciata da sensori a infrarossi e altre informazioni di intelligence. Ma i funzionari dei servizi segreti, scrive il Nyt, hanno ammesso di non comprendere appieno cosa sia successo al nosocomio, dove si sarebbero verificati solo lievi danni strutturali senza alcun cratere da impatto, e stanno continuando a raccogliere informazioni. All'esame anche un'esplosione vicino all'ospedale.

«Israele probabilmente non ha bombardato l'ospedale della Striscia di Gaza», si legge nella valutazione non classificata dell'intelligence. «Riteniamo che Israele non sia responsabile dell'esplosione che ieri (il 17 ottobre) ha ucciso centinaia di civili presso l'ospedale Al Ahli nella Striscia di Gaza», si legge nella valutazione.

Le agenzie di intelligence non hanno però neppure stabilito con certezza che il responsabile del danno sia un razzo palestinese.

Due strutture vicino all'ospedale principale hanno subito lievi danni ai tetti, ma le strutture sono rimaste intatte.

Dirigenti statunitensi hanno riferito al Nyt che stanno esaminando attentamente un'esplosione vicino all'ospedale, nel suo cortile o parcheggio, per vedere se sia responsabile di parte o gran parte della perdita di vite umane.

Bin Salman: «Atroci» gli attacchi a Gaza

Dal canto suo, il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman ha condannato fermamente gli attacchi contro i civili a Gaza, definendoli «atroci» e mettendo in guardia sulle «pericolose ripercussioni» in caso di un'escalation del conflitto. Lo riportano i media statali sauditi riferendosi all'incontro con il premier britannico Rishi Sunak.

Sunak ha incontrato bin Salman dopo una visita in Israele, dove ha discusso con il premier israeliano Benyamin Netanyahu nell'ambito di un giro d'incontri che dovrebbe portarlo anche in altri paesi del Medio Oriente come parte degli sforzi per allentare la tensione nella regione.

Il principe Mohammed ha affermato che «il regno considera prendere di mira i civili a Gaza un crimine atroce e un attacco brutale, sottolineando la necessità di lavorare per fornire loro protezione», ha riferito l'agenzia di stampa ufficiale saudita. Egli ha inoltre «sottolineato la necessità di compiere tutti gli sforzi possibili per ridurre il ritmo dell'escalation e garantire che la violenza non si espanda per evitare pericolose ripercussioni sulla sicurezza e la pace nella regione e nel mondo».

06:41
06:41
«Attacchi israeliani contro le infrastrutture di Hezbollah»

L'esercito israeliano «ha effettuato una serie di attacchi contro le infrastrutture di Hezbollah, compresi i posti di osservazione», in risposta al «lancio di missili anticarro da parte di Hezbollah attraverso il confine per tutto il giorno»: lo hanno scritto ieri notte su Telegram le Forze di difesa del Paese (Idf), aggiungendo che «jet da combattimento dell'Idf hanno colpito tre terroristi che hanno tentato di lanciare missili anticarro verso Israele».

06:09
06:09
IL PUNTO ALLE 6

 Il Pentagono intende inviare a Israele decine di migliaia di proiettili di artiglieria da 155 millimetri che, nelle scorte americane, erano stati destinati all'Ucraina diversi mesi fa. Lo riporta Axios citando alcune fonti, secondo le quali Israele avrebbe detto agli Stati Uniti di aver bisogno urgente di proiettili per prepararsi a un'invasione di terra di Gaza. Secondo gli Stati Uniti lo spostamento dall'Ucraina verso Israele non avrà un effetto immediato sulle capacità di Kiev di combattere contro le truppe russe.

Intanto il presidente USA Joe Biden ha parlato della situazione in Medio Oriente: «Hamas usa i civili palestinesi come scudi umani», ha detto, sottolineando che gli Stati Uniti restano impegnati al diritto dei palestinesi alla dignità. «Stiamo seguendo ogni strada» per portare gli ostaggi americani nella mani di Hamas a casa: come «presidente non c'è per me una priorità maggiore», ha affermato Biden.

E ancora, il presidente USA ha paragonato il gruppo islamista al leader del Cremlino: «Hamas, come il presidente russo Vladimir Putin, vuole annientare democrazie a loro vicine. Difendere l'Ucraina e Israele è nell'interesse della sicurezza nazionale degli Stati Uniti». Biden ha poi annunciato che chiederà fondi al Congresso per portare avanti la sua missione. Il commander in chief ha spiegato di aver parlato con il premier Benjamin Netanyahu della «necessità di operare seguendo le leggi di guerra». Biden, infine, ha denunciato l'antisemitismo e l'islamofobia: «Rigettiamo ogni forma di odio» contro ebrei, musulmani e chiunque altro.

Almeno 21 giornalisti uccisi

Almeno 21 giornalisti sono stati uccisi dall'inizio del conflitto tra Israele e Hamas: lo ha reso noto in un comunicato pubblicato sul suo sito Il Comitato per la Protezione dei Giornalisti (Cpj).

«Al 19 ottobre, almeno 21 giornalisti erano tra gli oltre 4.000 morti da entrambe le parti dall'inizio della guerra il 7 ottobre», scrive l'organizzazione non-profit.

Tra i 21 giornalisti la cui morte è stata confermata, 17 erano palestinesi, tre israeliani e uno libanese. Altri otto giornalisti sono rimasti feriti e tre risultano dispersi o detenuti.

La lista dei giornalisti uccisi pubblicata dal Cpj non include il giornalista morto ieri nel sud del Libano, a ridosso della Linea Blu di demarcazione con Israele.