Hillary Clinton critica duramente Netanyahu nel suo nuovo libro

Hillary Clinton attacca Benjamin Netanyahu per non essersi assunto «alcuna responsabilità» per l'attacco a sorpresa di Hamas del 7 ottobre 2023. Lo fa nel suo nuovo libro «Something Lost, Something Gained: Reflections on Life, Love, and Liberty», che sarà pubblicato negli USA martedì e di cui il «Guardian» ha ottenuto una copia.
«Netanyahu non è per niente come Golda Meir», scrive l'ex segretaria di Stato americana ed ex candidata democratica alla presidenza nel 2016, nonché ex first lady, riferendosi alla premier israeliana al potere quando l'Egitto attaccò nel 1973, e che lei dice di ammirare per il modo in cui «mescolava umorismo e serietà».
«Accettò una commissione d'inchiesta sui fallimenti che portarono alla guerra dello Yom Kippur e si dimise dall'incarico. L'attuale premier, al contrario, non si è assunto alcuna responsabilità e si rifiuta di indire elezioni, per non parlare di dimettersi», ha aggiunto la Clinton.
Quest'ultima ha anche espresso la sua disapprovazione in un lungo passaggio sulle sue esperienze alla Columbia University, dove nel 2023 è diventata docente presso la School of International and Public Affairs (SIPA): descrivendo un campus «teso per lo shock e il dolore», si è detta sorpresa per la mancanza di conoscenza storica di alcuni studenti.
L'ex segretaria di Stato ha visto «sguardi vuoti» quando ha detto ai ragazzi «che se Yasser Arafat avesse accettato l'accordo offerto da mio marito Bill Clinton nel 2000 per uno Stato che il governo israeliano era pronto ad accettare, il popolo palestinese avrebbe festeggiato il suo 23esimo anno come Stato».