I Democratici denunciano «100 giorni di fallimento» per Donald Trump

I Democratici di entrambe le Camere si sono riuniti ieri sui gradini del Senato per condannare i primi 100 giorni di mandato del presidente statunitense Donald Trump e ribadire che continueranno a lottare contro le politiche dell'amministrazione, pur essendo in minoranza. «I primi 100 giorni di Donald Trump possono essere definiti da una sola grande parola con la F: fallimento», ha dichiarato il leader al Senato Chuck Schumer. «I Repubblicani alla Camera e al Senato sono complici. Stanno favorendo tutti i fallimenti di Donald Trump», ha poi aggiunto.
Il leader democratico alla Camera Hakeem Jeffries ha sottolineato i tentativi del presidente di incolpare l'ex presidente Joe Biden per la frenata del PIL nel primo trimestre. «Questa non è l'economia di Joe Biden, Donald. È la tua economia. È l'economia di Trump. È un'economia fallita, e il popolo americano lo sa», ha affermato.
Nei primi cento giorni di presidenza Trump ci sono stati 70 giorni di scambi a singhiozzo sui mercati finanziari e 32 giorni di perdite, con oltre 6.500 miliardi di dollari cancellati dal valore delle società quotate. Lo scrive il New York Times, secondo cui per i mercati finanziari il calo del 7% dell'indice S&P 500 rappresenta il peggior inizio di mandato presidenziale da quando Gerald R. Ford subentrò a Richard M. Nixon nell'agosto del 1974, dopo lo scandalo Watergate. La crisi, sottolinea il quotidiano, è persino peggiore di quando scoppiò la bolla tecnologica all'inizio del secolo, e George W. Bush ereditò un mercato già in caduta libera. Al contrario, Trump ha ereditato un'economia solida e un mercato azionario in ascesa da un massimo storico all'altro. La situazione è cambiata rapidamente quando Trump ha annunciato i suoi dazi il 2 aprile, facendo esplodere la volatilità nei mercati finanziari.