Herzog: «È un momento cruciale per Israele, approviamo l'accordo»

«Sorelle e fratelli, cittadini di Israele, siamo in un momento cruciale. Per centinaia di giorni, le nostre sorelle e i nostri fratelli sono stati detenuti e tormentati da vili assassini, dopo che lo Stato di Israele ha fallito nel suo dovere e nel più fondamentale patto tra uno Stato e i suoi cittadini: quando non li ha protetti e non ha impedito il loro rapimento».
Inizia così il messaggio del presidente israeliano Isaac Herzog al Paese dopo l'annuncio che l'accordo di tregua a Gaza e rilascio degli ostaggi è andato in porto. «Offro il mio supporto al primo ministro e al team di negoziazione per finalizzare questo accordo e chiamo il gabinetto e il governo ad approvarlo per riportare a casa i nostri figli e le nostre figlie: questa è la mossa giusta, importante, necessaria».
Herzog ha ricordato «l'immagine straziante della piccola Avigail Idan, di quattro anni, rimasta orfana dopo che i suoi genitori sono stati uccisi, liberata dalla prigionia». «Quando Avigail è tornata un intero mondo si è salvato».
«Rispetto e solidarizzo profondamente con le paure e il dolore che questo accordo suscita, specialmente dopo il grande trauma degli accordi passati e dopo il 7 ottobre», ha affermato, ma «dobbiamo avere fiducia nel nostro popolo e nella nostra forza per superare ogni sfida che ci attende... ogni giorno, ogni ora, gridiamo per la loro liberazione, desideriamo la loro liberazione e preghiamo con le lacrime. Credo sinceramente che questo ci renderà una nazione più forte, migliore e più unita».
Il presidente ha sottolineato che «per le famiglie dei prigionieri, queste ore e questi giorni sono un inferno sulla terra». «Sorelle e fratelli - ha concluso - in mezzo a tutto il dolore e la preoccupazione, sono anche colmo di speranza e fede. Le parole del Profeta si compiranno: 'E i redenti del Signore torneranno'. Questo sarà il nostro momento di maggiore gloria, un momento di responsabilità nazionale».