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«Hold your horses»: Biden frenò Svezia e Finlandia sulla Nato

Nel libro di Magdalena Andersson emerge che Washington invitò alla cautela mentre Stoccolma e Helsinki avviavano il loro percorso verso l’Alleanza atlantica
©Michael Dwyer
Ats
14.11.2025 09:57

L'ex presidente Usa Joe Biden poco dopo l'invasione russa dell'Ucraina voleva mantenere un profilo basso sulla corsa della Svezia e della Finlandia verso l'adesione alla Nato: è quanto racconta l'ex premier socialdemocratica svedese, Magdalena Andersson, nel suo libro appena pubblicato, "Helhjärtat" (Con tutto il cuore), in cui racconta il periodo alla guida del governo, fra il novembre del 2021 e il settembre 2022.

Ricorda un incontro con l'allora presidente finlandese Sauli Niinistö per discutere della possibilità di aderire alla Nato: "Abbiamo mantenuto un dialogo molto stretto con la Finlandia durante tutto il processo. I nostri Paesi sono fortemente interdipendenti in materia di politica di sicurezza", ha dichiarato Andersson a Svt, la tv di servizio pubblico svedese.

I due leader nordici avevano espresso preoccupazione per la minaccia russa e parlato della prospettiva di aderire alla Nato. Ma dopo l'incontro il presidente statunitense Joe Biden hanno dovuto mantenere un profilo più basso esternamente: "Voleva frenare queste discussioni perché riteneva difficile avere una visione complessiva della situazione", ha aggiunto Andersson, ricordando che Biden avrebbe detto a Niinistö: "Hold your horses", un modo di dire inglese per invitare alla prudenza e non avere fretta. "Era un chiaro segnale da parte degli Stati Uniti di mantenere un profilo basso in queste discussioni, almeno verso l'esterno. In quel momento ritenevano molto difficile avere una visione completa della situazione"

Svezia e Finlandia hanno comunque continuato a lavorare verso l'adesione alla Nato, mantenendo però un profilo esterno più basso all'inizio del processo. Helsinki è divenuto il 31esimo membro dell'Alleanza nell'aprile del 2023 e Stoccolma il 32esimo, dopo aver superato l'opposizione di Ungheria e Turchia, nel marzo del 2024. Andersson non ritiene che questa rivelazione possa portare a ripercussioni per la sicurezza svedese: "Ora siamo membri della Nato, altrimenti non lo avrei scritto", ha concluso.